Vancouver Canucks: Bilancio finale

Vancouver Canucks: Bilancio finale

Di Tiziano Levorato

Siamo ai bilanci di fine stagione. Che dire di Vancouver? Certo, uscire al primo turno dei playoff contro la non irresistibile Calgary – tra l’altro già eliminata al secondo turno da Anaheim – lascia un sapore amaro in bocca, ma se ritorniamo al finale della scorsa stagione e alla rivoluzione societaria susseguita non possiamo che essere positivi e vedere il bicchiere mezzo pieno. Siamo partiti con un nuovo general manager  – Linden – e con un nuovo allenatore – Desjardens -, entrambi con poca esperienza sui grandi palcoscenici ma con tanta voglia di fare. Siamo partiti con convinzione e tra novembre e dicembre ci siamo resi conto che si poteva sognare. Dopo un leggero calo a Gennaio, siamo ripartiti alla grande e senza patimenti siamo giunti ai playoff. Qui siamo arrivati un po col fiato corto e con alcuni infortuni eccellenti – Miller su tutti – che hanno lasciato il segno. Un po di sfortuna – perdere la prima partita a trenta secondi dalla fine e l’ultima in vantaggio per tre a zero – ha segnato il nostro destino. Ma da questa base bisogna ripartire per fare meglio. Note positive: Vrbata capocannoniere, il free agent in linea coi gemelli è una bocca da fuoco che in molti ci invidiano, e alcuni giovani che subito si sono imposti, Horvat e Corrado su tutti. “Egna boy” Bonino è partito bene poi si è un po smarrito ma è sicuramente un valore aggiunto, tanto che è stato aggregato alla nazionale USA per i mondiali, così come Hamhuis per il Canada. Sbisa, confermatissimo da contratto, ha fatto fatica ad ingranare ma – forse complice la fresca riconferma – è stata una delle poche note positive dei playoff.  La società si sta già muovendo per la prossima stagione e ha già messo sotto contratto il difensore Mackenze Stewart. Con la speranza di approdare ai playoff con una buona stella….

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