Count-down verso la Deadline

Count-down verso la Deadline

Lasciati alle spalle tre quarti di stagione regolare, i vari team della National Hockey League si avvicinano alla fatidica data del 29 febbraio quando, alle ore 15 del pomeriggio orario della costa Est, si chiuderanno le operazioni di mercato.

Non essendo ancora definite le meravigliose sedici invitate al gran ballo dei playoff, sarà lavoro sino all’ultimo secondo per i vari GM delle franchigie, ad affinare (e portare) nei propri team, i migliori giocatori a completamento dei vari roster per definire la fatidica lista dei 25 nomi per ogni team.
Se per i vari top team della Lega si tratterà ‘solamente’ di cercare qualche nome di rilievo nel cercare di raggiungere assieme agli specialisti del periodo hot della stagione sul ghiaccio nel proprio line-up, ai i team di secondo piano virtualmente esclusi dalla post-season come Columbus, Toronto e Buffalo (Eastern) ed il trittico canadese della Western con Winnipeg, Calgary e gli aficionados di Edmonton (ad un niente dalla decima stagione lontani dai playoff!) saranno serbatoi naturali dove trovare i vari player da portare in casa e (soprattutto) abbassare il proprio salary-cup oppure in tono minore, delle prime scelte ai prossimi draft.

Digerita ad inizio mese la Big-Trade a portare Phaneuf ad Ottawa, virtualmente, il conto alla rovescia lo hanno fatto scattare i fortissimi Chicago Blackhawks, aggiungendo al loro meraviglioso roster il Capitano nonché bandiera dei Winnipeg Jets, Andrew Ladd che, dopo quasi sei annetti di lontananza, torna verso Windy City con al seguito gli Ahler Harrison e Fraser col prospetto Marko Dano a viaggiare verso il Manitoba (con prima scelta nei prossimi draft ed una terza nel 2018 come contorno) in attesa di altri colpi a sensazione nel capire le reali intenzioni dei team ad ambire a sollevare la Stanley in primavera inoltrata; il team dell’Illinois ha proseguito la propria marcia di avvicinamento alla deadline, portando a casa il difensore Ehrhoff da LA per Scuderi e l’accoppiata Fleischmann/Weise dei traballanti Habs per il prospetto Danault.

Con la piccola Jordyn Leopold vincitrice morale lo scorso annetto nell’ultimo giorno della trade dead-line, a chiedere al GM di Minnesota di riportare papà Jordan nello Stato dell’Hockey facendo commuovere le platee nordamericane, con tanto di lieto finale ad esaudire la singolare richiesta, negli ultimi anni il volume ed il movimento di giocatori è spesso coinciso con le fortune (e sfortune) delle maggiori pretendenti alla scalata e, mai come quest’anno le proiezioni sembran cambiare da una giornata all’altra vista l’incredibile lotta apertissima in special modo in zona Wild-Card.

Scavallato temporalmente il 2000, è aumentato in maniera pressoché costante il numero dei giocatori a cambiare jersey nell’ultimo numero di mercato, dai ‘soli’ 23 nel 2000 ai 55(!) nel 2009, nell’ultimo lustro dopo una netta flessione, si è ripartiti nell’acquisto last-minute sino ai quaranta giocatori a cambiare maglia nell’ultimo giorno di transazioni.

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