Fatti del 23 gennaio a Berna: l’HCL risponde

Fatti del 23 gennaio a Berna: l’HCL risponde

(Comun. stampa HC Lugano) – Con riferimento a quanto accaduto in occasione della partita della Postfinance Arena tra Berna e Lugano del 23 gennaio 2016, l’Hockey Club Lugano, dopo aver chiuso la fase degli accertamenti interni, ha risposto in data odierna allo scritto ricevuto dalla Direzione per la sicurezza della Città di Berna del 26 gennaio scorso.

In sintesi l’HCL rileva che, contrariamente a quanto preteso dalla Direzione per la sicurezza della Città di Berna, una società sportiva non può essere resa responsabile per eventuali atti compiuti dai suoi tifosi al di fuori del perimetro della pista e su suolo pubblico, addirittura nel caso concreto all’interno di un mezzo di trasporto nei pressi della stazione di Berna Wankdorf.

Nel caso in esame la trasferta a Berna da parte di un numero importante di tifosi bianconeri non è stata né pianificata né gestita dall’Hockey Club Lugano ma da gruppi autonomi della sua tifoseria.

È quindi con grande stupore che il Club ha accusato ricevuta della lettera della Direzione della sicurezza della Città di Berna in cui – senza peraltro il conforto di un rapporto di Polizia, di un preventivo per la riparazione dei presunti danni o di un’immagine degli stessi – è stato intimato all’HCL di pagare un importo superiore a settemila franchi in favore di Bernmobil.

L’Hockey Club Lugano parte dal presupposto che Bernmobil abbia nel frattempo provveduto ad inoltrare una denuncia penale per l’eventuale danneggiamento contro gli autori del presunto danno e che di conseguenza le pretese di risarcimento del danno nei confronti dei colpevoli saranno avanzate nel quadro di tale procedura.

L’HCL è ovviamente pronto a collaborare con le forze di Polizia nell’ambito dell’accertamento di quanto eventualmente accaduto all’interno e nelle adiacenze della Postfinance Arena come da Regolamento sull’ordine e la sicurezza della National League.

A tale riguardo, il rapporto del servizio di sicurezza dell’SCB, alla presenza di ben 103 addetti, qualifica tuttavia il comportamento dei tifosi bianconeri come “ruhig.

In conclusione, l’Hockey Club Lugano ribadisce di essere pronto ad assumere le proprie responsabilità nel rispetto delle leggi e dei regolamenti. Contesta invece di dover rispondere sul piano giuridico e finanziario per eventuali azioni compiute da terze persone al di fuori dei propri spazi di competenza e di controllo.

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