Al Pranives esulta ancora il Milano

Al Pranives esulta ancora il Milano

Due anni e mezzo dopo la festa promozione il Milano vince di nuovo al Pranives in seguito ai tre tempi. Gli shootout premiano i Rossoblu che rimontano due gol di svantaggio sul finale di gara. Il Gherdeina sprecone viene punito, sciupando il doppio vantaggio maturato nel suo momento migliore. il Pranives rimane una pista ostica quando viene a far visita il Milano, proprio come in quel 6 Aprile 2012. Tra gli ospiti assenti Terzago e lo squalificato Fontanive, tutti presenti gli uomini di Jarno Mensonen.

Il primo sussulto della gara è di Petrov, seguito da Stampfer, che non sorprende Caffi. A 1:53 il Gherdeina si porta in vantaggio: tiro senza pretese di Fauster, disco che rimbalza nello slot e Ivan Demetz trova il pertugio per beffare Caffi nel five-hole. Reazione ospite sulle stecche di Vallorani e, dalla blu, Re. Petrov viene punito per cross-checking ma le Furie Rosse non ne approfittano e il Milano trova il pareggio col suo “shorthanded man” David Vallorani, che dalla destra si accentra e fredda Demetz. 1-1 in inferiorità numerica a 7:12. Nulla di fatto quando anche Campanale finisce nel penalty-box, facendo compagnia a Petrov per qualche secondo. Gherdeina crea qualcosa di più, il palo di Veggiato dà l’illusione del gol, ma il Milano gestisce il pareggio fino alla prima sirena

Giusto il tempo di tornare sul ghiaccio, e Lutz viene punito per colpo di bastone su Eastman in fuga. Pochi secondi dopo la stessa sorte tocca a Veggiato (sgambetto), e in 4vs4 è il Milano a creare le iniziative più interessanti, ma Demetz chiude due volte su Caletti. Dall’altra parte ci prova Nigro. Il Milano si rende più volte pericoloso nello slot senza esiti, quindi è Maylan, in controfuga, a testare Caffi. Gli ospiti si ritrovano in doppia superiorità per le penalità fischiate prima a Veggiato e poi a Senoner, ma Demetz abbassa la saracinesca. Il capitano delle Furie Rosse non sfrutta un disco ricevuto dopo l’uscita dal penalty-box, seconda frazione che si conclude col Gherdeina nuovamente con l’uomo in meno (altro sgambetto di Veggiato), e il palo colpito da Vallorani.

Il terzo drittel comincia coi padroni di casa in attacco e il Milano chiuso nel suo terzo difensivo. Il Gherdeina alza la pressione con primo e secondo blocco, impegnando Caffi, che si fa trovare pronto. Gron e Murray finiscono in panca puniti, e a 47:34 in doppio power-play il Gherdeina si riporta in vantaggio con Maylan, che approfitta di una ribattuta. Inerzia dalla parte dei padroni di casa. Al suo rientro, Murray si becca un 2+10 per cross-checking e condotta antisportiva. Milano in affanno. Campanale, su invito di Gron, non sfrutta l’occasionissima per il pareggio trovando l’opposizione di Demetz. Il Milano del terzo tempo è poco disciplinato, viene punito anche Re. Dopo tanti salvataggi, Caffi non può nulla su Veggiato, che tutto solo nello slot fa 3-1 a 51:57. Il Gherdeina cerca di gestire il vantaggio, ma si siede sugli allori quando a 54:41 Gron, lasciato solo, infila Demetz alla sua destra e accorcia le distanze. Primo gol in campionato per il canadese. Il Milano si risveglia e due minuti dopo ristabilisce la parità: ottima gestione del puck con un’efficace serie di passaggi premiata da Caletti, che trova il buco per battere Demetz. Cambia la storia della gara, e quindi è il Milano a provarci più volte, sfruttando un Gherdeina shoccato. Il risultato non cambia e si va all’overtime. E’ Newton a rendersi più pericoloso nei 5 minuti supplementari, ma Caffi è attento. La gara viene quindi decisa ai rigori, e lo shootout decisivo per i Rossoblù porta la firma di Campanale.
Milano vince con la forza della pazienza una gara che a metà del terzo drittel si era messa su binari sfavorevoli, e conferma il feeling con la pista di Selva di Val Gardena. Gherdeina troppo rilassato dopo il 3-1, spreca un match che era riuscito a gestire nel terzo drittel e sottovaluta la reazione di un Milano capace di rompere l’inerzia della gara e sfruttarne al meglio gli ultimi minuti. Da notare il fatto che le Furie Rosse godevano di un roster più ampio, con quattro linee, rispetto a quello degli ospiti, già dimezzato da due assenze importanti.

HC Gherdeina valgardena.it – Hockey Milano Rossoblu 3-4 (1-1; 0-0; 2-2; 0-0; 0-1)

Reti: 1:53 I. Demetz (Fauster, Senoner), 7:12 Vallorani (shorthanded) (Caletti), 47:34 Maylan (power-play 2), 51:57 Veggiato (power-play), 54:41 Gron (Lutz, Vallorani), 56:25 Caletti
Shootout decisivo: Campanale

HC Gherdeina valgardena.it: Demetz (Burzacca); Eastman, Newton, Senoner, S. Vinatzer, Bregenzer, Costa; Maylan, Nigro, Veggiato, Kostner, Stampfer, Brugnoll, Fauster, I. Demetz, Holzknecht, Costa, Shenk, F. Vinatzer. Coach: Jarno Mensonen
Hockey Milano Rossoblu: Caffi (Tesini); Campanale, Lutz, Murray, Re, Latin, Lo Russo; Vallorani, Gron, Caletti, Petrov, Borghi, Migliore, Colombo, Gherardi, Piccinelli, Folini. Coach: Pat Curcio

Tiri: 44/34
Penalità: Gherdeina 5 (10:00)/Milano 9 (26:00)
Arbitri: Gasser, Benvegnù; Gamper, Waldthaler
Spettatori: 750

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