Mastini cuore infinito, ma vince un Caldaro solido e caparbio

Mastini cuore infinito, ma vince un Caldaro solido e caparbio

Serve un miracolo sportivo ai Mastini Varese per trovare punti contro il Caldaro, il quale si presenta nella Città Giardino da nuova capolista, dopo aver superato l’Egna in classifica soltanto tre giorni fa. I gialloneri cercano un dono nella gerla della befana, qualosa di dolce e di gustoso e non il carbone che i Mastini hanno masticato fino ad oggi. Ma forse serve più di un miracolo perchè al di là dei punti che separano le due squadre (quasi 40 punti di differenza in classifica), sono i numeri ad impressionare e far capire che il Caldaro difficilmente lascerà qualcosa per strada: miglior difesa del campionato con 31 reti subite (115 quelle del Varese), e 85 reti segnate (48 quelle del Varese).

Varese ha bisogno di un pizzico di fortuna maggiore, di un organico numericamente più corposo (anche oggi si contano gli uomini e si sacrificano attaccanti trasformandoli in difensori) e di una concretezza superiore davanti, perchè le grandi squadre concedono pochissimo ed è proprio in quel pochissimo che i Mastini devono ricercare l’avventura, ponendo attenzione il più possibile per giocare in parità numerica sul ghiaccio. Riguardo al Caldaro, l’unico pericolo potrebbe essere quello di distrarsi e di soffrire di “vertigini” vista la recente leadership. Queste erano le premesse, ciò che molti sostenevano prima dell’incontro, praticamente tutti.

Le cose non sono andate proprio così, anzi, l’unica cosa che si è avverata è stato il pronostico, con la vittoria del Caldaro, ma l’andamento della sfida è stato di ben altro impatto rispetto al previsto.

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Poco pubblico al palaghiaccio, ma piuttosto rumoroso e desideroso di vedere all’opera i Mastini. L’inizio è imposto dagli ospiti che imprimono una pattinata piuttosto rapida, ma è il Varese ad avere la prima vera ghiotta occasione, grazie ad Andreoni, la cui conclusione impatta la base esterna del palo (replicata poco dopo da E. Mazzacane). Il Caldaro prova a venire in avanti in massa e un paio di conclusioni di Pancheri non trovano la porta per poco. Bertin capisce che non sarà una serata facile quando è costretto ad un doppio intervento in pochi istanti, prima su A. Andergassen da distanza ravvicinata, poi su Dissertori da lunga distanza. Al 12’06” passa il Caldaro, quasi per caso, con Gamper che da due passi manda in rete un disco servitogli da B. Andergassen passando sotto i gambali del portiere giallonero. Da una penalità molto discutibile sanzionata a Sorrenti, scaturisce al 18’15” il raddoppio di Daccordo, che, in fotocopia al primo gol, batte Bertin sfruttando proprio la superiorità numerica. Il Varese ha un sussulto finale con Andreoni, ma la spalla del portiere altoatesino devia il puck.

Nel secondo drittel l’inizio è ancora di marca caldarese: prima Daccordo, poi Waldthaler mancano la deviazione vincente, poi Bertin chiude su Felderer lanciato a rete. Dopo qualche minuto Varese si scuote e mette saldamente i pattini nel terzo di attacco, ma il portiere Casaril si disimpegna bene in un paio di situazioni. Poco prima della mezz’ora è E. Mazzacane a mancare la deviazione sottoporta, poi poco dopo è Privitera che riceve un disco messo indietro da Andreoni, senza riuscire a concludere. Giusto il tempo di un capovolgimento di fronte e Bertin para su un siluro di Gamper, ma poi capitola al 32’35”, quando ancora Daccordo, in un’azione solitaria contrastata con poco vigore dalla difesa varesina, deposita in rete un assist di A. Andergassen, forse nel miglior momento del Varese. I Mastini provano a risalire la china: prima Di Vincenzo sbaglia la deviazione in rete da un metro, poi è E. Mazzacane intorno al 36′ che spara sui gambali di un difensore e poi non ha la precisione per il tap-in vincente, mandando a lato. Bertin e F. Borghi evitano il peggio risolvendo tutto su Daccordo e poco dopo sul ribaltamento dell’azione Andreoni non riesce a servire Privitera tutto solo posizionato al centro. Al 39’26” il tandem appena menzionato però va a segno, accorciando le distanze per i Mastini, i quali 33″ dopo trovano il raddoppio con una bella azione di F. Borghi, Sorrenti e Andreoni, che scaglia in rete da circa 7-8 metri infilando il portiere sul palo opposto.

