Continua la lunga estate della NHL

Continua la lunga estate della NHL

Ad un paio di mesetti abbondanti dall’inizio della stagione regolare, viaggia spedita la carovana della National Hockey League tra suntuosi rinnovi specialmente in casa Phila e Washington, con l’assegnazione del prossimo Winter Classic 2016 ad aprire il nostro mini riassunto nordamericano.

Boston secondo atto
Non è ancora tempo di affilare pattini e lustrare a nuovo il ghiaccio che la Lega ha annunciato il prossimo appuntamento outdoor nella sua veste migliore, il Winter Classic 2016 a Capodanno ospitato al Gillette Stadium di Foxboro (Massachussets, quasi 70mila spettatori) casa dei New England Patriots del football NFL tra le franchigie storiche dei Boston Bruins ed i Montréal Canadiens.
Per la Bean Town questo sarà il secondo appuntamento all’aperto, dopo esser entrata nel leggendario tempio mondiale del baseball di Fenway Park (casa dei Boston Red Sox) nel Winter Classic 2010 quando incrociarono le stecche contro i Philadelphia Flyers con vittoria bostoniana in OT per 2-1 con Marco Sturm (attuale HC della Germania) autore della rete vincente.
Per quanto riguarda i Canadiens, questa invece sarà la terza volta outdoor nella Lega dopo le doppie uscite nello Stato dell’Alberta nell’Heritage Classic del 2003 contro Edmonton (4-3 W) e 2011 in quel di Calgary (KO per 0-4) ed al debutto nel Winter “Classique Hivernale” (versione francofona) col solito antipasto condito il giorno precedente delle glorie old-stars a tenere a battesimo il ghiaccio di Foxboro.

Sulla scia vincente ed appassionante delle sfide all’aperto, arrivate anche alle nostre latitudini negli ultimi annetti (Svizzera, Slovenia ed Austria solo per citarne alcune), sempre quest’anno si rinnova la sfida delle Stadium Series con i Minnesota Wild ad accogliere il 21 Febbraio in quel di Minneapolis i Chicago Blackhawks al TCF Bank Stadium (casa dei Viking,NFL poco più di 50mila spettatori) mentre sul campo da baseball del Coors Field di Denver (casa dei Colorado Rockies,MLB) andrà in scena anche qui per i 50mila e poco più il 27/2 una delle battaglie storiche degli anni 90/2000 tra i Colorado Avalanche ed i Detroit Red Wings.

Rinnovi a suon di dollari
Suntuose conferme sia in casa Capitals sia in casa Flyers con Washington a blindare per il prossimo lustro il goalie Braden Holtby (30mln) reduce da una buonissima stagione passata (73 uscite, 41 vittorie per 2,22 reti a partita) così come lo scandinavo Marcus Johansson per un solo annetto a poco meno di 4 milioni di dollari; a Philadelphia invece rinnovano il 25enne ceco Jakub Voracek (81 punti in 82 uscite nel 2014/5) per la bellezza di 8 anni con contrattone di 66 milioni di dollari così come il quebecois Sean Couturier per sei stagioni a 26 mln.
Giurano amore in riva all’Hudson sempre per sei annetti sia il centro Iron-Man Derek Stepan a firmare con i Rangers per 39 milioni complessivi sia il difensore Adam Larsson a firmare per i suoi Devils per “soli” 25 milioni.
Si accasa lo scorbutico Alexander Semin, a trovare l’accordo con i Canadiens per una stagione a 1.1 milione dopo la disastrosa RS scorsa con Carolina (19 punti in 59 partite); per il 31enne russo quindi un’altra chance in NHL dopo aver rifiutato le altisonanti sirene dalla madre Russia. Rinnova con gli storici Habs anche il talentuoso Alex Galchenyuk a firmare per due stagioni a poco meno di 6 milioni in totale mentre evitano sul filo di lana l’arbritraggio i Leafs con contratto ad 8,3 mln firmato da Jonathan Bernier sempre per due annetti.
Nashville blinda Colin Wilson (4 anni poco meno di 16mln) mentre non fa in tempo a firmare con Pittsburgh Brandon Sutter (4 anni a 22mln) che viene immediatamente scambiato per l’ex Egna Nick Bonino ed un prospetto con Vancouver.
Tra gli ingaggi minori ricordiamo invece Bouma (Calgary 3 anni per 6mln), Chiasson (arbitraggio) 1,2 milioni per 1 anno ad Ottawa con Tomas Jurco a firmare due annetti a Detroit per soli 1,8mln; resta ancora nel limbo il futuro hockeystico sia del quebecois Daniel Briere sia l’ex Kings Mike Richards caduto in disgrazia.

Toronto ed Arizona
Toronto_Maple_Leafs_logoAltro colpaccio ad effetto degli eterni incompiuti Toronto Maple Leafs che, dopo aver portato su una delle panche più calde dell’intero olimpo hockeystico Mike Babcock (unico HC membro del Triple Gold Club), portano sulle rive del Lago Ontario il monumentale Lou Lamoriello quale General Manager della franchigia canadese per rinvigorire i fasti d’un tempo della franchigia, strappando a suon di dollari il GM che ha reso grandissimi i New Jersey Devils nell’ultimo ventennio.

La solita telenovela estiva tra gli Arizona Coyotes e la municipalità di Glendale, si risolve con una stretta di mano ed una rettifica sul contratto di locazione della Gila River Arena per le prossime due stagioni, con la comunità di Glendale a versare nelle casse degli ‘Yotes 6,5mln a stagione sino al 2018; in caso di continue e conclamate perdite da parte di Arizona (34 milioni la scorsa annata!) il contratto prevede la rilocazione della franchigia.

Ultime notizie
error: Content is protected !!