CHL: la sesta giornata dei gruppi A, B, C, D, E

CHL: la sesta giornata dei gruppi A, B, C, D, E

Gruppo A di Thomas Valeruz

Chiude con una vittoria il Karpat Olou, che conquista la matematica qualificazione agli ottavi di finale superando il Liberec per 3-1 Tra Colonia e Kosice, nonostante il match non avesse nulla da dire ai fini della classifica finale, la spuntano i cechi per 4-3.

HC Kosice Kolner Haie 43 (2-1; 2-1; 0-1)
In un match che non ha nulla da dire ai fini della classifica finale, il Kosice parte subito forte con Jencik che segna l’1-0, subito pareggiato da Minard. Al 16,10 Spilar riporta in vantaggio i cechi, determinati a vincere davanti al proprio pubblico. In avvio di secondo periodo, Rankin trova il 2-2 per i tedeschi. Entrambe le squadre spingono poco sull’acceleratore, intenzionate a trattenere le energie per i rispettivi campionati e il match è tutt’altro che emozionante. Sul finale però il Kosice vuole dare una sferzata al match e si porta sul +2 con le reti di Bartanus e Hmka che di fatto mettono il match in discesa per i padroni di casa. Nonostante al 54,12 Tjernqvist accorcia sul 4-3 il match è indirizzato verso i cechi, che conquistano una bella quanto inutile vittoria davanti al proprio pubblico.

Marcatori: 4,22 (1-0) Jencik, 6,08 (1-1) Minard, 16,10 (2-1) Spilar, 22,57 (2-2) Rankin, 29,41 (3-2) Bartanus, 35,52 (4-2) Hmka, 54,12 (4-3) Tjernqvist

Karpat Olou Bili Tygri Liberec 3-1 (1-0; 0-0; 2-1)

Nonostante dovessero essere gli ospiti a fare la partita, alla prima occasione in superiorità numerica i finnici passano a condurre con Manninen, rompendo le uova nel paniere agli ospiti. La rete subita però non scompone i cechi che attaccano a testa bassa con una grande determinazione per conquistare il passaggio del turno: Karhunen è però insuperabile, così come la difesa locale. Per vedere qualche emozione vera bisogna passare al terzo periodo, quando il Karpat decide di chiudere la partita e con la propria superiorità territoriale ci riesce, con Junttila e Manninen che in 5 minuti portano il parziale sul 3-0. Sul finale rete della bandiera di Jelinek che serve solamente a rendere meno amara la sconfitta.

Marcatori: 03,26 (1-0) Manninen, 43,47 (2-0) Junttila, 48,30 (3-0) Manninen, 57,01 (3-1) Jelinek

Classifica definitiva: Karpat Olou 13 pti (qualificata), Bily Tygri Liberec 9, HC Kosice 7, Kolner Haie 7

Gruppo B di Tony Puma
Il Vienna Capitals si qualifica agli ottavi di finale sudando le classiche sette camicie, al termine di una gara, quella con lo Zurigo, condotta all’inseguimento degli avversari conclusosi, nell’ultima frazione di gioco, con i goal di Jamie Fraser (uomo partita) e Jonathan Ferland.
Gli svizzeri aprono le marcature al 10.57; in situazione di superiorità, Mark Bastl lancia dal terzo difensivo Roman Wick, raccolto l’invito, il diagonale dell’attaccante zurighese lascia di stucco Matt Zaba. I padroni di casa, nella stessa situazione di gioco, pareggiano con il fendente dalla blu di Fraser. Gli entusiasmi vengono smorzati meno di 3’ più tardi, i Lions si riportano in vantaggio con Derek Smith, il quale mette fine ad un’azione insistita. I capitolini devono ricorrere ad una nuova superiorità per impattare nuovamente il punteggio con Markus Schlacher, cecchino, anch’egli, dalla blu. L’ultimo guizzo della formazione ospite matura al 35.35: Robert Nilsson spegne una mischia davanti allo slot di Zaba regalando il momentaneo 3-2. Nel terzo tempo i ragazzi di Pokel salgono in cattedra dando spettacolo con Fraser, il quale ribalta il punteggio con due conclusioni imparabili dalla blu. Ad 1’20” Sven Klimbacher rischia di compromettere tutto per un fallo per bastone alto; il coach svizzero si gioca la carta dell’uomo di movimento in più, tuttavia è il Vienna ad andare in goal con Ferland a porta vuota.
Vienna Capitals – ZSC Lions Zurigo 5-3 (0-1; 2-2; 3-0)
Marcatori: (0-1) 10.57 Roman Wick (Mark Bastl) PP; (1-1) 23.45 Jamie Fraser (Rafael Rotter – Adam Naglich) PP; (1-2) 26.31 Derek Smith (Luca Cunti – Roman Wick); (2-2) 29.41 Markus Schlacher (Peter Macarthur – Rafael Rotter) PP; (2-3) 35.35 Robert Nilsson (Ryan Shannon – Mathias Seger); (3-3) 45.14 Jamie Fraser (Peter Macarthur – Rafael Rotter); (4-3) 57.02 Jamie Fraser (Adam Naglich); (5-3) 59.51 Jonathan Ferland (Matt Watkins) SH ENG

