CHL: la finale sarà tra Kärpät Oulu e Frölunda Gothenburg

CHL: la finale sarà tra Kärpät Oulu e Frölunda Gothenburg

Kärpät Oulu e Frölunda Gothenburg sono le finaliste dell’edizione 2015/2016 della Champions Hockey League. I finlandesi pareggiano 2-2 tra le mura amiche nel match di ritorno contro il Lukko Rauma, e staccano il pass per la finale in virtù della vittoria nella gara di andata per 3-2. 5-4 il punteggio finale. Grazie agli ottimi risultati ottenuti nella competizione, il Kärpät ospiterà alla Oulun-Energia Aarena la finale, prevista per il 9 febbraio. La sfidante sarà il Frölunda Gothenburg, alla seconda finale consecutiva dopo quella persa la scorsa stagione nel terzo drittel contro il Luleå. Anche il Gothenburg pareggia nella gara di ritorno, affrontata però con un vantaggio di 5-0 contro il Davos, unica squadra in grado di arginare il dominio nordeuropeo tra Svezia e Finlandia. Davos esce a testa alta, nonostante la brutta sconfitta nella semifinale di andata, ma con dei dubbi sulla sua prossima partecipazione.

Kärpät Oulu – Lukko Rauma 2-2 (0-0; 1-1; 1-1) di Lorenzo De Vidovich

Bastava un pareggio al Kärpät, e un pareggio è arrivato. Gli ermellini volano con merito in finale, confermandosi tra le realtà più forti nel panorama europeo, ma riconoscono che eliminare il Lukko Rauma è stata un’impresa tutt’altro che facile. Il 3-2 striminzito lasciava i giochi aperti, gli svedesi hanno impiegato tutte le loro forze per espugnare il ghiaccio di Oulu, ma non è bastato, in finale va il Kärpät. Il coach del Oulu sposta al centro la giovane promessa Aho, con Puljujarvi e Pyorala a fargli da ali. In porta c’è il primo portiere Aittokallio, uno dei migliori dell’intera competizione. Tra i pali del Lukko lo statunitense Zapolski, tra i migliori giocatori della squadra . Prima occasione pericolosa dopo 3′ ad opera dei padroni di casa, Maenalanen entra nel terzo d’attacco nel traffico, lascia il disco a Pyorala il cui tiro viene deviato dal goalie prima di finire sul palo. E’ l’azione più pericoloso di un primo drittel che non decolla. Dopo 6′ dalla ripresa del gioco una mischia crea confusione davanti a Zapolski, miracoloso su Pentikainen. Al 26:18 un’azione architettata perfettamente sblocca il risultato portando in vantaggio il Kärpät: vinto l’ingaggio il disco arriva a Nuutivara, che lo smista per Aho, il quale vede libero nello slot Mika Pyorala che chiude la triangolazione con un tiro preciso alla sinistra di Zapolski, 1-0. Il Lukko Rauma non si scompone e trova il pareggio con l’uomo in più. Discesa perfetta di Lahti, disco ad Asplund che continua la corsa per poi arrestarla e servire Toni Koivisto che dallo slot non sbaglia, anch’esso con un tiro chirurgico dove non arriva la pinza di Aitokallio, bravo però a salvare il risultato pochi minuti dopo. Il terzo periodo si apre con i ripetuti tentativi dei finlandesi di riportarsi in vantaggio, che arriva infatti al 41:29 con Markus Nuutivara, il cui tiro velenoso dalla blu supera Zapolski. Il Lukka Rauma vede le speranze spegnersi pian piano ma colpisce quando il Kärpät abbassa la tensione. Al 54:23 segna Janne Lahti, che riceve il puck solo in area e riesce a segnare nonostante il disco sembrava fosse stato bloccato da Aittokallio. Il 2-2 dà ancora minuti di speranza agli svedesi che ci provano con tutte le loro forze, ma il Kärpät Oulu resiste e non si scompone, chiudendo il match con il pareggio che gli vale l’accesso alla finale, interrompendo l’egemonia svedese.

