Il tabellone parla come nella semifinale: Milano asfalta Valpellice, e se sabato scorso volava in finale, oggi si proietta a +6 sui Bulldogs, visibilmente frastronati dalla rumorosa sconfitta di Coppa Italia e incapaci di riscattarsi. 5 gol per i Rossoblu, shutout per un attento Caffi, e gara a senso unico vinta con merito dai padroni di casa, privi di Gron. Tra gli ospiti sono assenti Frigo e Campbell.
Vantaggio del Milano dopo 1:07, con Fontanive pescato libero nello slot, efficace nel trafiggere Sidor. La sola risposta dei piemontesi è di Mondon Marin, uno dei pochi elementi postivi in un attacco poco lucido per tutto il match, fra un Pope prezioso ma in calo, e un Brine in piena fase di ambientamento. Al primo power-play per la Valpe il Milano raddoppia rispolverando la specialità del primo blocco con lo shorthanded gol di Vallorani. Avanti di due reti dopo poco più di tre minuti, i Rossoblu addormentano il match senza prendere troppi rischi sui tiri di Johnson e Mondon Marin. Il Milano si rende comunque pericoloso nelle ripartenze con un Vallorani particolarmente ispirato.
Il drittel centrale comincia con gli ospiti che sprecano uno dei molti power-play a disposizione durante la gara, per poi tornare a subire la supremazia del Milano, pericoloso con Terzago (fermato poi fallosamente), Waddell da posizione ravvicinata, e Piccinelli. Per la Valpe solo una discesa di Johnson. Al 32:58 il 3-0 è cosa facile e porta la firma di Fontanive, abile davanti alla gabbia a bucare Sidor nel five-hole. Il goalie si riscatta mettendoci la pinza su Migliore, ma non può nulla su Lutz al 37:29, che dalla blu prende la mira e trova l’incrocio con precisione chirurgica. Rossoblu in controllo della gara e piemontesi appannati, poco attenti anche su un’iniziativa di Petrov.
Nel terzo periodo il copione non cambia. Il Milano gestisce con facilità il gioco, la Valpe prova ad acquisire un po’ di coraggio ma non c’è lucidità e le poche occasioni arrivano o in superiorità numerica o con dischi in avanti e sterili tentativi. Proprio quando Pope si trova davanti il muro Caffi e fallisce la più ghiotta occasione per il gol della bandiera, i Rossoblu ripartono e siglano la quinta rete al termine di una controfuga sviluppata da Petrov e finalizzata da Migliore a sei minuti dalla fine. Il Milano surclassa la Valpe per la seconda volta consecutiva in pochi giorni, e il suo popolo rende omaggio a coach Pat Curcio con una coreografia. Il quarto posto ora va consolidato. Per i Bulldogs serve ritrovare la luce ma soprattutto solidità tra la linee.
Hockey Milano Rossoblu – HC Valpellice Bodino Engineering 5-0 (2-0; 2-0; 1-0)
Reti: 1:07 Fontanive (Caletti, Vallorani), 3:41 Vallorani (short-handed) (Fontanive, Waddell), 32:58 Fontanive (power-play) (Vallorani, Caletti), 37:29 Lutz (Terzago), 54:49 Migliore (Petrov, Caffi)
Hockey Milano Rossoblu: Caffi (Tesini); Campanale, Murray, Lutz, Waddell, Re, Lo Russo, Latin; Fontanive, Vallorani, Caletti, Petrov, Migliore, Terzago, Borghi, Colombo, Piccinelli, Gherardi, Folini. Coach: Pat Curcio
HC Valpellice Bodino Engineering: Sidor (Armand Pillon); Johnson, De Biasio, Kulmala, Montgomery, Signoretti, Ilic, Schina, Michelin Salomon; Pope, Brine, Di Casmirro, Pozzi, Nicolao, Mondon Marin, Silva, Canale, Cordin, Durand Varese. Coach: Jeff Pyle
Tiri: 30/44
Penalità: Milano 7 (14:00)/Valpellice 6 (12:00)
Arbitri: Colcuc, Soraperra; Cristeli, Stefenelli
Spettatori: 1575