La stagione 2013-2014 dell’under “30” del Feltreghiaccio-Bosco

La stagione 2013-2014 dell’under “30” del Feltreghiaccio-Bosco

(dal sito del Feltreghiaccio, GDG) – I dischi sono fermi ormai da mesi e la nuova stagione è alle porte. La voglia di hockey giocato è tanta, ma c’è ancora da aspettare un po’. Mi rifugio quindi nei ricordi della bellissima stagione 2013-2014 delle nostre Under 16 e 14, che, considerate come i “vasi di coccio” delle partecipanti, hanno dimostrato di giocarsela alla pari con tutti: alla faccia di chi dice che a Feltre non si sa giocare ad hockey o di chi, potendo contare su entrate economiche e numeri di atleti molto maggiori, ha insinuato che si giocasse a due linee …per vincere senza sportività. Ritiri ed infortuni di inizio anno, che ci avevano ridotti all’”osso” tanto da avere dubbi sulla partecipazione ai campionati, sono stati coperti dai bravissimi ragazzi di Boscochiesanuova (4 per la 16 e 5 per la 14), che con enorme passione hanno affrontato tutte le settimane lunghissime e faticosissime trasferte per venire a giocare con noi. Un encomio particolare va a Stefano, che partiva invece da Pontebba, rientrando a casa dopo le partite ad orari impossibili. Ragazzi che si sono perfettamente integrati con i nostri, a cui va il nostro sentito GRAZIE, e che speriamo di riavere con noi anche il prossimo anno!!!

Riassumere un’intera stagione di partite è impossibile. Di certo tantissime sono state le emozioni, moltissime le gioie e pochi i dispiaceri. Restano incancellabili gli spettacolari risultati raggiunti: 6ª a livello nazionale la Under 16 (prima italiana non altoatesina e prima assoluta in Veneto), dietro le cinque corazzate altoatesine (in ordine di classifica) Gardena, Caldaro, Renon, Ora-Egna e Pusteria; 5ª a livello nazionale, con qualche piccolo rammarico, la U14 (prima assoluta in Veneto) dietro a Vipiteno (con prima squadra in serie A), Valpellice (con prima squadra in serie A), Fassa (con prima squadra in serie A) e Pergine (sempre battuto nel girone trentino-veneto e vincitore con merito nel girone di semifinale della fase nazionale).

Nitido resta il ricordo di due imprese, una per Under.
La prima è dell’U16 abbinata negli ottavi di finale ai futuri campioni d’Italia del Gardena, praticamente imbattuti per tutta la stagione. Passava in semifinale chi riusciva a vincere 2 partite su tre. I Picchietti apparivano come vittime sacrificali. Il favore campo spettava ai Gardenesi, vincitori del girone est, comprendente tutte le formazioni del Triveneto, e di uno dei successivi due gironi di qualificazione nazionale. I Picchietti nel loro avevano incontrato le forti formazioni del Caldaro (alla fine seconda), dello Juniorteem Egna-Ora (alla fine quarto), del Vipiteno (alla fine ottavo), del Milano (alla fine decimo) e del Valpellice (alla fine undicesimo), giungendo quarti e strappando come quarta l’ultimo posto utile per l’accesso agli scontri diretti degli ottavi di finale. Inevitabile quindi affrontare la prima dell’altro girone, il Gardena. La prima partita a Selva veniva giocata con grinta ed il risultato rimaneva in bilico a lungo prima dell’accelerata finale dei padroni di casa. A Feltre, dove secondo tanti doveva finire l’avventura dei nostri ragazzi, si assisteva alla loro partita più bella. Per nulla rassegnati sorprendevano i più tecnici avversari, andando per ben tre volte in vantaggio. Era successo anche altre volte, ma contro rivali più forti (come Juniorteam o Caldaro e lo stesso Vipiteno) avevano sempre pagato dazio nell’ultimo tempo. Al pareggio del 3 a 3 dei Gardenesi proprio nel terzo “drittel” rimanevo quindi annichilito. Mi vergogno a dirlo, non ci credevo più. Ma non i Picchietti! Sorretti dal tifo di un buon gruppo di tifosi riprendevano con grinta la partita ed il più inaspettato dei gol (mi riferisco all’autore) li riportava avanti. L’euforia raddoppiava le forze e per i più forti avversari calava il sipario. In poco tempo seguivano altre due reti feltrine (una delle quali, se ben ricordo, di origine veronese) e la partita si chiudeva col risultato di 6 a 3 per i nostri colori. Avevano battuto una formazione che in precedenza aveva subito solo due sconfitte, quando, però, il primo posto in classfica non era più in discussione. La finale di Selva rideterminava gli effettivi valori ed il Gardena volava verso la vittoria in campionato. I Picchietti se la sono giocata, però, fino alla fine, classificandosi come prima formazione “italiana” dopo le citate “altoatesine”.

