Lorenzo De VidovichLa Norvegia piega 3-1 una Slovenia che si arrende solo nel terzo drittel, e conquista la sua seconda vittoria dopo la rimonta sulla Slovacchia. Gli sloveni non cancellano lo zero dalla casella dei punti conquistati, nonostante la squadra mostri aggressività sul ghiaccio, senza temere la superiorità di molte sfidanti, tra cui forse non figura una Norvegia che vince meritatamente e con abilità nello sfruttare i power-play (generoso quello che porta al primo gol) ma non va oltre il compitino. Le due vittorie di fila sono comunque un’iniezione di fiducia per gli scandinavi in vista degli ultimi impegni del girone. La gara: dopo una discesa di Rosseli-Olsen parata col corpo da Kristan e una conclusione dello sloveno Kopitar, la Norvegia si porta in vantaggio al 08:23. Il tiro di Olimb trova la deviazione vincente di Thoresen. La Slovenia reagisce e coglie il pareggio in break-away 15 secondi dopo l’inizio del secondo drittel: Mursak sfrutta al meglio l’invito di Kopitar e fa 1-1. Al 23:46, di nuovo in superiorità numerica, la Norvegia ristabilisce il vantaggio con Bastiansen che trafigge Kristan dallo slot, su assist dall’angolo di Olimb. Un back-hand di Forsberg varrebbe il terzo gol che arriva invece al 38:49, con un siluro dalla blu di Holos (Sabolic in panca puniti, nervoso per buona parte della gara). I tentativi sloveni di raddrizzare l’incontro svaniscono dopo la seconda sirena. Il drittel finale è infatti più soporifero, ravvivato solo da un palo colpito dagli scandinavi, che gestiscono il match rendendo garbage time gli ultimi 5 minuti della gara. La Norvegia sale a quota 6 punti. Per la Slovenia, serve concentrazione soprattutto per lo scontro diretto contro la Danimarca.
Slovenia – Norvegia 1-3 (0-1; 1-2; 0-0)
Reti: (0-1) 8:23 Thoresen (power-play) (Olimb, Holos), (1-1) 20:15 Mursak (Kopitar, Kranjc), (1-2) 23:46 Bastiansen (power-play) (Olimb, Sorvik), (1-3) 38:49 Holos (power-play) (Olimb, Thoresen)
Nel match serale gli Stati Uniti devono faticare parecchio per conquistare tre punti contro la Danimarca. Shutout per Helleybuck, ma ottima prova anche da parte del goalie danese Dahm, cresciuto atleticamente nell’Ontario e da quattro stagioni al Rødovre, periferia di Copenhagen. Per tutta la sua durata, la gara è più equilibrata del previsto. Le prime tre occasioni le confeziona a sorpresa la Danimarca, Hellebuyck è provvidenziale, così come Dahm, che fa buona guardia suArcobello, Krug e Bonino. Gli Stati Uniti non sfruttano due superiorità, Storm cerca di purgarli ma si va al primo riposo senza reti. Al 27:54 Brock Nelson sblocca la gara facendo tutto da solo: tiro dalla blu, recupero del disco nel traffico e gol in wrap-around beffando Dahm, che comunque gli negherà la gioia del raddoppio sul finale del secondo periodo con un pirotecnico butterfly. La Danimarca tiene testa agli avversari e si rende insidiosa soprattutto con Oliver Bjorkstrand, giovane promessa classe ’95 (quest’anno 119 punti nel Portland Winterhaws in WHL), cercando il pareggio con tutte le forze. Ma il risultato non cambia, la Young America sbatte su Dahm e gli scandinavi non trovano abbastanza lucidità per pareggiare i conti. Finisce con la vittoria a stelle e strisce, complessivamente meritata ma sudata davanti ad una compagine che resta ferma a quota 1 punto, ma può ritenersi soddisfatta per la prova mostrata questa sera, consapevole di avere le carte per ottenere la salvezza. Gli Stati Uniti, forse ancora tramortiti dalla sconfitta contro la Bielorussa, ritrovano comunque la vittoria che li proietta momentaneamente in testa al gruppo.
Stati Uniti – Danimarca 1-0 (0-0; 1-0; 0-0)
Reti: 27:54 Nelson (no assist)
Classifica: USA 12 (5 partite giocate), Bielorussa 10 (4), Finlandia, Russia 9 (4), Slovacchia 7 (4), Norvegia 6 (5), Danimarca 1 (5), Slovenia 0 (5)