NHL Playoff: Tampa elimina Detroit. Show a St. Louis

NHL Playoff: Tampa elimina Detroit. Show a St. Louis

di Fabio Sorini

Tampa Bay Lightning – Detroit Red Wings 1-0 (0-0, 0-0, 1-0) Serie: Tampa Bay vince 4-1
Dopo la scoppiettante gara 4, la serie torna all’Amalie Arena di Tampa per un match che potrebbe regalare ai Lightning la qualificazione alle SF di Conference. E’ Detroit a iniziare nel modo migliore il match: nei primissimi minuti, i Red Wings si fanno vedere spesso dalle parti di Bishop, senza riuscire, tuttavia, a portarsi in vantaggio. A cavallo del quinto minuto, arriva una grandissima chance per Detroit che può contare su un minuto di doppio power play, causato dalle penalità a Drouin (troppi uomini sul ghiaccio) e a Garrison (cross-checking su Abdelkader): nonostante questa enorme chance, i Red Wings riescono a colpire un palo con Datsyuk, ma non muovono il punteggio. Tampa, passata la paura, è viva e risponde: ci pensa Garrison a impensierire seriamente Mrazek (anche quest’oggi preferito a Howard). Al minuto numero nove, arriva anche per i Bolts un power play (Nyquist spedito in panca puniti per uno slashing): nonostante il tre su cinque ottenuto in gara 4, in questo caso i Lightning non riescono a mettere il disco alle spalle del goalie avversario. Ma Detroit quando attacca è sempre pericolosa: lo dimostra il secondo palo della serata, colpito da Danny DeKeyser, al minuto numero 13. E’ sempre Detroit ad essere protagonista in questo finale di tempo: prima Larkin, poi Helm non vanno molto distanti dalla marcatura. Il periodo si chiude con un power play, in favore di Tampa, che termina tuttavia all’inizio della seconda frazione di gioco. Il secondo drittel parte nel modo migliore per i Lightning che si procurano un’ulteriore possibilità di segnare in power play, grazie alla penalità a Larkin. Nonostante questo vantaggio, i Bolts rischiano seriamente di prendere goal per via di un uno contro zero di Sheahan: Bishop, comunque, fa bene la guardia e salva il risultato. Detroit c’è e inizia a premere, cercando il goal del vantaggio, ma Bishop resiste. Al 29esimo minuto, arriva il quarto power play della serata per Tampa (penalità a Quincey), anche questa volta non trasformato in goal. I Bolts, nella parte centrale del periodo, scherzano con il fuoco e deve pensarci Bishop, con una bella parata su Helm lanciato a rete, a proteggere lo 0-0. Nel mentre tutti si domandano il motivo dell’assenza in panchina di Tyler Johnson, Detroit ha nuovamente un PP in proprio favore, causato da una holding di Hedman su Zetterberg al 34esimo: non solo i Red Wings non riescono a segnare ma rischiano addirittura di subire un goal da Garrison. Tampa, senza il suo numero 9 fa fatica e Bishop è costretto agli straordinari: il portiere dei Lightning compie due parate pazzesche prima su Larkin involato a rete, poi su Datsyuk. I padroni di casa si possono ritenere soddisfatti dello 0-0 maturato dopo 40 minuti. Nel terzo drittel ritorna a disposizione Johnson per una Tampa che punta a chiudere la serie. Tuttavia, la prima parte del periodo è molto equilibrata, con due tiri (uno di Larkin e uno di Johnson) che impegnano i due portieri. Il periodo scorre via abbastanza tranquillamente e, nonostante l’equilibrio, si ha la sensazione che Detroit abbia più energie da spendere. Ma quando i supplementari erano già nell’aria, ci pensa Alex “Killer” Killorn, colui che quando sente il profumo del playoffs si trasforma, a realizzare il goal che regala la qualificazione a Tampa Bay. Da segnalare la monumentale prova di Ben Bishop che ha parato tutti i 34 tiri scagliati da Detroit. I Lightning, in semifinale, incontreranno la vincente della serie che vede opposti i New York Islanders ai Florida Panthers. Infine, un applauso speciale va fatto ad un giocatore speciale che aveva annunciato il ritorno a casa dopo la fine di questa stagione: grazie per tutte le giocate, i goals e le partite che ci hai regalato in questi anni, Pavel Datsyuk. E’ stato un onore vederti giocare.
Reti: (58:17) 1-0 Killorn (Callahan)