Oramai fuori dai giochi, Vålerenga Oslo e Färjestad Karlstad hanno dato vita ad un incontro valido solo ai fini statistici, sebbene gli svedesi, con il successo ottenuto ai rigori, hanno scalzato lo Zurigo dal secondo posto, mentre i norvegesi conquistano l’unico punto del loro torneo, lasciando al Briançon, unica squadra a zero punti, il ruolo di cenerentola del torneo. Con il goal  in power play di Alexander Bonsaksen dalla media distanza, il Vålerenga ha potuto sognare di poter ottenere qualcosa in più; ciò nonostante Jesper Jensen, a 13” dal secondo intervallo, ha riportato i padroni di casa coi piedi per terra. A dirimere la contesa è stato necessario ricorrere ai rigori: quello decisivo è realizzato da Milan Gulas.
Vålerenga Oslo – Färjestad Karlstad 1-2 so (0-0; 1-1; 0-0; 0-0; 0-1)
Marcatori: (1-0) 24.00 Alexander Bonsaksen (Tobias Linstrom – Niklas Broems) PP; (1-1) 39.47 Jesper Jensen; (1-2) 65.00 Milan Gulas (rigore)

Classifica: Vienna Capitals p.ti 15; Fajestad Karlstad p.ti 10; ZSC Lions Zurigo p.ti 10; Valerenga Oslo p.ti 1.

 

Gruppo C di Emanuele Badessi

Ultima giornata di gare anche per il gruppo C: nella sfida tra Frolunda e Villach ad affermarsi, come da pronostico sono gli Svedesi che simpongono con un perentorio 7-1 che lascia davvero poco spazio a discussioni. Dopo i primi 10 minuti di studio sono proprio gli svedesi ad aprire le danze con Engvall che supera Honeckl per l’1-0 imitato un minuto piu tardi da Gustafsson che fissa il risultato sul 2-0 alla fine dei primi 20 minuti. Il rientro sul ghiaccio non cambia di molto le carte in tavola ed anzi sono ancora gli ospiti a rimpinguare il bottino nel giro di un minutop e mezzo con Bohm prima e con la realizzazione in Power Play di Wikstrand. Sul 4-0 arriva il tentativo di replica dei padroni di casa che seppure in inferiorità riescono a siglare la rete del 4-1 con Lammers. Il timido tentativo di reazione però viene frustrato ancora unoa volta dallo special team svedese che con Blidh riporta le reti di vantaggio a 4. Passa meno di un minuto (58” per la precisione) e Johnsson mette a segno il 6-1. Il periodo centrale si chiude poi con la rete di Olimb che portare il tabellino sul 7-1 dal quale non si sposterà più durante i 20 minuti finali.

