Continental Cup: il Neman Grodno domina la Super Final

Continental Cup: il Neman Grodno domina la Super Final

L’edizione 2014-2015 della Continental Cup, andata in archivio nel fine settimana con le Superfinals di Bremerhaven, in Germania, sarà ricordata per diversi motivi, sul ghiaccio e fuori: innanzitutto per la netta affermazione dei campioni di Bielorussia del Neman Grodno, autentici dominatori del torneo, poi perché a differenza delle ultime edizioni per la prima volta è stata abbandonata la formula delle Super Final con già due squadre qualificate (i campioni in carica ed i padroni di casa), a favore della ben più sportiva e spettacolare formula completamente aperta: si sono infatti qualificati per le finali i vincitori ed i secondi classificati dei gironi di semifinale, con sede decisa tra una delle squadre partecipanti. A questo proposito qualche polemica in sede di decisione, con i kazaki dello Yertis Pavlodar che si erano proposti con una forte candidatura – con tanto di ospitalità per tutte le squadre, potere dei gas-dollari – che però la IIHF ha preferito scartare per problemi logistici – Pavlodar non è proprio dietro l’angolo – e di visti. Tiratasi indietro causa costi Grodno ed essendoci un veto deciso dei bielorussi per tornare ad Angers, la cui arena era stata definita un “hangar di quelli che esistevano ai tempi dell’Unione Sovietica” dal coach bielorusso, ecco che la scelta è gioco forza caduta sulla Eishalle di Bremerhaven, graziosa e moderna arena da 3500 posti, con un pubblico caloroso ed ancora inebriato per la conquista della DEL-2 la stagione passata, come dimostrano le immagini del goal della vittoria nei playoffs messo a segno dal capitano Marjan Dejdar che viene riproposto ogni volta che è possibile sugli schermi. Senza grossi lussi i Pinguins avevano già ospitato un girone di secondo turno. L’altra grossa novità è che il vincitore della Continental Cup da quest’anno  si guadagna una wild card per la ricca e prestigiosa Champions Hockey League, tutt’altra cosa in termini di visibilità ed introiti. Da questa possibilità erano però esclusi per regolamento i Fischtown Penguins padroni di casa, in quanto team non militante in una divisione di élite.

Il torneo presentava al via i francesi dell’Angers, vice-campioni nazionali ed iscritti alla Continental in quanto i campioni del Briançon hanno avuto accesso, non con molta fortuna, alla Champions e, come detto, Neman Grodno, Fischtown Penguins Bremerhaven ed Yertis Pavlodar. Sulla carta un torneo molto incerto, con favori dei pronostici leggermente a favore di bielorussi e kazaki, con i Penguins appena sotto. Non molto quotati i francesi, che invece, come vedremo, hanno disputato un buon torneo. Un po’ di Italia presente, con l’ex goalie del Val Pusteria Jean-Sebastien Aubin e l’ex Bolzano Michael Busto nel roster dell’Angers e il possente Ryan Martinelli, visto a Valpellice e Bolzano, nei Fischtown Penguins

Giornata inaugurale che vede affrontarsi Angers e Neman, entrambi con un discreto numero di rumorosi tifosi al seguito. Partita come da pronostico: se nel girone di semifinale la vittoria del Neman era stata di misura, questa volta non ci sono dubbi: un 5-0 netto che fa capire quali siano le ambizioni del Neman. In serata l’arena è piena e pronta a trascinare i beniamini di casa contro lo Yertis, squadra kazaka di residenza , ma con 12 slovacchi, più il coach Julius Penzes, a referto. A collalbo in semifinale era stato lo Yertis a spuntarla, qui al termine di una strana partita in cui i kazaki hanno giocato e gli avversari segnato, complici almeno due interventi non impeccabili del goalie Marek Pinc, hanno la meglio i Penguins che si impongono 5-4 con una rete decisiva a uno dal termine.

“E’ stata una partita davvero dura – dirà Martinelli negli spogliatoi – loro sono davvero una bella squadra, sanno far girare il puck e sono molto tecnici. Noi siamo scesi sul ghiaccio molto carichi ed è andata bene”

Questa prima partita, persa forse immeritatamente, avrà ripercussioni sul proseguo del torneo. Nella seconda giornata, infatti, ecco arrivare la sorpresa: avanti 2-1 contro un Angers molto meno arrendevole del primo giorno, lo Yertis si fa rimontare e superare 4-2 dando anticipatamente l’addio al torneo. Una vera sorpresa visti i valori espressi: accreditati per la vittoria finale lo Yertis si trova a zero punti dopo due giornate, mentre l’Angers sogna di ripetere il miracolo del Rouen nell’edizione 2012, vinta dai normanni in casa con una spettacolare rimonta sul favoritissimo Donbas. Ma in serata arriva la doccia fredda: l’attesissimo confronto tra Pinguins, trascinati da un tifo incessante e commuovente, e Neman si risolve in una partita a senso unico, stra-dominata dai bielorussi che si impongono senza discussione per 6-2, mettendo in mostra un gioco tecnico e rapido, di classica scuola russa, unito ad ottime individualità, dal portiere Maxim Samankov, al difensore Andrei Korshunov, vero cervello della squadra e miglior giocatore visto sul ghiaccio, dotato di un tiro forte e preciso e di una visone di gioco che esalta le capacità dei gemelli Sergei e Alexander Malyavko – due classe ’90 di ottima tecnica e velocità – Konstantin Lastovetsky e del lettone Aleksejs . . Finisce con lo sportivissimo pubblico tedesco che tributa un lungo applauso al Neman, riconoscendo la superiorità degli avversari sul ghiaccio.