La seconda è dell’Under 14. Per i sedicesimi di finale della fase nazionale (giocati suddividendo le 16 squadre in 4 gironi da quattro formazioni ciascuna) i Picchietti U14 salivano a Brunico per incontrare la forte formazione locale (classificatasi seconda del girone altoatesino), il Renon (quinta dello stesso girone) ed il Torino Bulls (quarta del girone lombardo-piemontese). Ogni tempo – 2 da 20’ contro ciascuna formazione avversaria – valeva una partita. Due punti per ciascuna partita vinta e uno per quelle pareggiate. Passavano ai due gironi di semifinale le prime due squadre classificate. I Picchietti erano al completo (due linee e spiccioli). In particolare la difesa si avvaleva finalmente anche del quarto difensore di ruolo (in precedenza a lungo assente), il forte Andrea Kofler prestato dal Bosco assieme ad altri quattro suoi compagni. Davvero incerte ed avvincenti le prime due partite contro i Piemontesi del Torino Bulls, che si battevano con la grinta del loro “animale-simbolo”. Il finale vedeva i Picchietti vincitori in entrambe le partite, ma col risultato minimo di 1 a 0. In precedenza aveva giocato il Brunico superando in tutti e due i tempi i pari età del Renon (la formazione più giovane del girone). Per i Picchietti neppure il tempo di rifiatare: c’erano da affrontare i padroni di casa, anche loro a punteggio pieno. Ambedue i tempi saranno spigolosi, caratterizzati dalla durezza degli scontri e dal numero di penalità. I padroni di casa venivano spesso sorpresi dal gioco di squadra dei Picchietti, mai visto prima….nè, putroppo, dopo. Tutti giocavano ben al di sopra del normale “standard”, ma, soprattutto, c’era la tante volte invocata grinta. Il finale vedeva un pareggio ed una vittoria, con i Picchietti che passavano in testa al girone. Lo vincevano addirittura superando nelle ultime due partite il giovane Renon (a mio parere la squadra “top” della prossima stagione U14), che li impegnava però a fondo. I poco considerati Picchietti vincevano così il torneo, unica squadra dei quattro gironi ad arrivare ad 11 punti!! Ben differente l’esito del successivo girone di semifinale, dove invece non riusciranno ad arrivare a quello finale, superati dal più forte Fassa e meritatamente da un Pergine sempre battuto nel girone veneto-trentino: unica scusante l’assenza del difensore Andrea Kofler. Il che, però, non impedisce che computando tutti i risultati, la nostra U14 sia arrivata quinta a livello nazionale!
Grandi soddisfazioni per la nostra società – forse incomprensibili per altre ben più attrezzate – a dimostrazione che con volontà, grinta e gruppo si possono ottenere ottimi risultati.
L’esito più che positivo dell’annata è determinato, infine, dalla chiamata ai camp della nazionale di alcuni, più che meritevoli atleti delle due Under: capitan Alessio Bianchi, Matteo Dall’Agnol, Riccardo Nachtigal e Giovanni De Paoli per la U16 e capitan Andrea Damin per la U14. Forse qualcun altro avrebbe meritato l’onore della chiamata… ma, si sa, siamo il Feltreghiaccio. Orgogliosi di esserlo!!

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