Intervista a Patrice Lefebvre

Intervista a Patrice Lefebvre

(Comun. stampa Asiago Hockey 1935) – Dopo la conferma dell’ingaggio di Patrice Lefebvre come nuovo tecnico dell’Asiago Hockey abbiamo scambiato con lui quattro parole.

Ciao Patrice, ti diamo il benvenuto in casa Asiago! Vorremmo sapere quali sono stati i motivi che ti hanno avvicinato all’Asiago?
“L’Asiago è da anni una delle squadre più importanti del campionato italiano. E’bastato questo a convincermi a dire di sì quando il D.s. Tessari mi ha contattato dopo l’ennesimo scudetto vinto. La scelta è stata facile, e sono felice di essere qui.”

In passato hai incrociato gli stellati più volte, sia da giocatore che da allenatore, cosa pensi dell’ambiente giallorosso?
“Ho incrociato l’Asiago come giocatore quando vestivo la maglia dei Vipers di Milano e in quegli anni eravamo le due squadre più forti del campionato; per me l’Asiago, allora, rappresentava la più grande rivale. L’anno scorso invece ho incontrato gli stellati come allenatore e non nascondo che quando ci siamo scontrati nei quarti di finale credevo fortemente di riuscire a passare il turno. Alla fine però la serie è andata secondo “logica”, se di “logica” si può parlare nel mondo dello sport, con l’Asiago capace di chiudere in maniera vincente ancora una volta”.

Quale tra i giocatori dell’Asiago che hai affrontato da avversario, sia da giocatore che da allenatore, ritieni sia stato il più ostico e impegnativo da sfidare?
“Credo che nell’hockey sia necessario guardare alla squadra nel complesso; non si sfida un giocatore singolo ma ci si pone contro un sistema di gioco, quindi non mi sento di fare alcun nome particolare”.

Quest’anno l’Asiago sarà impegnato su quattro fronti (campionato, Supercoppa, coppa Italia e Continental Cup), come pensi di gestire la squadra per riuscire al meglio in tutte le competizioni?
“Innanzitutto conto sul fatto che tutti i giocatori si facciano trovare preparati fisicamente, ma è anche importante che ci siano motivazione e fame di vittoria, perché può capitare quando si vince tanto che questi due aspetti vengano meno. Per quanto mi riguarda cercherò di dare delle chance a tutti, facendo giocare ogni giocatore a disposizione. L’obiettivo principale della Società sarà comunque la Continental Cup”.

La struttura della squadra quest’anno cambierà leggermente rispetto all’anno scorso, cosa ne pensi del gruppo di giocatori che avrai a tua disposizione?
“Il gruppo che guiderò sarà molto differente rispetto al gruppo che allenavo l’anno scorso. In questa squadra c’è il giusto mix di giocatori con esperienza e giovani desiderosi di far bene. Tutti sanno già cosa vuol dire vincere e questo è un aspetto da non sottovalutare perché fa sì che i giocatori sappiano come si deve lavorare per ottenere i risultati. Non vedo l’ora di cominciare questa mia nuova avventura con la squadra”.

Diamo infine un’occhiata agli azzurri! La nazionale ha recentemente affrontato due squadre provenienti dalla KHL riuscendo ad ottenere due vittorie. Quale significato hanno avuto e possono avere anche per il futuro queste due partite con vittoria per il movimento italiano?
“Purtroppo non ho potuto assistere alle partite, mi sarebbe piaciuto vederle per poter fare le mie valutazioni. Sicuramente vincere è sempre bello, ma non si può pensare di aver già raggiunto il livello delle nazionali più quotate avendo vinto queste partite. C’è molto lavoro ancora da fare e bisogna rimanere con i piedi per terra”.

Ringraziamo Patrice per la disponibilità e gli auguriamo buona fortuna per l’inizio della sua avventura in giallorosso.

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