“Fa davvero piacere giocare in un’atmosfera del genere – ha detto il coach  Vasili Spiridonov nel dopo partita – il pubblico di Bremerhaven è tra i migliori che abbia mai visto”.

Con la vittoria il Neman conquista il piatto d’argento ed il pass per la Champions League con un turno d’anticipo. Una grande soddisfazione per coach Spiridonov, tornato a metà stagione sulla panchina del Neman che aveva condotto al titolo l’anno passato ed era poi stato congedato un po’ a sorpresa per fare posto al lettone Aigars Cipruss, licenziato dopo pochi mesi. Creatore della favola Metallurg Zhoblin, prima squadra a vincere il titolo nel 2012 dopo un dominio infinito dello Yunost Minsk, con lo stesso Metallurg Spiridonov aveva sfiorato la vittoria della Continental a Donets’k, cedendo solo ai padroni di casa, forti di un roster da KHL. L’ultima giornata, sebbene inutile ai fini della vittoria, regala però due belle gare, entrambe finite agli shoot-out: nel pomeriggio, quella che avrebbe potuto essere la finale, il match tra Neman e Yertis, finisce con la vittoria ai rigori dei freschi campioni, che così chiudono il torneo imbattuti, lasciando ai kazaki l’onta dell’ultimo posto. Ancora una volta lo Yertis gioca bene , ma a vincere sono gli avversari, cosa che denota soprattutto una fragilità mentale degli uomini di Penzes, incapaci di rimanere concentrati per 60 minuti. Nota negativa anche per due portieri esperti come Marek Pinc ed il ceco Jan Chovan, entrambi indecisi e colpevoli su diversi dei goal incassati. Tra le individualità da ricordare i gemelli Robert e Richard Huna, classici giocatori di scuola cecoslovacca, il folletto Peter Fabus ed il roccioso Martin Cakajik, buon difensore, assente l’ultima giornata perché messo KO da un’entrata criminale di Brian Henderson nella gara coll’Angers. In serata ancora arena quasi esaurita per Penguins – Angers. Padroni di casa senza Martinelli infortunato e ancora delusi per il trofeo sfumato, francesi carichi e decisi ad ottenere il secondo posto; risultato una partita molto bella, finita 2-2 nei regolamentari, con i francesi a bombardare la porta di Benjamin Meisner per i 5 minuti dell’overtime, giocati in superiorità, ma incapaci di trovare il goal della vittoria. Decisione ai rigori con due reti a testa nei primi tre tiri. Poi Tim Crowder sbaglia mentre  Andrew McPherson infila anche il suo secondo tentativo regalando un tutto sommato meritato secondo posto per la gioia dei fans. Molto bella la cerimonia di chiusura, con i tifosi ad applaudire tutte le squadre e festeggiare i Penguins come se avessero vinto. I premi individuali sono andati a Maxim Samankov ed Andrei Korshunov del Neman come miglior portiere e miglior difensore ed al “penguin” Tim Miller – una decisione non proprio condivisibile dal punto di vista tecnico, ma comprensibile da quello “politico” – come miglior attaccante. Cala il sipario su un’ ottima edizione della Continental, di livello tecnico molto buono e con ottimi riscontri organizzativi. Il Neman, come detto, non potrà difendere il titolo conquistato; l’appuntamento per tutti i team che aspirano ad esserne i successori è come sempre per giugno a Budapest, per il sorteggio della nuova stagione.

Risultati

09/01/2015
Angers Ducs – Neman Grodno 0-5 (0-3; 0-2; 0-0)
Fischtown Pinguins Bremerhaven – Yertis Pavlodar 5-4 (1-2; 2-0; 0-3)

10/01/2015
Yertis Pavlodar – Angers Ducs 2-4 (0-1; 2-0; 0-3)
Neman Grodno – Fichtowns Pinguins Bremerhaven 6-2 (2-0; 3-1; 1-1)

11/01/2015
Yertis Pavlodar – Neman Grodno 3-4 (1-1; 1-2; 1-0; 0-0; 0-1)
Fischtown Pinguins Bremerhaven – Angers Ducs 3-2 (1-1; 1-1; 0-0; 0-0; 1-0)

Classifica:
Neman Grodno p.ti 8; Fischtown Pinguins Bremerhaven p.ti 5; Angers Ducs p.ti 4; Yertis Pavlodar p.ti 1

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