Western Conference: Nashville e Anaheim guidano la Central e Pacific

Western Conference: Nashville e Anaheim guidano la Central e Pacific

Central Division di Thomas Valeruz

A 9 giorni dalla fine della regular season, sono ancora i Nashville Predators a comandare la classifica di division e sono già qualificati alla post-season. La compagine guidata da coach Laviolette ha collezionato ben 103 punti e ottenuto la qualificazione grazie ad un solido attacco, nono assoluto della lega nonostante un top scorer fuori dalla top 30, Mike Ribeiro, che infila “solo” 60 punti, mentre Pekka Riinne si dimostra goalie di valore parando col 92,5% e tenendo la difesa all’ottava posizione assoluta. Nelle ultime giornate le prestazioni sono andate in calando, la qualificazione ottenuta deve aver influito nella concentrazione generale, ma i Predators con Riinne in forma saranno ostico avversario per tutti. Solida seconda posizione per i St. Louis Blues, che rimangono a -4 dalla vetta e per cui la qualificazione dovrebbe essere questione di giorni, se non di ore. La franchigia del Missouri ha costruito la propria qualificazione con un avvio di stagione dove era a dir poco senza rivali, per poi perdersi a metà stagione. La forma sembra ritrovata, grazie anche ad un Tarasenko in forma che entra di diritto nella top ten degli scorer con 71 punti e che trascina un attacco stellare da 229 reti, che in combinazione con una difesa solida nonostante due goalie non fenomenali (Elliot para con meno del 92% e il suo backup Allen con poco più del 90) ne fanno forse la squadra più equilibrata della division. Inseguono a ruota i Chicago Blackhawks, staccati di solo un punto e anch’essi pressochè sicuri della qualificazione alla post-season. Nonostante i risultati siano tutti dalla loro, con la terza miglior differenza reti dell’intera lega e la seconda miglior difesa con “soli” 176 reti subite e Crawford che para col 92,3%, l’attacco che è sempre stato un punto di forza della squadra è inspiegabilmente diventato sterile, precipitando il 14esima posizione assoluta con soli 217 reti subite. Il percorso nella post season potrà essere glorioso se l’attacco tornerà a segnare, ma se dovesse essere la difesa a perdere colpi gli avversari avranno vita facile.

Le due principali candidate alle Wild Card fanno entrambe parte della Central Division, e sono i Minnesota Wild e i Winnipeg Jets, al momento rispettivamente quarta e quinta con 95 e 90 punti. Per quanto riguarda i Jets, hanno attacco e difesa mediocri, e che occupano la quindicesima posizione con 217 reti segnate e 204 subite, uno sniper non eccezionale (61 reti segnate per Ladd) e una coppia di portieri discreta (Huchingson e Pavelec parano attorno al 91%). Minnesota invece ha un attacco discreto (219 reti segnate con Parise top scorer) ma una solida difesa, la quarta assoluta del torneo con sole 186 reti subite e che ha trovato concretezza con Dubnyk in porta, capace di parare col 94%, mentre i suoi backup stanno al di sotto del 90%.

Hanno ormai detto addio alla qualificazione Dallas Stars e Colorado Avalanches. Quello degli Stars è un vero paradosso: hanno il secondo miglior attacco di tutta la lega capace di segnare ben 239 reti, con la coppia dei top scorer Benn e Seguin entrambi nella top ten dei marcatori con rispettivamente 74 e 70 punti. La difesa è invece un vero colabrodo, 26esima assoluta e nessuno dei 4 goalie schierati è riuscito a parare con percentuali superiori al 90%. La speranza per i tifosi texani è quella che la prossima stagione le prestazioni della squadra si livellino verso l’alto mantenendo le prestazioni dell’attacco, decisamente “stellare”. Per Colorado numeri impietosi: difesa e attacco insufficienti (207 reti fatte e 218 subite) nonostante due portieri capaci di parare al 92%, e top scorer Iginla ben lontano dalle posizoni di rilievo.

