Il CSKA Sofia vince il primo girone di Continental

Il CSKA Sofia vince il primo girone di Continental

E’ ripartita nel weekend scorso da Belgrado la Continental Cup edizione 2015-16:  17 le squadre al via che si daranno battaglia nei tre turni eliminatori per arrivare alle Superfinals di gennaio che regaleranno al vincitore un posto nella prossima Champions League.  Anche quest’anno viene riproposta la formula dell’ultima edizione, con le quattro squadre uscite dai gironi di semifinale – le prime due di ogni gruppo – che comporranno la Superfinal, che si disputerà sulla pista di una delle finaliste, senza più la criticatissima regola della squadra organizzatrice ammessa direttamente alle finali.

Il primo turno, quello che vede tradizionalmente al via le squadre più deboli, si è giocato alla Pionir Arena di Belgrado ed ha visto sul ghiaccio i padroni di casa del Partizan, i bulgari del CSKA Sofia, i turchi del Zeytinburnu Istanbul ed i campioni di Israele del Rishon Ice-Devils. L’anno scorso il gruppo preliminare giocato a Sofia era stato vinto a mani basse dai padroni di casa che poi si erano presentati al secondo turno a Bremerhaven ingaggiando ex star come Oleg Kvasha e Vladimir Antipov, ma rimediando solo sconfitte.

Sulla carta era facile prevedere un duello tra CSKA e Partizan per il primo posto, ma la prima giornata, che metteva di fronte le due squadre, ha subito smentito le previsioni:  i bulgari hanno infatti demolito il Partizan vincendo con un perentorio 12-4 con 8 punti di Stanislav Mukhachev (3 goals e 5 assists), mettendo in mostra una squadra molto più equilibrata nei reparti di quella dell’anno scorso, affidandosi a un manipolo di giocatori russi meno celebrati e conosciuti delle superstars ex-NHL, ma molto più in grado di calarsi nel gioco di squadra. Attorno ai nuovi stranieri – menzione per il solido difensore Eduard Orlov, 25enne scuola CSKA Mosca, poi persosi nelle serie inferiori –  ruota il blocco campione di Bulgaria negli ultimi anni, composto dai nazionali Mukhachev, Alexei Yotov e Martin Boyadjiev,  dallo slovacco Kristian Simo, lo svedese Anders Johansson e dal capitano Juraj Dusicka, slovacco naturalizzato bulgaro, dal 2010 in Bulgaria e vincitore degli ultimi 6 titoli nazionali, prima con lo Slavia e dal 2013 col CSKA.

La vera sorpresa arriva però dall’altro confronto, quello tra le squadre in teoria più deboli: i turchi, squadra arrivata nella Super-Lig solo l’anno scorso e capace di vincere il titolo al primo tentativo dominando la stagione, si presentano a Belgrado con un roster rafforzato da tre americani: il portierino  Tyler Holske, uscito dalla Southern New Hampshire University e l’anno scorso autore di una buona stagione ad Eindhoven, e gli attaccanti Ryan Alves e Ryan Bahl. A questi si aggiungono i tre stranieri che hanno condotto la squadra al titolo l’anno scorso, gli ucraini Oleg Zadoyenko, top scorer  della Super-Lig con un mostruoso record di 92 punti in 12 partite, il redivivo Aleksei Voytsekhovsky, pronosticato come un possibile grande talento qualche anno fa e l’onesto finlandese Anton Peronmaa. Molto curiosa la storia di Ryan Bahl: 26enne di San Diego, con la moglie Michaela ha deciso di girare il mondo per giocare ad hockey in quanti più paesi possibili, sponsorizzato da una software house, e per far conoscere il programma benefico hockey4all: è probabilmente già detentore di un incredibile record, avendo giocato in 6 continenti: conclusa la scorsa stagione in Spagna con il Majadahonda, ha giocato questa estate alle isole Falkland/Malvinas (!!) per poi iniziare la regular season in Islanda con l’Esja e spostandosi ora in Turchia. Precedentemente ha giocato ad Hong Kong, Australia, Nuova Zelanda, Svezia, Repubblica Ceca e ovviamente negli USA. Le sue “imprese” sono raccontate nel sito che porta il suo nome.

Con sole tre linee, che sul ghiaccio si riducono praticamente a due, lo Zeytinburnu distrugge 14-4 i dilettanti israeliani, abituati ad allenarsi quasi solo inline, con 5 goals di Zadoyenko e 4 di Peronmaa, facendo capire a tutti che saranno loro i veri avversari del CSKA.  Messaggio confermato dalla seconda giornata: 7-1 del CSKA sul Rishon e 4-1 del Zeytinburnu sul Partizan. Si decide tutto nel confronto diretto dell’ultima giornata, che potrebbe per la prima volta vedere una squadra turca, di solito abituate a pesanti rovesci, passare il turno. Mentre nella partita per evitare l’ultimo posto il Partizan coglie la prima vittoria schiantando 9-1 gli israeliani, il confronto che decide il titolo si rivela una partita “pazza”, con i turchi avanti nei primi due periodi e capaci di infilare 5 volte lo spaesato Dimitar Dmitrov. Ma le 3 partite in tre giorni evidentemente fanno sentire tutto il loro peso in un roster corto e praticamente sempre sul ghiaccio: il terzo periodo è un monologo del CSKA, che va a segno 5 volte, con i turchi , ormai senza benzina, incapaci di reagire. Finisce 9-5 e per il secondo anno consecutivo sarà il CSKA a giocarsi le proprie chances nel secondo round in programma dal 23 al 25 ottobre in Polonia, a Tychy: avversari i padroni di casa del GKS. gli inglesi del Coventry Blaze ed i rumeni del Dunarea Galati.

Ultima considerazione sui padroni di casa del Partizan: la pessima campagna nel weekend è l’ennesima conferma della crisi apparentemente senza fine che vive l’hockey serbo, senza fondi, strutture ed interesse dei media e del pubblico – la partita con più spettatori ne ha registrati 90, in un impianto da 2000 posti. Lo stesso coach Nikola Bera ha fatto un’onesta disamina del momento che vive il suo club, solo qualche anno fa capace di dominare la defunta Slohokej League.

“Abbiamo avuto il ghiaccio a disposizione solo a partire da settembre, quindi ci siamo allenati quasi solo a secco. In più alcuni giocatori (Marko Brkušanin, Aleksa Lukovic e Dimitrij Filipovic ndr) quest’anno non hanno il tempo di allenarsi e quindi non possiamo contare su di loro. La situazione è questa, abbiamo incontrato squadre che si allenano insieme da luglio. Per fortuna che c’è stato il campionato inline (vinto dal Partizan ndr) altrimenti saremmo fermi da aprile”.

Certo non molto incoraggiante per una squadra che ha fatto domanda di partecipazione alla prossima VHL russa

La settimana prossima ci saranno le elezioni in Federazione, speriamo portino un deciso cambiamento

 

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