LNA FG1: al festival del power play la spunta il Lugano

LNA FG1: al festival del power play la spunta il Lugano

Il Lugano vince di misura Gara 1 di finale contro un Berna capace di ribaltare, nella frazione centrale, i due goal di scarto subiti nel primo tempo; solo la caparbietà di Brunner consente ai bianconeri di rimettere in carreggiata una gara caratterizzata da sei goal realizzati in power play. Hofmann, nel terzo tempo, spegne ogni velleità dei bernesi.

Nelle battute iniziali il protagonista della partita è Merzlikins chiamato a neutralizzare la discesa di Bodenmann e a ipnotizzare Conacher nell’azione successiva che porta i due giocatori a tu per tu. I capovolgimenti di fronte non mancano, sebbene i bianconeri siano meno incisivi degli ospiti. Al 5.24 il contropiede di Pettersson è il preludio al goal di Klasen con il quale lo svedese apre le marcature sfruttando una corta respinta di Stepanek; un minuto più tardi Brunner ha la possibilità di raddoppiare, tuttavia, portatosi davanti allo slot l’ala destra è atterrato da Reichart, il quale, malgrado le proteste, non viene sanzionato. L’organizzazione degli uomini di Shedden non consente agli Orsi di imbastire un’adeguata offensiva, solo Ruefenacht, al 9.00, riesce ad impegnare Merzlikins, al termine dell’azione Sannitz è invitato ad accomodarsi in panca puniti: l’inferiorità esalta l’estremo difensore bianconero sulle conclusioni di Ruefenacht  e Conacher. Scontata la penalità il Lugano va vicino al raddoppio con Pettersson e Hirschi, nonostante ciò i padroni di casa devono attendere il finale di periodo: gli arbitri sanzionano Randegger e Conacher, il 1’07” di doppia superiorità è messo a frutto da Klasen che, con Lapierre a far da velo davanti allo slot, uccella Stepanek.

Il Berna ha modo di riscattarsi nel secondo tempo, dapprima accorciando le distanze in power play con Untersander, capace di ribadire in rete il puck scoccato da Roy che, in precedenza, aveva colpito il palo, poi, annullato il contropiede di Lapierre che sarebbe valso il momentaneo 3-1, Stepanek innesca l’azione terminata dal diagonale di Conacher che gela la Resega bianconera. I ticinesi hanno una fiammata in power play con Pettersson e Martinsson. Gli ulteriori 2’ di inferiorità costringe il Lugano a subire il terzo goal ospite nato dalla sassata dalla blu di Untersander. Una partita che sembrava in discesa è tutta da ricostruire, le situazioni di uomo in più hanno minato le certezze degli uomini capitanati da Hirschi che ora subiscono costantemente l’iniziativa dei nerogiallorossi, per di più i sottocenerini devono fare i conti con la penalità comminata a Sannitz e gli artigli mostrati dagli Orsi. Nel finale il Lugano riesce a divincolarsi dalla morsa avversaria e, portatisi nel terzo d’attacco, trovano una doppia superiorità di 52” con la quale Brunner riequilibra il punteggio. Ai padroni di casa rimangono a disposizione ancora 25” di superiorità semplice e, a 1”6 dal suono della sirena, lo stesso attaccante ribalta il punteggio.

Ma l’Orso non è abbattuto e, dopo appena 15” dall’ingaggio iniziale del terzo tempo,  Merzlikins è pronto a respingere la doppia conclusione di Ebbett. Il Lugano prende l’iniziativa sfiorando il quinto goal con Lapierre, tuttavia il Berna pareggia con la botta centrale di Scherwey. Gli ospiti guadagnano ampie porzioni di ghiaccio, più che mai indemoniati cercano il goal della beffa che, però, è servito da Hofmann, il cui missile dalla lunga distanza lascia di sasso Stepanek. Il nuovo vantaggio dei padroni di casa stende i bernesi che non riescono più ad impensierire Merzlikins. Gli assalti finali degli Orsi servono solo a generare nervosismo sul ghiaccio, punito con le penalità assegnate a Furrer e Roy.

Lugano – Berna 5-4 (2-0; 2-3; 1-1)
Lugano: Elvis Merzlikins (Daniel Manzato); Philippe Furrer – Alessandro Chiesa – Julien Vauclair – Stefan Ulmer – Clarence Kparghai – Steve Hirschi – Riccardo Sartori – Luca Fazzini; Linus Klasen – Tony Martensson – Fredrik Pettersson – Alessio Bertaggia – Gregory Hofmann – Damien Brunner – Maxim Lapierre – Raffaele Sannitz – Julian Walker – Sébastien Reuille – Giacomo Dal Pian – Diego Kostner. Coach: Doug Shedden
Berna: Jakub Stepanek (Janick Schwendener); Ramon Untersander – David Jobin – Beat Gerber – Timo Helbling – Eric Ray Blum – Flurin Randegger – Samuel Kreis – Marc Kämpf; Simon Moser – Andrew Ebbett – Simon Bodenmann – Marc Reichert – Martin Plüss – Tristan Scherwey – Thomas Ruefenacht – Derek Roy – Cory Conacher – Gian Andrea Randegger – Pascal Berger – Alain Berger. Coach: Lars Leuenberger
Arbitri: Marcus Vinnerborg e Marc Wiegand Linesmen: Cedric Borga e Roman Kaderli
Penalità: Lugano 12 (2/8/2) – Berna 12 (4/6/2)
Tiri: Lugano 22 (10/8/4) – Berna 36 (10/12/14)
Marcatori: (1-0) 05.44 Linus Klasen (Alessandro Chiesa – Fredrik Pettersson); (2-0) 17.43 Linus Klasen (Fredrik Pettersson – Damien Brunner) PP2; (2-1) 23.26 Ramon Untersander (Derek Roy – Andrew Ebbett) PP; (2-2) 26.25 Cory Conacher (Andrew Ebbett – Derek Roy) PP; (2-3) 30.24 Ramon Untersander (Derek Roy – Andrew Ebbett) PP; (3-3) 38.47 Damien Brunner (Tony Martensson – Linus Klasen) PP2; (4-3) 39.58 Damien Brunner (Tony Martensson – Fredrik Pettersson) PP; (4-4) 47.06 Tristan Scherwey (Martin Plüss – Jakub Stepanek); (5-4) 50.16 Gregory Hofmann (Alessio Bertaggia)
Spettatori: 7.800
MVP: Linus Klasen (Lugano) e Ramon Untersander (Berna)

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