Western Conference: Anaheim e Nashville in testa alle due Division

Western Conference: Anaheim e Nashville in testa alle due Division

Pacific Division di Giuseppe Poli

Continua a gonfie vele il cammino di Anaheim in testa alla classifica di Division, Conference e Lega a quota 70 punti (50, 32, 12). Mese di Gennaio straordinario per i ragazzi di Bruce Boudreau. 11 partite disputate e solo tre sconfitte, Chicago, San Jose e NY Rangers; poi otto vittorie di cui sei consecutive. Da segnalare quella contro la seconda forza del campionato, Nashville, ai rigori il 3 Gennaio, shootout decisivo di Kesler, e sempre ai rigori, shootout decisivo di Jakob Silfverberg, quella contro i campioni in carica dei Kings il 17 Gennaio. Con San Jose la sconfitta più brutta, 3 a 6 il risultato finale, con Marleau e soci che ne fanno cinque nel secondo drittel. Il miglior marcatore delle Papere é R. Getzlaf con 50 punti, il miglio finalizzatore é Corey Perry con 19 reti. Il più cattivo é Tim Jackman con 74 minuti di penalità.
Al secondo posto nella classifica di raggruppamento sono gli Squali di San Jose con 60 punti (50-27-17). 12 incontri disputati e cinque le sconfitte subite, St. Louis due volte, Rangers, Devils, Calgary. Le più brutte le due con i Blues, entrambe finite 2 a 7. Le vittorie più importanti le utlime tre: Kings, Ducks e Blackhawks. Il miglior marcatore é J. Pavelski con 43 punti, l’uomo assist é Joe Thornton con 30, il giocatore più penalizzato é Andrew Desjardins con 48 minuti. Al terzo posto, a quota 57, in classifica di Division la coppia Vancouver (47-27-17) e Calgary (50-27-20). Mese altalenante per i Canucks, 12 partite e 6 sconfitte, Los Angeles, Florida, Calgary, Nashville, Tampa Bay e Anaheim. Le vittorie contro Detroit, Islanders, Philadelphia, Carolina, Florida e Buffalo. Il miglior realizzatore é Radim Vrbata con 19 goals, l’uomo assist e D. Sedin con 31 punti, il cattivo é Derek Dorsett con 95 punti di penalità. L’ultima del girone ad essere qualificata alla post season é Calgary che occupa, al momento, la seconda Wild Card di Conference. 11 incontri e 5 sconfitte per i Flames in questo mese; la più brutta quella subita il 21 Gennaio all’Honda Center, 3 a 6 il risultato finale. All’overtime le vittorie più importanti contro San Jose e Los Angeles, dirette avversarie in Division. Il goleador é Monahan, 16 reti, mentre l’uomo assist é Mark Giordano con 31. I campioni in carica di Los Angeles sono la prima squadra ad essere fuori dai playoff, almeno per ora, con 54 punti (21-16-12). Il mese di Gennaio non é stato di certo positivo per Kopitar e soci; 11 incontri e ben 8 sconfitte. Le vittorie sono arrivate solo con Chicago, Vancouver e Toronto. Le sconfitte più brutte quelle contro San Jose, Anaheim e Rangers. Arizona, 40 punti (17-26-6), ed Edmonton, 35 punti (13-28-9), occupano le ultime due posizioni in Pacific. Stagione da dimenticare per i due team e playoff che sono oramai un miraggio. Mese terribile per entrambi ma oramai siamo abituati. I Coyotes hanno collezionato 9 sconfitte in 12 partite, gli Oilers 7 sconfitte su 12 incontri. Per citare il titolo di un famoso film di Troisi e Benigni, ai tifosi delle due formazioni non resta che piangere. In testa alla classifica marcatori del raggruppamento c’è R. Getzlaf, ANA, con 50 punti, segue la coppia di San Jose, J. Pavelski e L. Couture a quota 43. Tra i golie in testa F. Andersen, ANA, con il 91.8% di saves, segue R. Miller, VAN, con il 91.7%.

Classifica: ANA 70; SJS 60; VAN, CGY 57; LAK 54; ARI 40; EDM 35

Central Division di Thomas Valeruz

Prosegue a ritmi serratissimi la lotta alla Central Division, che annovera tra le contendenti le migliori franchigie dell’intera lega.

