Marty Raymond, l’uomo che sussurrava ai Buam.

Marty Raymond, l’uomo che sussurrava ai Buam.

(Comun. stampa Rittner Buam) – Dopo un drittel assonnato, il Renon batte il Caldaro per 6:3.
Fabian Weinhandl pian pianino si riprende e funge da backup. La porta oggi è protetta da Roland Fink. Ingemar Gruber ha superato invece il suo mal di schiena e rientra in squadra. Il Caldaro gioca molto bene, mettendo il Renon in difficoltà. Dopo aver buttato alle ortiche due possibilità grosse da Eric Johansson e Christian Borgatello, il Caldaro passa in vantaggio al 16°minuto con l’ex di turno Alex Frei.

Coach Marty Raymond deve aver trovato le parole giuste in cabina, perché i Buam riscendono sul ghiaccio tarantolati e bastano 5 minuti scarsi, per pareggiare. Gran erroraccio di Rainer che serve il disco direttamente sulla stecca di Simon Kostner che non ci pensa due volte e mette il disco al sette del goalie caldarese. Due minuti dopo Andreas Alber porta in avanti i Buam per la prima volta. Al 35° minuto Thomas Spinell vede Christian Borgatello solo davanti la porta e il meranese non ha pietà con Daniel Morandell. Il poker della seconda frazione di gioco viene perfezionato con Luca Ansoldi al minuto 18:48.

Il Renon inizia il terzo drittel giostrando il disco e vincendo qualche minuto, ma poi spinge di nuovo sull’acceleratore e aumenta sul 5:1 al minuto 8:18 grazie a Ingemar Gruber. All’improvviso i padroni di casa si riportano sotto di 2 reti entro 24 secondi con Raphael Andergassen (in superiorità numerica) e Kevin Montgomery a 5 minuti dalla fine. Di nuovo una vittoria di misura? No, perché ci pensa Christian Borgatello a due minuti dalla sirena finale con il 6:3 finale. Finiscono quì le due settimane inglesi con 7 partite. A partire da giovedì (casalinga contro il Cortina) si riprende a giocare a ritmi „normali“.

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