EIHC: Ruben Rampazzo nel post Polonia-Italia

EIHC: Ruben Rampazzo nel post Polonia-Italia

(Budapest) – La sconfitta è immeritata. Lou Vairo e la sua Nazionale meritavano di più, le fondamenta per lavorare bene sono in fase di realizzazione. Ruben Rampazzo è stato chiamato per rafforzare l’argine davanti a Caffi ed ha sposato con entusiasmo il progetto della nuova dirigenza federale.

Possiamo definire quella di oggi contro la Polonia una sconfitta onorevole?

Sì, abbiamo lottato, giocato bene e abbiamo dato tutto. Probabilmente dovremo migliorare in alcuni aspetti, ma se giochiamo come oggi possiamo migliorare ed essere orgogliosi.

Avete iniziato il match un po’ contratti, successivamente nel primo tempo siete usciti alla distanza ribaltando il punteggio.

La Nazionale ha sempre pochi giorni per prepararsi come squadra, credo con questo gruppo la preparazione si è svolta bene e questo è servito anche per creare belle azioni nel primo tempo.

Come avete lavorato in questi giorni sotto la direzione di Vairo, Zanatta e Mair?

A tutti noi è piaciuto molto, tutti i ragazzi si divertono e vogliono dare il massimo. Credo che la Nazionale e l’hockey italiano stanno cambiando molto, questo aspetto lo comprendiamo e siamo disposti a dare tutto per il nostro hockey.

Questa è Nazionale che vuole puntare sempre più sui giovani italiani, soprattutto su quelli come te che giocano all’estero. Sentite questo peso?

Giocare in Nazionale non è mai un peso, ma un orgoglio. Non possiamo parlare di peso o pressione.

Quest’estate hai iniziato la preparazione con il Davos, ma sei stato ceduto all’Olten. Cosa è successo?

Arno Del Curto mi ha detto che il mio livello non è da LNA. Mi ha consigliato di trovare una squadra in LNB che mi permettesse di giocare con regolarità. La decisione di richiamarmi a Davos spetta al coach.

Pensi di giocare la Spengler Cup?

Non saprei, ancora non ho ricevuto alcuna comunicazione in merito.

L’allenatore dell’Olten è Scott Beattie, vecchia conoscenza del campionato italiano e della Nazionale. Che tipo di coach è?

Non l’ho mai visto giocare, ho sentito che lavorava tanto. Come allenatore che tramette calma in panchina e dà buone istruzioni alla squadra. Abbiamo iniziato male la stagione, ora va meglio ed è anche merito suo.

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