New York Rangers – Pittsburgh Penguins 0-5 (0-3, 0-1, 0-1) Serie: Pittsburgh conduce 3-1
Gli Yankees devono assolutamente vincere per riportare la serie in parità e per mettere ulteriore pressione sui ragazzi di Mario Lemeiux. Il primo drittel è da incubo per le “Blue Shirts”. Pronti via e al primo minuto i Pens passano in vantaggio, grazie al goal di Fehr. I Rangers sono scossi dall’avvio inaspettato del match e una penalità a Nash, al sesto minuto, condanna la franchigia newyorkese a incassare il secondo goal della serata, firmato da Hornqvist che ha sfruttato al meglio il lavoro di Malkin e Crosby. Passa un minuto e (all’ottavo) lo stesso Hornqvist, per un’ostruzione su Staal, si prende due minuti di penalità: ma New York non ne approfitta e si rimane sullo 0-2. Dopo un paio di minuti di 4vs4 (in panca puniti questa volta ci vanno Daley e Staal), i Rangers hanno una seconda possibilità di bucare Murray in superiorità numerica: tuttavia, Daley (punito per un hooking ai danni di Stalberg) e i Penguins si salvano. A quattro minuti dal termine del drittel, arriva la beffa per NY: dopo due PP sprecati, assistono a Sheary che realizza la terza rete per i Pens. Dopo il riposo, la musica non cambia: New York deve affrontate ben due situazioni di inferiorità numerica e, in una di queste, Pittsburgh trova il quarto goal con Malkin. La situazione precipita e non basta un cambio del goalie (Raanta prende il posto di Lundqvist) per far girare un match che sembra essere finito. Lovejoy, al 32esimo, prova a ridare un po’ di morale al MSG, prendendosi una penalità per una trattenuta della stecca. Tuttavia New York, nemmeno in questo caso, dà segni di vita ai suoi tifosi. Il terzo periodo è pura accademia per i Penguins che riescono ad andare in goal per la quinta volta, con Malkin, in power play (procurato da uno slashing di J.T. Miller). La partita è chiusa da tempo, ma c’è spazio ancora per un paio di PP, uno per parte (penalità a Bonino e Lindberg) che ravvivano un po’ il match. La sirena finale suona come una liberazione per i Rangers che, in gara 5 a Pittsburgh, dovranno tirare fuori tutto quello che hanno per provare a tenere accesa la speranza della qualificazione.
Reti: (01:09) 0-1 Fehr (Lovejoy, Malkin); (07:11) 0-2 Hornqvist (PP Goal) (Crosby, Malkin); (16:12) 0-3 Sheary; (24:00) 0-4 Malkin (PP Goal) (Crosby, Hornqvist); (43:28) 0-5 Malkin (Dumoulin, Bonino)

Nashville Predators – Anaheim Ducks 1-4 (0-1, 1-2, 0-1) Serie: 2-2
La Bridgestone Arena non è stata un fattore a favore dei Predators, in gara 3. Questa sera, i ragazzi in maglia gialla hanno la possibilità di indirizzare la serie, battendo i Ducks che, dal canto loro, sanno che il passaggio del turno non è ancora compromesso. Anaheim parte fortissima e gela subito il pubblico di casa: dopo un minuto di gioco, ci pensa Ryan Getzlaf a portare in vantaggio le “Anatre”. Ducks che avrebbero una chance importante in power play, al settimo minuto (a causa di Weber che ritarda il gioco), che non viene sfruttata a dovere. Nella seconda parte del drittel si vedono di più i Predators che si conquistano due power play (ostruzioni di Perron prima e Fowler poi): purtroppo per i padroni di casa, in questi quattro minuti non si vedono marcature e le due formazioni vanno al primo riposo sull’1-0 in favore di Anaheim. Il periodo centrale è ricco di emozioni e di penalità: nei primi dieci minuti del drittel, arrivano i due minuti prima a Garbutt poi a Salomaki. I Predators non mollano di un centimetro e, al 31esimo, pareggiano con il goal di Fisher. La partita è piuttosto nervosa e, tra il 32esimo e il 35esimo, vanno in panca puniti ben quattro giocatori, causando un paio di 4vs4 davvero interessanti (prima si accomodano Sissons e Perron, poi Despres e Arvidsson). Negli ultimi tre minuti di gioco, si scatenano i Ducks che riescono a trovare ben due marcature, con Thompson e McGinn, complicando non poco la vita a Nashville. A dieci secondi dal riposo, Ribeiro mette nei guai i suoi compagni, dal momento che si prende due minuti di penalità per uno slashing su Perry. Il terzo drittel inizia con il power play del Ducks (non capitalizzato) e con i Preds che provano a tornare in partita. Nei primi dieci minuti del periodo, Anaheim va due volte in inferiorità numerica (grazie alle penalità di Thompson e Garbutt), ma i Predators non ne approfittano. A poco più di tre minuti dalla sirena finale, Cogliano chiude il match, mettendo a referto il goal del 4-1 in favore della squadra californiana. Prima della fine delle ostilità, c’è ancora il tempo per vedere una double minor a Weber, per roughing su Perron. Anaheim vince anche la seconda partita alla Bridgestone Arena, andando a pareggiare la serie a quota due. Appuntamento a sabato, all’Honda Center per gara 5, che si preannuncia scoppiettante.
Reti: (01:02) 0-1 Getzlaf (Perron, Bieksa); (31:26) 1-1 Fisher (Wilson, Weber); (37:04) 1-2 Thompson (Rakell, Vatanen); (38:56) 1-3 McGinn (Stewart); (56:52) 1-4 Cogliano (Silfverberg)