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Terzo tempo che si presenta interessante. Fiammata iniziale dei gialloneri, ma è ancora la base del palo a negare la possibilità del pareggio. Poi il Caldaro mette in mostra il suo miglior gioco costringendo i Mastini a difendersi e a subire molto le azioni altoatesine. Bertin è fenomenale in almeno cinque situazioni: respinge una deviazione di A. Andergassen, mette il bastone a una conclusione di Daccordo, blocca un siluro di Waldthaler, respinge ancora su Thomaser e in due tempi ferma Felderer. Un paio di penalità di troppo costringe i padroni di casa a subire con l’uomo in meno, ma i Mastini reggono. Stano dietro, attenti, cercando di non scoprirsi, preservando le forze fisiche per l’assalto finale. Così è infatti e si entra negli ultimi 5′ di gara. Ripartenza di F. Borghi che salta tutti in massa ma nel momento decisivo si allunga il disco. M. Mazzacane non riesce a servire il fratello sottoporta, mentre Senigagliesi arriva tardi di un soffio in due occasioni generate da Andreoni. Il portiere Casaril ci mette il guantone su una saetta di Privitera in power play e un tiro di Frizzera sfiora il palo. Anche Dissertori manda di poco a lato dalla parte opposta. Varese rischia il tutto per tutto e toglie il proprio portiere approfittando di una situazione in cui il Caldaro è schierato in 3 (Varese in 4+1). Mancano 100″ alla fine e Sorrenti trova la rete dopo una bellissima trama di gioco. Tutto pare condurre ai supplementari: rientrano gli uomini in panca puniti, tranne A. Andergassen e Varese avrebbe la possibilità ancora per qualche decina di secondi di sfruttare l’uomo in più. Qui avviene ciò che nessuno avrebbe potuto pensare. Varese in possesso del disco nel proprio terzo di difesa. Con la formazione del Caldaro totalmente sbilanciata, il giocatore varesino decide di provare a lanciare un compagno in avanti che si era ben smarcato e avrebbe potuto involarsi verso la gabbia avversaria. Il passaggio però non è preciso ed è intercettato da Gamper (attacante che in quel momento si trovava a fare il difensore): con due passaggi il disco è arrivato a Waldthaler (difensore che in quel momento si trovava a fare l’attaccante) il quale ha superato Bertin infilandolo sotto l’incrocio. Mancano pochi secondi alla fine. C’è tempo per un tiro di Frizzera dalla blu che passa largo e per un tentativo di Andreoni, ma poi è ancora Waldthaler a siglare a porta vuota a 8″ dalla sirena finale, chiudendo l’incontro sul 5 a 3 per la formazione di Caldaro.

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Partita bellissima, pregna di emozioni, di ribaltamenti di fronte, di belle giocate. Non è bastato un cuore infinito dei giocatori di Varese per consentir loro di gioire pienamente, i quali hanno messo in campo tutto ciò che avevano e mai come questa volta è mancato poco alla compagine giallonera per raccogliere punti e andare vicina a quel miracolo sportivo che era oggi necessario per avere la meglio sugli avversari. Alla fine ha prevalso il cinismo del Caldaro il quale ha trovato tante difficoltà, ma ha avuto il merito di credere nella vittoria anche con l’uomo in meno all’ultimo minuto. La “fortuna” ha premiato l’ultima sortita offensiva della squadra altoatesina, che resta al comando del torneo e che diventa di fatto principale favorita alla vittoria finale. Solida, fisica e con buona tecnica, prerogative che ha dimostrato anche sul ghiaccio di Varese: ha tutte le carte in regola per giocarsi la finale.

FORMAZIONI:

HC VARESE: 29 Bertin (28 Crippa), 11 Papalillo, 21 Termanini, 16 Frizzera, 34 F. Borghi, 9 Senigagliesi, 10 M. Mazzacane, 17 Andreoni, 22 E. Mazzacane, 31 Merzario, 69 P. Borghi, 71 Mandelli, 75 Di Vincenzo, 88 Privitera. Allenatore: G. Merzario

HC CALDARO: 25 Casaril (1 A. Andergassen), 4 T.S. Dissertori, 8 T. Dissertori, 24 Massan, 29 Pancheri, 23 Rabanser, 15 Waldthaler, 34 Ambach, 7 A. Andergassen, 14 B. Andergassen, 19 S. Andergassen, 44 Daccordo, 91 Felderer, 18 Gamper, 75 gius, 48, Moling,m 10 Thomaser, 22 Tomasini, 21 Tschimben. Allenatore: K. Anderlan

MARCATURE:

0-1: 12’06 Gamper (B. Andergassen)

0-2: 18’15” Daccordo (A. Andergassen) PP

0-3: 32’35 Daccordo (A. Andergassen)

1-3: 39’26 Privitera (Andreoni)

2-3: 39’59” Andreoni (Sorrenti)

3-3: 58’20” Sorrenti (M. Mazzacane) PP

3-4: 59’11” Waldthaler (Felderer) PK

3-5: 59’52” Waldthaler (porta vuota)

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