Villach SV – Frolunda Indians 1-7 (0-2; 1-5; 0-0)

 Marcatori: (0-1) 12:47 Engvall (Mikael Wikstrand); (0-2) 13:48 Gustafsson (Niklas Lasu); (0-3) 20:35 Bohm (Anton Axelsson); (0-4) 22:22 Wikstrand (Artturi Lehkonen) PP; (1-4) Lammers (Eric Hunter, Mario Altmann) SH; (1-5) 27:40 Blidh (Mikael Wikstrand); (1-6) 28:38 Johnsson (Christoffer Persson, Erik Gustafsson); (1-7) 29:13 Olimb (Erik Gustafsson)

Il Briançon chiude mestamente a 0 punti la sua esperienza in Champions Hockey League rimediando un sonoro 5-1 in quell di Ginevra. Dopo che i primi due periodi si sono chiusi con il Ginevra avanti di misura (vantaggio nel primo periodo per il Ginevra, rete del pareggio messa a segno dagli ospiti ad inizio periodo centrale e nuovo vantaggio dei padroni di casa con Matt D’Agostini sul finire del periodo centrale). I padroni di casa mettono il turbo negli ultimi 3 minuti di gara allorchè prima il Power Play Goal di D’Agostini, ancora lui, e le realizzazioni di Bezina e Traber fissano il risultato finale sul 5-1 in virtù del quale gli svizzeri mantengono il primato in classifica in coabitazione con gli Indians.

Geneve-Servette – Briancon Diables Rouge 5-1 (1-0; 1-1; 3-0)

Marcatori: (1-0) 05:27 Jacquemet (Roland Gerber); (1-1) 22:58 McDonald (Marc-Andre Bernier); (2-1) 36:37 D’Agostini (Tommy Pyatt); (3-1) 56:56 D’Agostini (Dario Trutmann, Goran Bezina) PP; (4-1) 58:13 Bezina (Juraj Simek, Frederic Iglesias); (5-1) 59:17 Traber (Timothy Kast, Noah Rod)

Classifica Finale: Frolunda Gothenburg 15, Geneve-Servette 15, Villach SV 6, Briançon Diables Rouge 0

Gruppo D di Thomas Valeruz

Tutto già deciso nel gruppo D, con il Friborgo già qualificato alla fase finale che arrotonda il punteggio con la vittoria sul Djurgarden per 3-1, mentre lo Zlin conferma il momento negativo degli EisBaren vincendo 4-2.

Fribourg Gotteron – Djurgarden Stockholm 3-1 (1-1; 0-0; 2-0)

Gli svedesi arrivano a Friborgo intenzionati a fare la partita per provare a cogliere il pass come migliore seconda, ma i padroni di casa non vogliono sfigurare davanti al proprio pubblico e Monnet trova la via dell’1-0 dopo soli 3 minuti, con gli svedesi che pareggiano però dopo pochi secondi. Il match lo fanno gli scandinavi, con gli svizzeri bravi a difendersi e sfruttare ogni errore avversario per presentarsi davanti a Armalis. Nel terzo periodo però nel Djurgarden si fa sentire la fatica e il Friborgo ne approfitta, prima raddoppiando con Tambellini in inferiorità numerica, poi chiudendo i conti con l’empty net goal di Schilt che nega ogni speranza agli svedesi.

Marcatori: 3,26 (1-0) Monnet, 6,59 (1-1) Hogstrom, 45,11 (2-1) Tambellini, 56,37 (3-1) Shilt ENG

PSG Zlin – EisBaren Berlin 4-2 (1-0, 0-1, 3-1)

In un match con poco da dire i ritmi sono decisamente blandi ed entrambe le squadre vogliono solo risparmiare energie per i propri campionati timbrando il cartellino in CHL. Al 12,20 i padroni di casa trovano la via del goal con Popelka, ma la rete segnata o subita non cambia l’economia del match. Sul finale di secondo periodo sono i tedeschi a pareggiare i conti con la rete di Mulock. Nel terzo periodo però lo Zlin cambia marcia e mette a referto tre marcature in rapida successione, ad opera di Vesely e Vlack (2), intervallate dalla marcatura di Haase per i tedeschi, che chiudono i conti sul 4-2 che non vale nulla per nessuna delle due squadre, se non la buona presta zione dello Zlin messa sul ghiaccio davanti al proprio pubblico.

