Giuseppe PoliI vecchi detti della cultura popolare spesso e volentieri non sbagliano; uno di questi è “Non c’è due senza tre” e cioè se un evento non è unico, ovvero si ripete almeno due volte, molto probabilmente si ripeterà ancora. Ed è quello che è successo la scorsa notta. I Kings dopo aver superato due turni di playoff in gara 7, Sharks e Ducks, hanno superato anche i Blackhawks, campioni in carica, conquistando così il Clarence S. Cambell Bowl, trofeo che viene assegnato alla squadra che vince la Western Conference. I ragazzi di Sutter sono la prima squadra ad aver superato tre turni di playoff giocando 21 gare, prima di loro solo due team, Colorado nel 2002 e Toronto nel 1993, erano arrivate alla stessa gara, perdendo però entrambe la finale di Western Conference.
La gara tra Chiacago e Los Angeles si è giocata allo United Center, tutto esaurito, ma con un epilogo di certo non immaginato dai tifosi di casa. Quando, al minuto 5.47 dell’overtime, il missile dalla blu di Alec Martinez, deviato da Leddy, finisce in rete, opposti sentimenti si sprigionano dai giocatori: gli uni al settimo cielo, consapevoli di aver ottenuto un risultato grandioso, gli altri increduli e consci di aver sprecato un’occasione importante, visto che la gara decisiva si è giocata davanti al proprio pubblico. E pensare che il match non è iniziato nei migliori dei modi per Kopitar e soci. Infatti dopo solo 8.36 dal primo ingaggio, i californiani sono già sotto di due reti: al 5.06 Saad, bello il passaggio di Kane, realizza il primo goal, mentre al minuto 8.36 Toews raddoppia in situazione di superiorità, Williams in penalty box. I Kings non si lasciano prendere dallo sconforto, si gettano in avanti e prima colpiscono un palo clamoroso con J. Carter, poi accorciano con lo stesso attacante con la maglia bianconera numero 77, bravo a raccogliere una respinta del goalie avversario su tiro dalla blu di Brown, ed infine al 17.22 impattano con Justin Williams. Nemmeno il tempo di gioire che 12″ più tardi Chicago torna in vantaggio con un preciso diagonale di Sharp.
All’inizio del secondo tempo i Blackhawks pensano più a controllare il match che mettere al sicuro il risultato e così il primo pericolo arriva dopo quasi 7 minuti con un tiro dalla mezza di Kane ma Quick non si lascia sorprendere. Al 10.31 gli ospiti pareggiano con Toffoli, il più veloce a raccogliere il disco scagliato da Greene e deviato da un difensore avversario. Prima del secondo intervallo i ragazzi di Quennville rispondono riportandosi in vantaggio con ancora Sharp, doppietta per lui oggi, in powerplay.
LA non molla e ad inzio del terzo tempo crea con Pearson ma Crawford abbassa la saracinesca. Al 12.43 la doccia fredda per i tifosi di casa: il tiro dalla blu di D. Brown viene respinto dal proprio portiere ma il disco viene raccolto da Gaborik che buca la rete per il 4 a 4. I tempi regolamentari si chiudono con Quick che respinge un tiro di Hossa ed uno di A. Shaw.
L’overtime inizia bene per Chicago, infatti l’estremo dei Kings ferma un contropiede di Saad ma al 5.47 un bolide dalla blu di Martinez, deviato involontariamente da Leddy, finisce la corsa in fondo alla gabbia difesa da Crawford. Goal, partita e serie per Los Angeles che a partire da Mercoledì 4 Giugno affronterà i Rangers per il titolo.
Reti: 05:06 Brandon Saad (0-1), 08:36 PPG Jonathan Toews (0-2), 16:31 Jeff Carter (1-2), 17:22 Justin Williams (2-2),17:34 Patrick Sharp (2-3), 30:31 Tyler Toffoli (3-3), 18:25 PPG Patrick Sharp (3-4), 52:43 Marian Gaborik (4-4), 65:47 Alec Martinez