Reti: (1-0) 26:18 Mika Pyorala (Sebastian Aho, Markus Nuutivara), (1-1) 31:02 Toni Koivisto (PP1) (Turo Asplund, Janne Lahti), (2-1) 41:29 Markus Nuutivara (Jesse Puljujarvi, Arto Laatikainen), (2-2) 54:23 Janne Lahti (PP1)

Frölunda Gothenburg – HC Davos 1:1 (1:0, 0:1, 0:0) di Andrea Ferraris

Il secondo ritorno di semifinale della CHL si gioca al Frölundaborgs Isstadion di Göteborg dove il Davos ha il quasi impossibile compito di ribaltare il clamoroso zero a cinque subito in terra elvetica.
I griogionesi non possono schierare Picard, che non ha ancora tutte le carte in regola per scendere sul ghiaccio della massima competizione europea.
Fin dal primo minuto si capisce che il Frolunda ha studiato bene la lezione e riesce a tamponare l’attacco grigionese con un aggressivo forechecking. La partita degli uomini di Del Curto parte subito in salita, quando al quarto minuto i padroni di casa passano in vantaggio con una rete di Patrik Carlsson assistito da Artturi Lehkonen e Robin Figren. Il primo tempo scorre rapito con il Davos in difficoltà a costruire e gli svedesi che sanno che per conquistare la finale devono solo difendere il sei a zero con cui stanno conducendo la contesa. Al diciasettesimo minuto il club dello stato delle tre corone gode di due minuti di superiorità numerica per un holding di Samuel Walser, che però non riesce a sfruttare. Il periodo si conclude poi con una bella azione della formazione di Göteborg che sfiora il raddoppio.
Il terzo centrale si apre con una superiorità numerica del Davos, conquistata a cinquantatré secondi dall’ingaggio iniziale per un bastone alto di Artturi Lehkonen. Gli svizzeri sfruttano al meglio il primo power play a loro favore e vanno a segno al cinquantaduesimo con Andres Ambuehl, assistito da Enzo Corvi e Perttu Lindgren. Dopo la rete del pareggio i gialloblù tentano l’assedio che però si chiude a metà del periodo per due penalità di Dick Axelsson e Dino Wieser, che concedono quattro minuti di respiro ai padroni di casa. Al trentacinquesimo gli svizzeri hanno un nuovo power play per un tripping di Spencer Abbott, dalla superiorità numerica ne scaturisce un palo di Dubois e una bella possibilità per Wieser, che fanno ben sperare i tifosi griogionesi accorsi in Svezia per sostenere il Davos.
Ma i nervi dei gialloblù sono a fior di pelle e ne nasce un cinque contro tre a favore del Frolunda per due penalità a carico di Devin Setoguchi e Beat Forster. Nel corso del power play svedese, una carica (regolare) su Genoni scatena una piccola rissa, dalla quale ne escono puniti Andreas Johnson per gli svedesi e Perttu Lindgren per gli svizzeri.
Nel terzo periodo gli spazi si allargano ma al Davos rimane l’ingrato compito di rimontare ancora di cinque reti. La capolista del campionato svedese concede una penalità agli ospiti a causa di un holding di Elias Falth, ma durante la superiorità i gialloblù rischiano addirittura di subire una rete a causa di un errore di Dubois sulla blu avversaria. Mancano solo dieci minuti al termine del match e gli svizzeri devono ancora recuperare cinque reti, ma perdono la calma e Beat Forster si merita un 2+10 per una bastonata alla caviglia di un avversario. Ne seguono quindi due minuti di doppia superiorità per i padroni di casa che non riescono comunque a centrare il raddoppio. Il match si conclude praticamente al cinquantacinquesimo con una penalità di Felicien Dubois. Il Frolunda è in finale e il Davos deve fare un mea culpa per la brutta partita casalinga di sette giorni fa. Il club grigionese sta inoltre pensando di rinunciare ad una eventuale prossima partecipazione alla competizione, denunciando il poco (se non nullo) guadagno ottenuto partecipando al torneo.

Reti: (1-0) 03:29 Patrik Carlsson (Artturi Lehkonen, Robin Figren); (1-1) 21:29 Andres Ambuehl (PP1) (Enzo Corvi, Perttu Lindgren)

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