Leader della classifica sono i Nashville Predators, che comandano anche la classifica generale della lega con 60 punti. Gli ottimi risultati sono sfrutto del giusto equilibrio tra attacco (149 reti segnate, sesta assoluta) e difesa (115 subite, quarta miglior assoluta). Gran contributo viene dato dal goalie Pekka Riinne, primo portiere assoluto per numero di vittorie e gran 93,1% di parate! mentre gli interpreti dell’attacco non spiccano in classifica, con il top scorer Forsberg fermo in 20esima posizione assoluta con 44 punti, a dimostrazione che il vero valore di questa squadra é il gruppo formato da coach Laviolette, e sarà molto dura impensierire questa squadra. Seguono a ruota i St. Louis Blues, a soli due punti di distacco ma che con gli ultimi risultati (9 vittorie nelle ultime 10 gare) fanno sentire il fiato sul collo alla capolista. Chiave di lettura di queste prestazioni è da ricercare nell’attacco stellare, primo assoluto della lega trascinato da un Vladimir Tarasenko in forma smagliante che mette a referto 50 punti e si posiziona ottavo nella classifica marcatori. Meno stellare la difesa, con 120 reti subite e quinta assoluta, con Elliot fermo sul 92,7 di parate. Con un attacco così è difficile pensare che non possa tentare a breve il sorpasso, ma se fosse la difesa a perdere qualche colpo il ruolino di marcia ne potrà decisamente risentire.

Terzi e primi dei delusi i Chicago Blackhawks, con 6 punti di distacco dalla prima classificata e un a partita giocata in più. La squadra di coach Quenneville dimostra un buon equilibrio sul ghiaccio, fatta di attacco e difesa efficaci ma non superlativi (quinto assoluto l’attacco con 155 goal fatti e terza assoluta la difesa con 115 reti subite), nonostante un Patrick Kane da terzo posto nella classifica marcatori con ben 56 punti a referto, e ne fanno la squadra con la miglior differenza reti di tutta la lega con un importante +40. Nelle ultime 10 partite però sono attivate 5 vittorie e 5 sconfitte, un ruolino al di sotto delle aspettative per una squadra che punta alla leadership in classifica. Galleggia in quarta posizione Winnipeg, con 60 punti in 51 match giocati. La squadra è molto equilibrata, con attacco, difesa e differenza reti in 13esima posizione assoluta della lega con 142 reti fatte, 132 subite e una differenza reti di +10. Questa squadra fa dell’equilibrio il proprio punto di forza, con il top scorer Ladd lontano dalla vetta della classifica (28esimo con 42 punti) e i portieri discreti, Hutchinson che para con il 92,7 e Pavelec con il 91.1. Serve di più per insediare gli avversari, nonostante la distanza non sia siderale.

La situazione più controversa è quella dei Dallas Stars, lontani 17 punti dalla vetta. La formazione allenata da coach Ruff ha un attacco a dir poco stellare capace di mettere a referto 157 reti e posizionandosi in quarta posizione assoluta, trascinata da un Tyler Seguin secondo top scorer assoluto del torneo con 56 punti. Sarebbero numeri da leadership, se non fosse che sono contrapposti ai numeri della difesa che, letteralmente, fa acqua da tutte le parti. Sono infatti 159 le reti subite che ne fanno la terza peggior difesa di tutto il torneo, con Lethonen che non va oltre un misero 90% nel conto delle parate. La distanza è tanta dalla zona playoff, ma se prima della trade deadline dovessero assestare qualche colpo che riesca a raddrizzare le sorti della retroguardia texana un attacco così consistente può essere sicuramente pericoloso in vista delle Wild card. Ultime in classifica sono i Colorado Avalanches e i Minnesota Wild, che per il gioco espresso e i numeri raccolti nulla possono competere contro le ben più forti avversarie che le precedono. Attacchi e difese viaggiano sotto la soglia della sufficienza e le Wild Card sono a dir poco un miraggio nonostante i risultati per entrambe negli ultimi 10 incontri sono discreti, con 5 vittorie per entrambe. Nonostante il punteggio non le condanni, Dallas sicuramente ha le migliori carte da giocare per conquistare la Wild Card.

CLASSIFICA: NSH 70 (49), STL 68 (49), CHI 64 (50), WIN 60 (51), DAL 53 (49), COL 53 (50), MIN 52 (49)

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