St. Louis Blues – Chicago Blackhawks 3-4 (0-0, 1-3, 2-0, 0-0, 0-1) Serie: St. Louis conduce 3-2
Primo match point per i Blues, da giocare tra le mura amiche. Tarasenko e compagni hanno conquistato entrambe le partite dello United Center e per Chicago, complice anche l’assenza di Shaw per squalifica, sarà veramente dura portare la serie alla sesta partita. Il primo periodo è molto equilibrato e scorre senza particolari problemi. Gli arbitri non devono fischiare nessuna penalità e le sirene dello stadio non vengono chiamate in causa: si va al primo riposo sullo 0-0 ma con St. Louis che conduce nel numero dei tiri (per sei volte Crawford viene chiamato in causa; soltanto tre le parate di Elliott). Il secondo periodo è decisamente più vivace del precedente. Già al primo minuto, Chicago deve fronteggiare un’inferiorità numerica, procurata dalla penalità inflitta a Rundblad. St. Louis non sfrutta l’occasione e, al minuto numero 26, è lei avere a che fare con l’uomo in meno: questa volta in panca puniti ci va Lehtera ma Chicago restituisce il favore e non trova il goal dell’1-0. Quattro minuti dopo succede di tutto: Anisimov si prende due minuti di penalità per uno sgambetto a Berglund. Nel power play che ne deriva, i Blues prendono si fanno segnare da Hossa. Generalmente, un episodio del genere stordisce la squadra che prende goal: ma non è questo il caso e st. Louis è abile nel trovare, un minuto dopo (al 32esimo) il goal del pari firmato da Schwartz. Chicago sa che in questa partita deve tirare fuori tutto quello che ha e deve giocare al massimo per provare ad allungare la serie. Tre minuti dopo il pareggio di Schwartz, arriva il goal degli Hawks, siglato da Anisimov, che porta, nuovamente, i ragazzi di coach Quenneville in vantaggio. Ma non è finita qua: un secondo prima della sirena di fine periodo, Panarin regala una gioia a tutta Chicago, segnando il goal del 3-1, che indirizza la partita. Nel terzo periodo, succede l’incredibile: i Blues non si perdono d’animo e, spinti dal proprio pubblico, segnano il goal della speranza con Fabbri e, al 54esimo, pareggiano con Backes. Non succede più nulla nel terzo periodo anche se St. Louis avrebbe un’occasione d’oro, complice la Panarin per troppi uomini sul ghiaccio, per completare la rimonta. Si va ai supplementari quindi: non basta un primo overtime a decidere la partita. Ci pensa il solito Kane a siglare il goal della vittoria a tre minuti dopo l’inizio del secondo tempo supplementare. Chicago vince, così, gara 5 e si tiene viva nella serie. Sabato a Chicago, serve un’altra partita pazzesca per pareggiare la serie.
Reti: (31:32) 0-1 Hossa (SH Goal) (Hjalmarsson); (32:29) 1-1 Schwartz (PP Goal) (Pietrangelo, Parayko); (35:24) 1-2 Anisimov (Panarin, Teravainen); (39:59) 1-3 Panarin (Kane, Toews); (46:57) 2-3 Fabbri (Pietrangelo); (54:50) 3-3 Backes (Pietrangelo, Fabbri); (03:07) Kane (2OT Goal) (Panik)

Ultime notizie
error: Content is protected !!