Giulia Varesco, un cuore e due passioni hockey e fotografia

Giulia Varesco, un cuore e due passioni hockey e fotografia

Giulia Varesco nasce a Cavalese (TN) nel 1996, e già all’età di 4 anni si avvicina all’hockey dapprima attraverso un corso di avviamento di pattinaggio su ghiaccio presso la società agonistica H.C. Cornacci, e già l’anno successivo entra tra le fila dell’U8 assieme alla quale partecipa ai primi tornei nelle vesti di attaccante. Durante la prima stagione di Under 12, la ragazza viene convocata ad una selezione del Comitato Trentino. Per ben due anni consecutivi decide di frequentare la scuola di hockey estiva, “Scuola Hockey Val di Fiemme”, per migliorare tecnicamente, sempre nel ruolo di attaccante. All’inizio della seconda stagione U12 decide di provare il ruolo del portiere che le piace sin da subito e che la porterà a Torino per una selezione della Nazionale, dove partecipa appunto ad un torneo nel quale viene premiata come miglior portiere. Nella seconda stagione U15, Giulia decide di partecipare ad un doppio campionato: l’ultimo campionato di squadre miste e il primo di Serie A femminile con le Lakers. L’anno successivo voleva smettere di giocare ed appendere i pattini al chiodo ma a novembre di quello stesso anno viene contatta da Fabio Vicenzi, allora coach dell’Agordo Hockey, che la invita a partecipare con loro il campionato di serie A.

Il resto è storia recente, per la quarta stagione consecutiva gioca come titolare nell’Alleghe Hockey Girls EDIL SI.BRA.

Ciao Giulia prima di tutto ti facciamo i complimenti per il bel campionato che stai disputando. Racconta come giudichi la tua stagione.

Grazie a voi per l’intervista. Inizio col dire che quest anno la mia squadra, Alleghe hockey Girls EDIL SI.BRA, è davvero una squadra che può meritare tanto; siamo un gruppo compatto nonostante la presenza di diverse ragazze che vengono da Milano, Bergamo, Merano, ecc e siamo davvero migliorate tutte nel complesso. Io stessa mi considero migliorata, anche se sono del parere che non si smette mai né di imparare né di migliorare, si può sempre fare meglio. Detto ciò sono soddisfatta di come sia andata fin’ora la stagione, anche se c’è da dire che nelle ultime partite abbiamo un po’ abbassato la guardia, ma siamo pronte a rifarci.

Ci racconti come ti sei avvicinata a questo bellissimo sport?

Mio papà è stato per più di 20 anni nel direttivo della società dilettantistica H.C. Cornacci. E quindi, quando avevo 4 anni è stato proprio lui a farmi fare il primo corso di pattinaggio sul ghiaccio e ad introdurmi nel mondo di questo sport spettacolare; appena imparato a pattinare indossai la prima attrezzatura da hockey e circa un anno e mezzo dopo disputai i miei primi tornei U8 nel ruolo di attaccante.

Come hai scelto il difficile ruolo di portiere?

All’inizio del secondo anno di Under 12 la squadra necessitava di un portiere e ci è stato esplicitamente chiesto se ci fosse qualcuno di disponibile a coprire il ruolo. Io accettai decidendo di mettermi in gioco. Mi piacque subito, nonostante fosse un ruolo di grande responsabilità e cosi’ decisi di proseguire la carriera in quel ruolo.

Quali sono i tuoi pregi come giocatrice e quali i difetti che devi cercare di migliorare sul ghiaccio?

Tra i pregi metterei l’agilità e la flessibilità con la quale cerco sempre di smussare i miei difetti e i miei errori di goalie, mentre tra i difetti c’è di sicuro la cosiddetta “ansia da prestazione” e l’essere molto autocritca, spesso troppo.

C’è qualche ragazza della squadra che vuoi particolarmente ringraziare, che ti da più consigli quando siete sul ghiaccio e con cui hai maggior feeling?

Beh sicuramente Federica Zandegiacomo perché è colei che conosco da più tempo ed è anche quella che mi sta più vicina e che mi aiuta. Ma anche Linda DeRocco e Silvia Toffano, e tutte nel complesso, poiché cerchiamo sempre di aiutarci tra di noi.

Com’è il rapporto con la tua “collega di ruolo” Jennifer Bressan? C’è complicità o esiste una sana rivalità per la conquista del posto da titolare

Con Jennifer siamo amiche sia sul ghiaccio che fuori. Da parte mia non c’è rivalità, anzi, in senso buono, se noto qualcosa che non va cerco di aiutarla e insieme cerchiamo di migliorare.

Tu e l’Alleghe avete disputato gara 1 della semifinale, dove siete state sconfitte dal Real Torino, pensi che ci sia la possibilità da parte vostra di ribaltare la situazione e andare in finale?

Sicuramente! Noi puntiamo alla finale, come ho detto prima, quest anno ci meritiamo proprio di arrivare in finale. Il 14 saremo a Torino per disputare gara 2 delle semifinali e noi crediamo in noi stesse e per questo crediamo anche di poter ribaltare la situazione, abbiamo le carta adatte e cercheremo di sfruttarle al meglio.

Ad aprile ci saranno i mondiali senior femminili, pensi di avere delle possibilità di essere tra le convocate di coach Liberatore?

E’ sicuramente tra le mie aspettative e sarebbe davvero un bel traguardo, frutto di tanti sacrifici.

Segui il campionato maschile? fai il tifo per qualche squadra?

Fino all’anno scorso molto di più, poiché ci giocava mio cugino, Daniele Delladio. Da quest anno sicuramente meno, seguo qualche partita in tv quando le fanno vedere ma non tifo per nessuna squadra in particolare.

Segui la NHL? Hai un giocatore preferito al quale ti ispiri tra i portieri?

Non la seguo particolarmente, ma ogni tanto seguo i risultati dall’applicazione o dalla pagina facebook, ma soprattutto mi diverto a guardare i video su youtube, ad esempio the best hockey saves, dai quali spesso prendo qualche spunto. Sebbene abbia smesso di giocare alla fine della scorsa stagione assolutamente il mitico e pazzo Tim Thomas.

Ci puoi direi tuoi sogni/progetti in ambito hockeystico?

Purtroppo le prospettive sono poche, causa anche delle possibilità e quindi non vedo un grande futuro in ambito hockeystico a meno che non mi venga in mente di prendere, partire ed andare altrove, in qualche posto dove le prospettive hockeystiche sono molto più ampie. Si vedrà quando avrò raggiunto il mio obiettivo riguardante la professione: la fotografia.

Quali sono i tuoi hobby? Cosa ti piace fare nel tempo libero che ti rimane?

Da due anni a questa parte mi sono particolarmente appassionata alla fotografia. Dopo l’hockey è un altro dei mie sfoghi, mi rilassa e mi sento libera quando, immersa nella natura, vado a scattare alcune foto.
Vorrei concludere ringraziando davvero di cuore i mie genitori, perché è sicuramente anche grazie a loro se sono arrivata fino a qua, grazie ai miei ma anche ai loro sacrifici, nelle loro possibilità, sono riuscita a raggiungere tutti gli obiettivi che mi sono posta.

Si ringrazia Giulia Varesco e la società Alleghe Hockey Edil.si.bra per la cortese disponibilità

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