Marcatori: 12,20 (1-0) Popelka, 35,20 (1-1) Mulock, 44,22 (2-1) Vesely, 48,36 (3-1) Vlach, 49,41 (3-2) Haase, 51,46 (4-2) Vlach

Classifica Definitiva: Fribourg-Gotteron 14 punti (qualificata), PSG Zlin 10, Djurgarden Stockholm 9, EisBaren Berlin 3

Gruppo E di Lorenzo De Vidovich

All’Ice Stadium di Tampere si consuma il dramma dell’Ocelari Trinec, contrapposto alla gioia dei padroni di casa, che dopo un girone d’andata non facile concludono la fase al primo posto, accedendo così ai playoff. Per l’Ocelari Trinec un vero e proprio harakiri. In testa al gruppo fino a due giornate dal termine, ha pagato dazio nelle ultime due uscite contro i finlandesi e abbandona così la Champions Hockey League. In Repubblica Ceca in pochi si aspettavano una debacle di questo tipo, avviata dal k.o interno di fine settembre e completata ieri con la netta sconfitta per 5 a 1. Ad aprire i giochi per il Tappara Tampere è Laine, che ricevuto il disco in zona neutra, fa fuori un difensore con una finta e scaglia un tiro innocuo che carambola sul goalie Hrubec ed entra in rete. Poco dopo anche Kuusela beffa Hrubec con una bella finta per il 2-0. Nel secondo periodo sale in cattedra Jormakka, che prima fa 3-0 sfruttando un ottimo passaggio, e poi si ripete approfittando di un errore difensivo e depositando in rete su assist di Kaksonen. Da qui in poi è accademia, e il quinto gol è cosa facile, con la difesa ceca che non allontana il puck nello slot. Il gol della bandiera lo firma Kreps, ma all’Ocelari Trinec manca anche la forza di esultare, e Tampere può festeggiare il primo posto.
Tappara Tampere – Ocelari Trinec 5-1 (2-0; 2-0; 1-1)
Reti:
(1-0) 05:32 Laine (Peltola), (2-0) 15:10 Kuusela (Jormakka), (3-0) 21:11 Jormakka (Jarvinen, Kuusela), (4-0) 35:53 Jormakka (Kaksonen), (5-0) 48:14 Makinen (Rauhala), (5-1) 49:52 Kreps (Irgl, Adamsky)

Vittoria agevole anche per lo Stavanger Oilers, che supera il Berna per 5-2 e raggiunge il Tappara Tampere a 11 punti, ma la differenza reti premia i finlandesi, e così per gli Oilers, al secondo posto, non c’è modo di superare il girone poichè non rientra fra le migliori seconde. Un addio a testa alta. Dopo un primo drittel a reti inviolate la gara si anima nel secondo terzo. In doppia superiorità numerica, Pluss approfitta di un rebound e lasciato solo supera Smith. Poi è Jobin a fare due zero, anticipando la difesa che stava impostando e fulminando Smith sotto l’incrocio. Squadre a riposo e Stavanger che si ricompone e torna in pista con un altro spirito. Su tiro di Kissel servito da Plastino, Trettenes approfitta del rebound e accorcia le distanze. Due minuti dopo c’è il pareggio, ancora con assist di Plastino per Forsberg che realizza posizione defilata. Entrambi i gol in superiorità, mentre il sorpasso arriva con l’uomo in meno ed è un gol incredibile, Kissel s’immola, Mischler para ma non trattiene il disco, toccato da Kissel per l’accorrente Trettenes che non sbaglia. Esplode la gioia, il gol di Daoust a termine di un’altra ripartenza e l’empty-net goal di Kissel fissano il punteggio sul 5-2. Risultato che non basta allo Stavanger per proseguire il cammino europeo, ma che regala ai tifosi norvegesi una bella serata e la consapevolezza di una squadra solida e di talento.
Stavanger Oilers – SC Berna 5-2 (0-0; 0-2; 5-0)
Reti:
(0-1) 25:55 Pluss PP2 (Blumm, Holloway), (0-2) 37:36 Jobin, (1-2) 42:53 Trettenes PP1 (Kissel, Plastino), (2-2) 44:19 Forsberg PP2 (Plastino, Veideman), (3-2) 50:37 Trettenes SH1 (Kissel, Rokseth), (4-2) 57:52 Daoust (Kissel, Veideman), (5-2) 59:24 Kissel ENG (Veideman, Hoygard)

Classifica finale: Tappara Tampere 11, Stavanger Oilers 11, Ocelari Trinec 9, Sc Berna 5

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