Lettera aperta dell’Avv. Andriolo ai vertici della FISG

Lettera aperta dell’Avv. Andriolo ai vertici della FISG

Riceviamo e pubblichiamo

Pregiat.mi

Presidente FISG
Dr. Andrea Gios

Vice Presidente
Reinhard Zublasing

Responsabile settore hockey
Tommaso Teofoli

Presidente LIHG
Marcello Cobelli

dopo ave letto sul sito ufficiale della FISG il contenuto della conferenza stampa del 03.05.2016, sono rimasto a dir poco basito in ordine ad alcune affermazioni rese dai partecipanti.

Ricordo che, nel 2014, subito dopo la sua elezione,  uno dei punti cardine voluti fortemente dall’attuale presidente della federazione Dr. Gios riguardava il veto contrario della federazione alla partecipazione di quattro squadre alla INL. Il Dr. Gios sosteneva che nessuna squadra italiana avrebbe più potuto partecipare a un campionato estero di livello inferiore a quello della Serie A.

Non comprendo come si faccia oggi a dire che il campionato transfrontaliero del prossimo anno si giocherà in Italia e non in Austria e che “non sarà assolutamente un torneo a ranghi ridotti” e che  “sarà un campionato competitivo e di alto livello, pari almeno a quello di serie A dello scorso anno” quando le squadre austriache partecipanti sono quelle che due anni fa componevano l’INL (con forse l’aggiunta di qualche squadra “farm team” di società partecipanti alla EBEL) e di fatto costituiscono la serie B austriaca. Ma di certo mi sfuggirà qualche dettaglio che invece deve essere ben chiaro ai vertici della FISG.

Devo poi smentire l’affermazione secondo la quale “nel valutare un’alternativa abbiamo pensato in primis a una serie A allargata con meno stranieri ed aperta alla serie B, ma su questa  progetto le società cadette si sono dimostrate fredde”, perché nessuno ha interloquito con le società cadette in ordine a questa alternativa. Vero è che ad una riunione della LIHG tenutasi fine gennaio, il sottoscritto chiedeva se le società di A sarebbero state disponibili a scendere a due stranieri in modo tale da permette ad alcune società di B di partecipare alla serie A della prossima stagione…la risposta data da un rappresentante di una società della A è stata “no, perché così il campionato si abbasserebbe troppo da un punto di vista tecnico”.

Credo che per trasparenza, uno dei cavalli di battaglia dei presenti vertici della federazione al momento della candidatura alle ultime elezioni, sarebbe opportuno inviare a tutte le società di hockey la delibera del CONI che autorizza l’assegnazione del titolo italiano ad una delle società partecipanti ad un campionato transfrontaliero, seppur sotto l’egida delle tre federazioni.

Leggo che la “competenza organizzativa e di comunicazione degli austriaci…sapranno garantire la giusta visibilità a questo nuovo prodotto” e non ho motivi per dubitare su quest’affermazione, dato che l’organizzazione e visibilità costerà un obolo di ca. 15.000,00 – 20.00,00 € per società nel caso non si reperisse uno sponsor.

Passiamo ora al capitolo serie B. Vorrei rilevare che il documento firmato da 15 società su 16 partecipanti all’ultimo campionato di serie B è stato redatto dalla necessità di sopperire alla latitanza cronica della FISG, dato che la ventilata “programmazione federale” è del tutto assente! Non comprendo poi cosa intenda dire il Dr. Gios quando si richiama ad un’ipotetica ”idea di lega chiusa”, dato che di questo non è mai stato parlato in seno alla riunione  delle società di B tenutasi il 30.04.2016 e come faccia ad imporre, de imperio, almeno 48 partite all’anno.

Leggo poi che la serie C sarà organizzata  “per società che non hanno la possibilità di fare due partite la settimana” lasciando così intendere che la serie B dovrà giocare due turni settimanali. Se questa è la programmazione federale, dopo aver letto la volontà delle società di serie B racchiusa nel documento programmatico del 30.04.2016, immagino che l’anno prossimo la serie B non si giocherà per mancanza del numero sufficiente di squadre partecipanti e la serie C sarà ben rappresentata!

Mi sia anche permesso rilevare che, sempre sulla base della programmazione federale, il vice presidente Zublasing ha affermato (quotidiano Alto Adige del 30.04.2016), senza alcuna smentita, che il progetto del campionato transfrontaliero “è un progetto che condivido anche e perché è la volontà delle squadre dell’Alto Adige”. A prescindere che un’affermazione del genere, fatta dal vice presidente della federazione che dovrebbe rappresentare l’intero movimento nazionale del ghiaccio, desta qualche legittima preoccupazione, devo anche rilevare che mi pare essere in netto contrasto con l’affermazione del presidente dell’esistenza di una presunta programmazione federale…

Al presidente della LIHG vorrei solo ricordare che attualmente, ma a questo punto non so ancora per quanto, la Lega  dovrebbe rappresentare  anche le società di serie B che a metà dell’anno scorso erano state invitate ad aderire alla stessa, su espressa richiesta delle società di serie A per un progetto comune sul movimento dell’hockey italiano. Il campionato di serie B sarà stato anche di un livello “drasticamente”  inferiore a quello di serie A (come affermato da Cobelli), ma certamente è stato un campionato attrattivo, economicamente sostenibile e che ha fatto riavvicinare molto pubblico agli stadi ed al nostro sport, nonostante la completa mancanza da parte della FISG di canali di comunicazione adeguati.  Dispiace leggere che il presidente LIHG non abbia speso una sola  parola in difesa della volontà delle società di B.

Qui mi fermo, al momento, restando in attesa che la FISG voglia fissare al più presto una riunione con tutte le società di serie B,  rectius, forse di serie C… visto che dal documento programmatico le giornate di gioco settimanale saranno una e non due!

Distinti saluti
Walter Andriolo

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