Apoteosi Blackhawks, la Stanley Cup torna a Chicago

Apoteosi Blackhawks, la Stanley Cup torna a Chicago

Tampa Bay Lightning @ Chicago Blackhawks 0-2 / Serie 4-2 CHI / di Thomas Valeruz

Con una prestazione decisamente impeccabile, i Chicago Blackhawks sfruttano appieno la possibilità di giocare il match point tra le mura amiche dello United Center e, imponendosi per 2-0 sui Tampa Bay Lightning conquistano la sesta Stanley Cup della loro storia, la terza in 6 anni.

In avvio di match i padroni di casa sembrano impauriti dalla voglia di fare dei Bolts e subiscono il gioco degli ospiti. Il top scorer Steven Stamkos va vicino al goal già in avvio, ma il suo tiro si stampa sulla traversa a Crawford battuto. Ancora Bolts vicini alla rete con Carle, il cui tiro a botta sicura viene murato dal goalie di casa. Al giro di boa del periodo si fanno vedere gli Hawks, prima con Seabrook e poi con Hossa, senza però portare grandi pericoli alla gabbia di Bishop. Sul finale i ritmi calano, e solo Paquette prova a farsi vedere ma Crawford è impeccabile.

Occasionissima Bolts in avvio di secondo periodo: Stamkos viene lanciato dalla difesa di casa a tu per tu con Crawford con almeno 20 metri di vantaggio sugli avversari, ma l’attaccante numero 91 spreca sparando sui gambali al portiere ormai disteso e rassegnato alla marcatura. Questo grave errore cambia l’inerzia del match che ora gira tutta in favore degli Hawks che ne approfittano prima per spaventare Bishop prima con la coppia Desjardins-Sharp, e poi per passare in vantaggio con un azione capolavoro sull’asse Kane-Keith, con il primo bravo a smarcare il secondo al tiro che, dopo il rebound, insacca in rete per il vantaggio. Bolts “imbambolati” ma fortunati, perché sul tiro dalla blu di Seabrook il puck centra il palo alla destra di Bishop con il goalie fuori causa.

Terzo periodo di poche emozioni, gli Hawks bravi a controllare il risultato e coach Cooper che non è riuscito a “svegliare” i Bolts per una rimonta. La prima emozione si ha all’ottavo minuto su un tiro di Hjalmarsson in mischia dove Bishop riesce a mettere una pezza. Provano a buttarsi in avanti gli ospiti, lasciando però ampi spazi per il terribile contropiede degli Hawks che non tarda a mettere a frutto ogni sua possibilità: Richards in fuga dal proprio terzo, disco orizzontale per Kane che non sbaglia e mette a segno il 2-0. Sul finale provano una reazione i Bolts in superiorità numerica, ma con poca convinzione e contro un Crawford in serata, che regge fino al sessantesimo e festeggia, oltre alla vittoria finale con i suoi compagni, anche il personale shutout.

Chicago Blackhawks che colgono una grande vittoria che conferma il gran lavoro fatto dalla dirigenza e dai giocatori della franchigia dell’Illinois, nonostante un avvio di campionato al di sotto delle aspettative. Per i Lightning è comunque un risultato importante aver raggiunto una finale di Stanley Cup e averla portata a gara 6 visti anche gli infortuni che hanno caratterizzato il loro cammino, il rammarico è che la formazione della Florida sia mancata proprio nel momento decisivo. Al termine dell’incontro, prima di concedere a capitan Toews di alzare la coppa è stato consegnato il Conn Smythe Trophy, il trofeo per l’MVP dei Playoffs: nominato all’unanimità il difensore dei Blackhawks Duncan Keith, autore della prima rete dell’incontro oltre a tutte le ottime prestazioni di questi playoff.

Reti: 37,13 (0-1) Keith (Kane), 54,14 (0-2) Kane (Richards)

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