SHL in partenza, Skelleftea alla ricerca del terzo sigillo consecutivo

SHL in partenza, Skelleftea alla ricerca del terzo sigillo consecutivo

Partiamo subito da bicampioni in carica dello Skelleftea, alla ricerca del non c’è due senza tre, sono ancora una volta la squadra da battere, pur avendo perso pezzi pregiati come i vari Alm, Lindstrom, Karlsson, Bellemare e Arvidsson, tutti in NHL, e i vari Ericsson e Oscar Moller in KHL, hanno mantenuto l’ossatura arretrata mantenendo in porta Svensson ed in difesa i vari Lundberg, prospect dal futuro più che roseo, Lindholm e Burstrom, aggiungendo al pacchetto arretrato anche Sevc dal Lev, mentre l’attacco, pur perdendo pezzi, mantenendo Forssell e Pettersson però, viene rinforzato dalle scommesse Calof e Sorensen, dopo le belle cose viste in nordamerica da entrambi, oltre alle acquisizione di Kabanov, dal MODO, Lehtonen dal Lugano, e Zackrisson dal Lev. Coach Wallsson avrà di che lavorare, ma i presupposti per centrare il terzo titolo consecutivo ci sono tutti.

In seconda fascia come da tradizione annoveriamo il Farjestad, se non altro per il titolo di vicecampione della passata stagione. Cambio della cabina di regia, nuovo coach per il team di Karlstad, ora siede sulla panca Tommy Samuelsson, che mantiene i nomi forti in squadra, Tollefsen e Wallin su tutti, aggiunge Pogge in gabbia, mentre tra gli arrivi da segnalare Klepis, sempre dal Lev, e il “nostro” Luciano Aquino, mentre tra le partenze eccellenti ci sono Connolly e Belle. Altro team di prima importanza è l’HV71, forse meno attivo sul mercato rispetto ad altre, ma ha integrato un roster già affidabile, tra i quali Wesslau, Campoli, Karlsson e Christensen tanto per citarne alcuni, con i nuovi Ridderwall dal Lev, più il ritorno di Melin, oltre a Tedenby. Ed ecco la squadra più titolata, 16, e più anziana, datata 1891(!), dell’intero panorama hockeystico svedese, e non solo, il Dyurgarden, più che altro team di Stoccolma, IL team della capitale. Di ritorno dopo due anni di purgatorio hanno fatto le cose in grande, roster rivoluzionato, giustamente hanno rinforzato l’organico per partecipare al massimo campionato svedese, gli arrivi di Tellqvist in porta, Fernholm, Westlund e Nordlund in difesa, Nystrom, Alvarez, ma soprattutto il ritorno in patria di Samuelsson direttamente dai Red Wings della NHL, rendono l’idea di che campionato voglia disputare coach Sarkijarvi. Anche il MODO finisce nella stessa fascia, se non altro per aver mantenuto a roster Linus Ullmark, miglior goalie della SHL l’anno passato, 21 anni solamente, ma già draftato in NHL due anni orsono da Buffalo. Il roster è stato rinforzato saggiamente, gli arrivi di Ahnelov e Roche in difesa e di Nattinen e Hari in attacco più vari inserimenti di giovani interessanti, Berqvist su tutti, fanno del team guidato da Anders Forsberg un avversario temibile. Anche il team dei Vaxjo Lakers fa parte della fascia alta, un signor mercato fa del team guidato da Sam Hallam una serie pretendente ai primi posti. Il fatto di aver tenuto Kallio e soci, ed aver rafforzato nettamente il roster con gli arrivi di Nilstorp, Johnson, Kiiskinen, ma soprattutto l’aver messo sotto contratto Teemu Laakso rappresenta l’ottimo lavoro fatto dalla dirigenza.

In altra fascia c’è sicuramente il Lulea, il cambio della guardia in panca, via Ronnqvist, dentro Fagervall, ha portato anche un grosso cambio al roster, se ne sono andati i grandi nomi, via i vari Rautio, Omark, Persson, Klasen ed Olausson, mentre tra gli arrivi tranne Zaar, grande talento nell’orbita di molti altri club, e Dixon, attaccante di razza ex Yugra in KHL, non hanno portato chissà che entusiasmo. Poi c’è il Linkoping, che come il Lulea, ha ceduto i pezzi migliori non sopperendo però in toto con gli acquisti, di fatto Little, dallo Jokerit, Rautio in porta dal Lulea e Taffe, dal quale ci si aspetta forse troppo, pur avendo esperienza NHL, non sembrano in grado di portare il team di coach Melin alla vittoria finale del Le-Mat Trophy. Altri team di media fascia sono il Brynas, pochi cambi a roster, Nokelainen ha scelto di giocare in KHL mentre Andersen fa ritorno sempre in difesa, il Frolunda, la cui dirigenza ha resistito agli assalti delle sirene straniere, eccezion fatta per la NHL, Nilsson, Klingberg e Wennberg vanno in nordamerica, mentre i vari talenti Johnson e Olimb restano ancora, tra gli arrivi sicuramente Lehkonen e Janmark sono il fiore all’occhiello, mentre in chiave futura sono arrivati due prospect interessanti, Fantenberg e Moffatt. Il Leksand, stravolto il roster rispetto all’anno passato per coach Appelgren, sono partiti Hersley, Lashoff e De La Rose, tanto per citarne alcuni, tra gli arrivi i nomi di spicco sono Frogren, dai campioni dello Skelleftea, Connolly, ed il duo finnico Sallinen e Kahkonen. Ultimo team l’Orebro, che seppur con gli innesti di Hudacek, Viitaluoma e Ryan non sembra poter competere con le superpotenze di fascia alta. L’anno scorso la salvezza è arrivata grazie alla retrocessione dell’AIK, quest’anno con tutta probabilità, visto l’ampliamento dalla prossima stagione a 14 squadre, potrebbe arrivare anche più agevolmente.

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