Sorprendente ed inaspettata. Con questi aggettivi si può descrivere il secondo posto ottenuto dalla Nazionale italiana a Katowice, resa tale anche dai finali di gara, al cardiopalmo, contro la Corea del Sud e di Austria-Slovenia. Con gli asiatici i ragazzi di coach Mair sono rimasti in apnea per circa quattro minuti, a causa dell’uomo di movimento in più messo sul ghiaccio da Jim Paek (a proposito, lo sapevate che il coach coreano è cresciuto a Toronto nel quartiere italiano e parla il dialetto calabrese?) e alla penalità comminata a Scandella per un colpo di bastone. Non sono stati da meno gli ultimi 4’41” dello scontro mitteleuropeo: i 2’ inflitti, in momenti diversi, a Ken Ograjensek e Miha Verlic, hanno mostrato i “sorci verdi” a Gasper Kroselj.
E a proposito di Prima Divisione Gruppo A, attualmente non ci sono candidature ufficiali, anche se gli austriaci hanno manifestato l’intenzione di candidarsi, mentre il Presidente IIHF René Fasel, secondo voci di corridoio, spingerebbe per una kermesse cadetta giocata in Corea del Sud in vista delle Olimpiadi del 2018.
Bene anche con le penalità: il Blue Team è stato quello che ne ha subiti meno (18) e solo da 2’, mentre la Corea, la peggiore in questa classifica, ha raggiunto un totale di 81’ collezionando tutte quelle previste dal regolamento, tranne la penalità partita (23 da 2’, 1 da 5’, 1 da 10’ e 1 per cattiva condotta). In passato le penalità hanno rappresentato per l’Italia un handicap che spesso hanno condizionato i risultati: a dirla tutta è successo anche contro la Slovenia, match nel quale si è registrato il maggior numero sanzioni, cinque da 2’, tre delle quali sono costati altrettanti goal, tuttavia è rimasto un caso isolato, negli altri incontri gli Azzurri hanno saputo far meglio.
Nella statistica dell’efficacia realizzativa, l’Italia si piazza al quarto posto con una percentuale pari al 7,48 (11 goal su 147 tiri), di poco inferiore a quella della Corea del Sud (7.64%, pari a 11 goal e 144 tiri). Al primo posto la Slovenia con 18 reti su 151 conclusioni (11,92%), al secondo la Polonia con 163 tiri e 17 goal (10,43%); sulla statistica dei padroni di casa ha inciso notevolmente l’ultima gara del torneo in cui si sono imposti 10-4 con 51 tentativi nello specchio della gabbia giapponese, alla vigilia la loro percentuale era pari al 6,25%.