Classifica: NSH 103 (78), STL 99 (76), CHI 98 (76), MIN 95 (76), WIN 90 (77), DAL 84 (77), COL 82 (77)

Pacific Division di Giuseppe Poli
I Ducks, 105 punti (49-22-7) sono al momento l’unica squadra della Pacific ad essersi già qualificata per la post season. Primo posto nella Lega, in Conference ed un Division, hanno la possibilità di aggiudicarsi il Presidents’ Trophy, anche se l’ambito trofeo non porta molta fortuna soprattutto in ottica Stanley Cup, infatti solo otto sono le squadre riuscite ad imporsi nella Stanley Cup dopo aver conquistato la regular season, l’ultima volta è successo nella stagione 2012-13 a Chicago, prima di allora a Detroit nella stagione 2007-08. Nel mese di Marzo i ragazzi di Boudreau hanno disputato 15 partite e ne hanno perse 5, Columbus, Rangers, Calgary, Vancouver e Pittsburgh. La sconfitta più brutta sicuramente quella del 22 Marzo, 2 a 7 con i Rangers, una delle pretendenti al titolo finale. La vittoria più bella all’overtime con i campioni in carica dei Kings quattro giorni prima. Oltre a questa sono altre nove i successi: Dallas, Arizona, Montréal, Minnesota, Nashville, Colorado, Boston, Islanders e New Jersey. I punti di forza sono Corey Perry 32 goal, Ryan Getzlaf 44 assists e il goalie Anderson che sta parando con il 91.4% di saves.
Al secondo posto con 95 punti (45-27-5), Vancouver. Squadra che sembra esser rinata dopo la brutta stagione scorsa grazie all’ottimo lavoro di coach Desjardins. 16 incontri, 10 vittorie e 6 sconfitte nell’ultimo mese. Le più brutte, 2 a 6 con San Jose il 03 Marzo, e 0 a 4 con LA il 12 Marzo. I successi sono arrivati con St. Louis due volte, la replica con San Jose e LA, Anaheim, Toronto, Philadelphia, Arizona, Winnipeg, Nashville. Punti di forza Vrbata con 31 goal e Daniel Sedin con 52 assist e i goalie Lack con 91.9% di saves in 37 partite e Miller 91.3 in 44 partite. Al terzo posto nella classifica di raggruppamento un’altra canadese, Calgary, 91 punti (42-28-7). 15 incontri disputati e sei sconfitte: Ottawa, Dallas, Minnesota, Colorado, St. Louis, Columbus. Nove le vittorie: le repliche con Dallas e Colorado, Boston, Detroit, Anaheim, Toronto, Nashville e due volte con Philadelphia. Tra i punti di forza Jiri Hudler con 29 reti e 42 assist ed il goalie Hiller con il 91.4% di saves in 48 partite.
I ragazzi di Hartley si devono guardare le spalle, infatti a 3 punti con una partita da recuperare ci sono i campioni in carica dei Los Angeles (37-25-14), primo team al momento ad esser escluso. I ragazzi di Sutter oltre ad aver tre punti di svantaggio dai Flames, hanno due punti in meno rispetto all’ultima Wild Card di conference, Winnipeg. 15 partite disputate da Kopitar e soci, 6 sconfitte: Winnipeg, Pittsburgh, Nashville, Anaheim, Vancouver, Minnesota e Chicago. Le ultime due sono le più brutte in quanto hanno interrotto la corsa ai playoff. Tra i successi più importanti i match contro Vancover, Rangers e gli Islanders. Punti di forza Carter con 26 reti, Kopitar con 44 assist e Quick, 91.6% di saves.
Quarto posto per San Jose con 83 punti (37-30-9) e Playoff che sono ormai un miraggio. 13 incontri, 7 vittorie e 6 sconfitte. Le vittorie più importanti con Vancouver, Nashville e Detroit; le sconfitte più brutte con Pittsburgh, Ottawa, Winnipeg e Chicago. Marleau e soci è dalla stagione 2002-03 che non vengono esclusi dalla post season. Potrebbe essere arrivato il momento di rifondare. I punti di forza sono Pavelski con le sue 36 reti e Thornton 48 assist. Chiudono malamente la classifica Edmonton a quota 59 (23-40-13) ed Arizona a 54 (23-46-8). Gli Oilers hanno giocato 13 incontri vicendone solo cinque tutte nelle ultime sette partite. Altra stagione comunque da dimenticare per il team canadese.
Arizona penultimo posto nella classifica di Lega, davanti solo a Buffalo, ha disputato 14 incontri vicendone solo tre: Vancouver, Buffalo e Detroit.
Analizzando le statistiche in testa alla classifica marcatori della Pacific, Hudler, CGY, a quota 71 punti, segue Getzlaf, ANA, e D. Sedin, VAN, a quota 68. Tra i goalie in testa Lack, VAN, con 91.9% di saves, segue Quick, LAK, con 91.6%.
Infine ricordiamo che la stagione regolare terminerà Venerdì 10 Aprile.

Classifica: ANA 105 (78); VAN 95 (77); CGY 91 (77); LAK 88 (76); SJS 83 (76); EDM 59 (76); ARI 54 (77)

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