Gli avversari dell’Asiago: HK Mogo Riga

Gli avversari dell’Asiago: HK Mogo Riga

La storia del Mogo Riga potrebbe a prima vista far sorridere chi considera lo sport professionistico un vero e proprio business ed i club sportivi delle aziende buone soprattutto per fare utili: si tratta infatti di un gruppo di amici, la maggior parte dei quali giocatori con alle spalle una carriera da giramondo nei campionati di mezzo mondo, qualcuno anche di grande prestigio, che hanno deciso di creare una squadra per permettere loro di continuare a giocare ad hockey ad un buon livello pur restando a casa propria. Correva l’anno 2008 e nasceva così il Concept Riga, dal nome dello sponsor principale, una negozio di abbigliamento a Riga.  Invece di partecipare ai tornei amatoriali, vista la qualità più che buona del roster e l’età ancora troppo bassa per diventare “veterani”, il Concept si iscrive al campionato lettone, la Virsliga, in quegli anni dominata da HK Riga 2000 e Metalurgs Liepaja. Dopo alcune stagioni discrete, ma senza successi, il negozio di vestiti abbandona i ragazzi di Pinki, il sobborgo di Riga in cui ha sede la squadra, ma loro non si disperano e trovano un altro e più prestigioso sponsor: SMS Credit, una finanziaria. Il budget aumenta, così come le ambizioni in campionato e nel 2012-2013 arriva addirittura il titolo, conquistato spazzando via 3-0 nella serie finale i ragazzi dell’ HK Juniors Riga, la squadra giovanile della Dinamo, in una specie di grande classico che tanto piace a chi guarda film sullo sport: i dilettanti che battono i professionisti. Ma il titolo rappresenta anche il capolinea per l’SMS Credit: lo sponsor molla la squadra, così l’avventura europea e la difesa del campionato rimane un sogno. Ma gli amici di Pinki non si perdono d’animo; morta una finanziaria se ne fa un’altra! E questa volta è la società di prestiti e leasing Mogo che accetta di mettere il proprio marchio sulle maglie della squadra. Dopo una stagione giocata (e stravinta) nella lega amatoriale dal romantico nome “Lega degli appassionati”, l’HK Mogo torna a giocare il campionato “serio”, richiama i vari giocatori che nel frattempo si erano nuovamente dispersi tra Lettonia ed Europa ed al primo colpo rivince il campionato, vincendo la regular season e poi 4-2 la serie finale contro i ricchi e favoriti del HK Kurbads, squadra dalla storia simile a quella del Mogo, ma dalle ambizioni (e dal budget) decisamente maggiori.

Secondo il principio per cui “vincere insegna a vincere”, anche quest’anno il Mogo è in testa alla Virsliga, con 26 punti dopo 12 giornate, 5 in più del Liepaja, ma soprattutto arriva ad Asiago come vincitore del round precedente, giocato a Miskolc, dove i ragazzi di coach Olegs Sorokins, uno dei ragazzi di Pinki che hanno contribuito a fare la storia della società, che ogni tanto rimette i pattini e si schiera nel roster, hanno dimostrato, oltre che buoni valori tecnici, una grande solidità mentale, battendo 2-1 i padroni di casa in un’atmosfera tutt’altro che amichevole.

Il roster

Davanti ad una affidabilissima coppia di portieri costituita da Renars Kazanovs, che era finito a giocare in Australia prima di tornare a Pinki, e Henrijs Ancs, quest’ultimo grande protagonista a Miskolc, dove ha sfoderato una partita perfetta proprio contro i padroni di casa, giostrano una serie di giocatori dalla grande esperienza e dall’indubbio talento: Eduards IvanovsAndrejs Lavrenovs, il duro Sergejs Tjoluskins e le due vecchie conoscenze delle nostre piste Agris Saviels, visto a Torre Pellice e Vipiteno, ma con un curriculum giovanile di tutto rispetto in OHL, draftato da Colorado al 2 giro nel 2000, e Sergejs Durdins, a Bolzano nel 2008. La difesa ha perso Renars Demiters, la cui esperienza e prestanza sono state decisive in Ungheria, passato proprio nei giorni scorsi allo Zvolen, una perdita che sicuramente si farà sentire. Davanti i goal sono assicurati da Ronalds CinksJanis Ozolins e Elvis Želubovskis, che è anche il manager della squadra, mentre la classe è esclusiva di Edgars e Miks Lipsbergs, quest’ultimo indubbiamente la stella della squadra, che ha messo in mostra colpi tecnici decisamente importanti a Miskolc, con una carriera per ora decisamente al di sotto delle sue possibilità – una stagione in Mestis allo Jokipojat Joensuu come unica esperienza fuori dalla Lettonia – ma che potrebbe sfruttare la vetrina europea per qualche ingaggio più prestigioso. E se un giorno decidesse di tornare a casa saprebbe che alla pista di Pinki troverebbe gli amici di sempre ad aspettarlo.

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