Spengler Cup: al Team Canada l’edizione 2015. Lugano battuto di misura

Spengler Cup: al Team Canada l’edizione 2015. Lugano battuto di misura

credit photo: EQ Images/Gian Ehrenzeller
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A distanza di tre anni il Team Canada torna a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro del torneo per club più antico battendo il Lugano che, alla sua seconda partecipazione, si congeda  con un’altra medaglia d’argento dopo quella ottenuta nel 1991 nella finale persa contro il CSKA Mosca.

La finale è preceduta dalla cerimonia di commiato tributata a Fredi Pargaetzi che lascia la presidenza della Spengler cup dopo 26 anni interrotti solamente tra il 2002 e il 2003. Il 63enne continuerà a dare il suo apporto nell’organizzazione del torneo.

credit photo: EQ Images/Gian Ehrenzeller
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Nelle battute iniziali il Team Canada mette sotto pressione il Lugano chiudendo ogni spazio e impedendo ai bianconeri di superare la blu d’attacco; al primo tentativo dei sottocenerini di portarsi in avanti, i canadesi rispondono con il contropiede di Ellison che innesca, con un taglio orizzontale, il tiro dalla media distanza di Conacher. Il Lugano, trascorsi indenni 2’ di inferiorità comminati a Bertaggia, trova il vantaggio alla prima vera azione pericolosa ispirata dallo stesso giocatore: il suo diagonale s’infrange sul portiere avversario, Hofmann recupera il disco e, aggirata la gabbia, lo depone in rete. Aperte le marcature i ticinesi continuano a martellare la retroguardia nordamericana con Sannitz e Klasen. Il Team Canada torna a presentarsi dalle parte di Merzlikins al 12.24 con la conclusione davanti allo slot di Malhotra, tuttavia è Ellerby ad impattare il punteggio con la sassata dalla blu, di prima intenzione, deviata dal bastone di Reuille. Più tardi il canadese avrebbe potuto portare in vantaggio i suoi, se Merzlikins non avesse messo un gambale sulla traiettoria del puck. Nell’ultimo minuto di gioco D’Agostini è invitato ad accomodarsi in panca puniti

credit photo: EQ Images/Gian Ehrenzeller
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Con l’uomo in più, in avvio di secondo tempo, il Lugano chiude il Team Canada nel proprio terzo difensivo, Pyatt è pizzicato dagli arbitri in fallo, i bianconeri hanno a disposizione 37” di cinque contro tre, tuttavia gli uomini di Shedden non sono in grado di capitalizzare la situazione favorevole. Tornati in parità sul ghiaccio, Glass devia sul palo un tiro di Hofmann, nel capovolgimento di fronte i canadesi passano in vantaggio con Roy, il quale approfitta di un disco non bloccato sul ghiaccio con la pinza da Merzlikins. Qualche minuto più tardi, in due contro uno, Klasen non inquadra lo specchio della gabbia; come successo nell’occasione del 2-1, dal goal mancato si passa in un batter d’occhio al goal realizzato da Pyatt sul suggerimento di DiDomenico. La Dea bendata non è dalla parte dei luganesi, il palo colpito da Pettersson ne è la prova. I capitanati da Hirschi non si scoraggiano e tornano in partita con Chiesa. La gara rimane piacevole, Filppula e DiDomenico hanno le ultime opportunità di segnare della frazione di gioco.

credit photo: EQ Images/Pascal Muller
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Merzlikins continua le sue prodezze anche nel terzo tempo sventando su Sheppard, l’attacco dei sottocenerini ricambia con Bertaggia che mette a sedere Glass,  il portiere canadese oppone la sua stecca sul tiro dell’attaccante, ma Hofmann è pronto a ribadirlo in rete. Il pareggio dura poco, al 49’ D’Agostini, dalla media distanza, batte il goalie del Lugano. I nordamericani vogliono chiudere la partita con Giroux e D’Agostini, Merzlikins non capitola e il Lugano può continuare a sperare di agguantare nuovamente il pareggio. Shedden toglie il portiere per l’uomo di movimento in più, Martensson, Furrer e Klasen hanno le ultime occasioni della partita, il Canada difende ordinatamente e conquista la sua tredicesima Spengler Cup.

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L’organizzazione della kermesse grigionese ha reso noto la composizione dell’All Star Team dell’edizione 2015: portiere della manifestazione è stato scelto Igor Ustinsky (Avtomobilist Yekaterinburg), la difesa è composta da Philipp Furrer (Lugano) e Arturs Kulda (Jokerit Helsinki). La scelta degli attaccanti è caduta su Linus Klasen (Lugano), Cory Conacher (Team Canada) e Ryan MacMurchy (Adler Mannheim).

Team Canada – Lugano 4-3 (1-1; 2-1; 1-1)
Team Canada: Jeff Glass (Matt Climie); Keith Aulie – Aaron Johnson – Marc-André Bergeron – Alexandre Picard – Trevor Carrick – Mark Cundari – Keaton Ellerby – Daniel Vukovic; Daniel Paillé – Manny Malhotra – Cory Emmerton – Tom Pyatt – James Sheppard – Chris DiDomenico – Alexandre Giroux – Matthew Lombardi – Matt D’Agostini – Derek Roy – Cory Conacher – Matt Ellison. Coach: Guy Boucher
Lugano: Elvis Merzlikins (Mark Owuya); Philippe Furrer – Alessandro Chiesa – Ryan Glenn – Dan Spang – Julien Vauclair – Lorenz Kienzle – Steve Hirschi – Clarence Kparghai; Raffaele Sannitz – Fredrik Pettersson – Linus Klasen – Tony Martensson – Damien Brunner – Alessio Bertaggia – Gregory Hofmann – Ilari Filppula – Diego Kostner – Sebastien Reuille – Julian Walker. Coach: Doug Shedden
Arbitri: Greg Kimmerly (Canada) e Marcus Vinnerborg (Svezia) Linesmen: Cedric Borga (Svizzera) e Michael Tscherrig (Svizzera)
Penalità: Team Canada 12 (4/8/0) – Lugano 6 (2/2/2)
Tiri: Team Canada 44 (11/17/16) – Lugano 34 (12/14/8)
Marcatori: (0-1) 08.49 Gregory Hofmann (Alessio Bertaggia – Ilari Filppula); (1-1) 15.59 Keaton Ellerby (Chris DiDomenico); (2-1) 23.27 Derek Roy (Cory Conacher); (3-1) 25.00 Tom Pyatt (Chris DiDomenico); (3-2) 32.50 Alessandro Chiesa (Damien Brunner – Linus Klasen) PP; (3-3) 45.08 Gregory Hofmann (Alessio Bertaggia – Ilari Filppula); (4-3) 48.13 Matt D’Agostini (Matthew Lombardi – Aaron Johnson)
MVP: Aaron Johnson (Team Canada) e Julian Walker (Lugano)
Spettatori: 6.300

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