KHL: anno sabbatico in casa Donbass e Spartak Mosca sull’orlo del baratro

KHL: anno sabbatico in casa Donbass e Spartak Mosca sull’orlo del baratro

Nonostante non sia tempo di stagione hockeystica, palaghiacci e soprattutto partite, il mondo dorato della Kontinental Hockey League sta vivendo un estate assai turbolenta off-ice ; prima di tutto la situazione incandescente nel Sud-Est ucraino con gli scontri tra le truppe separatiste e regolari (sovente bistrattati dai media occidentali) a render di fatto impossibile la partecipazione dei “minatori” del Donbass alla prossima stagione mentre dopo aver traghettato con le unghie ed i rubli contati in tasca, lo Spartak Mosca sembra esser destinato a salutare il circo della KHL visti i gravissimi problemi finanziari in cui naviga il team moscovita.

HC Donbass Donetsk
Com’era logico aspettarsi, la prossima stagione vedrà il team ucraino lontano dal palcoscenico della KHL visti i disordini civili che ancora interversano del sud-est del paese unito all’attuale inagibilità della Druzhba Arena messa a ferro e fuoco dagli scontri di qualche settimana fa.
La Lega, nella fattispecie col Presidente Alexander Medvedev ed il proprietario del Donbass, Boris Kolesnikov hanno di fatto rattificato un accordo che garantisce di fatto alla franchigia di Donetsk nel prendersi un anno sabbatico per la stagione 2014-2015 con la certezza di tornare in prima fila in KHL l’anno venturo ; giocatori,staff ed allenatori vedranno i propri contratti rispettati ed onorati dal team del Donbass ma “congelati” per quest’anno con la possibilità di essere liberi da vincoli e giocare a livello agonistico la stagione che si presenterà agli inizi di Settembre come l’ex Nhlers ed attuale coach del Donbass (Andrei Nazarov) in panca col Barys e la stellina Dadonov già in accordo con lo SKA per il 2014.

Spartak Mosca
Manca solo l’ufficialità ma ai nastri di partenza della prossima stagione in KHL non ci dovrebbe essere anche lo storico team bianco-rosso di Mosca alle prese con una crisi finanziaria radicata e costante, peggiorata nel corso della stagione scorsa col VP della KHL, Dmitri Kurbatov, ha dichiarare che “al 95% lo Spartak non sarà della partita (nel 2014-15,ndr)”. Traghettata una stagione fallimentare sotto ogni punto di vista (auto-esclusasi dalla Nadezhda Cup per “centellinare le proprie finanze”)  il team moscovita sta vedendo molti giocatori cambiare casacca nei primi scambi estivi di mercato mentre l’unico raggio di sole in mezzo a tante nubi sul cielo di Mosca lo porta la Primavera dello Spartak (Campione in carica della MHL, Junior League Russa per intenderci) che sarà regolarmente on-ice a difendere il titolo in MHL sul ghiaccio di casa Spartak (la Sokolniki Ice Arena) col team giovanile ribattezzato Narodnaya Komanda in onore degli antichi fasti ex-sovietici passati (Squadra del Popolo) finanziato da una cordata di imprenditori in grado di garantire (ci si augura) lunga vita all’ottimo vivaio moscovita.

HK Sochi, Lada Togliatti e Jokerit Helsinki.
Per due Team che salutano per ragioni diverse, altre tre invece iniziano a muovere i primi passi nel mondo della KHL: sulle rive agiate del Mar Nero, dopo le suntuose e sfarzose Olimpiadi Invernali in quel di Sochi, la Bolshoi Arena si vestirà nuovamente ad arte per entrare nell’èlite hockeystica russa fortemente voluta dagli oligarchi ed investitori russi locali per il nuovo Hockey Klub Sochi (nome della franchigia ancora da decidere) che si accompagnerà nel primissimo “Expansion Draft” (scelta di giocatori da altre franchigie) insieme al ritorno in pompa magna del Lada Togliatti, escluso qualche annetto fa per problematiche legata alla pista da ghiaccio troppo piccola per i crismi della vanitosa KHL (ora hanno una casa da oltre 6000 spettatori) mentre con l’ingresso dello storico club di Helsinki dello Jokerit in Kontinental Hockey League, saranno ben nove attualmente i paesi a brillare nel firmamento del più bel Campionato Europeo di Hockey.

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