KHL, il futuro è a Oriente

KHL, il futuro è a Oriente

Mancano meno di cinquanta giorni alla partenza dell’ottava stagione della Kontinental Hockey League e la Lega ha da poco ufficializzato il calendario ed il formato della prossima stagione, che vedrà al via lo stesso numero di squadre (28) della scorsa edizione. E questo, di per sé, è già una notizia. Negli scorsi mesi avevamo avuto modo di riportare le eloquenti dichiarazioni del Presidente della KHL, Dmitry Chernyshenko, e di altri top manager di squadre di seconda e terza fascia, i quali, senza bisogno di ardite interpretazioni, evidenziavano un certo scetticismo riguardo ad una partecipazione alla prossima KHL. Yugra Khanty-Mansisk, Medvescak Zagabria, Amur Khabarovsk, Slovan Bratislava e Amur Oblast’ di Mosca vennero date per spacciate già a metà stagione, e furono necessari i provvidenziali interventi dei “soliti” creditori top sponsor della Lega per garantire gli stipendi ai giocatori e il funzionamento delle strutture.
Ora, il calendario che è stato reso pubblico la scorsa settimana vede iscritte tutte queste squadre ad eccezione della squadra dei sobborghi capitolini, l’Atlant, al cui posto rientrerà, dopo un anno sabbatico necessario per riassestare i conti, lo Spartak Mosca. Le squadre capitoline torneranno così ad essere tre (Dynamo, CSKA e Spartak).

Il calendario 2015/16 – L’ottava stagione si aprirà il 24 agosto 2015 con la riproposizione della scorsa finale tra AK Bars Kazan e SKA San Pietroburgo. Ciascuna squadra giocherà sessanta partite fino al 18 febbraio 2016, quando terminerà la regular season. Dopo le 840 partite di stagione regolare, i playoff inizieranno il 21 febbraio; le finali di Conference si giocheranno tra il 22 marzo e il 4 aprile, mentre la serie di finale avrà inizio al 7 di aprile; tra il 13 e il 19 dello stesso mese conosceremo i nomi dei campioni 2016.
La data di partenza della stagione è stata ulteriormente anticipata per favorire la preparazione della nazionale russa in vista dei Mondiali 2016, di cui la Russia è Paese ospitante e per i quali l’attesa è già alta. Le partite stagionali di alto profilo si giocheranno in massima parte il lunedì.

Bentornato Spartak – Come anticipato ad inizio articolo, l’unica squadra ad aver alzato bandiera bianca è stata l’Atlant Oblast’ di Mosca, già fallita a metà della scorsa stagione, ma mantenuta in vita dai rubli di Sogaz e Gazprom fino alla primavera. La situazione non è tuttavia rosea in molte piazze, specialmente in quelle meno tradizionali e in quelle più economicamente vulnerabili: a Yugra si attendono informazioni precise sull’entità dei tagli dei finanziamenti comunali dei quali la squadra godeva fino alla scorsa stagione, ad Omsk e a Novokuznetsk i rispettivi General Managers hanno già chiarito che la prossima stagione vedrà un deciso taglio delle retribuzioni dei giocatori; Amur e Admiral hanno richiamato molti dei giocatori russi di cui possedevano il cartellino, ma finiti in prestito ad altre società. Tornando in Europa, il Medvescak di Zagabria si sta muovendo sul mercato a colpi di try-out, pescando giocatori dai campionati mitteleuropei (Repubblica Ceca e Slovacchia in primis), mentre lo Slovan Bratislava, nel dubbio, si è iscritto sia alla Extraliga slovacca, dove è sicuro di avere le carte in regola per partecipare, sia alla KHL, dove gli standard sono invece più alti (e c’è ancora del tempo per presentare tutte le garanzie necessarie).

La Cina è vicina – Negli ultimi giorni la testata russa Sport.ru (affiliata alla KHL come Media Partner) ha diffuso la notizia secondo cui ci sarebbe l’intenzione di giocare l’All Star Game 2016 non solo al di fuori della Russia, ma addirittura al di fuori dei Paesi rappresentati in KHL. Secondo il sito, le città attualmente in lizza sarebbero Zurigo, Milano e Shanghai. Senza addentrarci ulteriormente in speculazioni e indiscrezioni, ci limitiamo a ricordare che si è a lungo parlato di un possibile ingresso in KHL di una sorta di rappresentativa svizzera, progetto oramai arenato, al pari di quello milanese. Diverso è il caso di Shanghai, a cui la dirigenza della Lega guarda con interesse oramai da un paio di anni. Quello cinese è un mercato in crescita e ritenuto molto appetibile da parte della KHL, i cui piani di espansione verso Oriente non possono che guardare alla Cina. Ricordiamo inoltre che, entro questo mese, verrà definito il nome della città in cui si giocheranno le Olimpiadi invernali del 2022. In lizza sono rimaste solamente la capitale cinese Pechino e la città Kazaka di Almaty, capitale del Paese fino al 1997. La possibile assegnazione dei Giochi Olimpici alla Cina, alzerebbe istantaneamente il livello di attenzione attorno all’hockey su ghiaccio e, a quel punto, nulla sarebbe impossibile ai rubli russi e all’ambizione cinese.

Bykov lascia lo SKA – In queste settimane molti team stanno costruendo i nuovi staff tecnici, a partire dalla figura degli head coach. Alla guida della Dinamo Riga troviamo il finlandese Heikkila, mentre alla guida dello Slovan Bratislava è stato nominato Milos Riha. Yerlan Sagymbayev guiderà il Barys di Astana, dopo che Andrei Nazarov ha preso le redini dei campioni in carica di San Pietroburgo al posto di Bykov, dimissionario per motivi familiari. L’ex NHL Gordie Dwyer tenterà di redimere l’ultima, pessima stagione del Medvescak di Zagabria, mentre Alexander Andriyevsky guiderà gli ammiragli di Vladivostok. Sarà l’ex coach del Metallurg Novokuznetsk German Titov a guidare lo Spartak nella stagione del rilancio. Ad assisterlo sul pancone anche l’ex stella Vyacheslav Kozlov.

Da ultimo, ricordiamo le amichevoli in programma per fine mese della nazionale italiana contro due rappresentative di Metallurg Magnitogorsk (26 luglio a Cortina d’Ampezzo) e Traktor Chelyabinsk (27 luglio a Bressanone).

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