Mondiali 2014 Gruppo A: la Slovacchia stende l’Italia. Retrocessione ad un passo.

Mondiali 2014 Gruppo A: la Slovacchia stende l’Italia. Retrocessione ad un passo.

(Minsk) – La matematica ancora non condanna l’Italia, ma dopo la sconfitta con la Slovacchia, la situazione degli Azzurri è disperata, il burrone che porta alla Prima Divisione è oramai a pochi passi. Coach Pokel rivoluziona la formazione, sia per scelta tecnica (Trivellato in tribuna per l’inserimento, a sorpresa, del recuperato Fontanive) che per squalifica (Ramoser) presentando una formazione con più esperienza e maggiore peso in attacco. I successi pomeridiani di Francia e Danimarca, ai rigori, hanno complicato maledettamente la situazione in classifica dell’Italia. La Slovacchia prende subito in mano le redini del gioco con i pericoli portati da Hascak e Hrivik; l’Italia fatica ad uscire dal terzo difensivo fino al 5’, quando Scandella (diagonale) e Kostner (dalla blu) chiamano in causa Laco. Poco più tardi gli Azzurri incorrono nella prima penalità comminata a Borrelli; con l’uomo in più gli slovacchi accerchiano lo slot di Bellissimo provando tutte le soluzioni a loro disposizione, il goalie italiano si supera in diverse occasioni lasciando il risultato intonso. Il miglior intervento l’italocanadese lo effettua su Satan deviando con la pinza la sua conclusione, il disco, ricaduto sul ghiaccio, è allontanato da Egger con un tuffo degno del miglior Cagnotto. Tuttavia l’ostinazione della Slovacchia è premiata al 10.08 con un disco recuperato in zona neutra, il rapido scambio tra Sloboda e Daloga consente a quest’ultimo di depositarlo alle spalle del goalie italiano. La Nazionale Italiana spinge subito con Fontanive, ma il tiro finisce a lato. Nel finale di periodo l’Italia usufruisce del primo power play della partita, ma è sprecato malamente da Ihnacak che si lascia soffiare il disco da un avversario; al termine dell’azione lo stesso attaccante è sanzionato con i classici 2’ per gomitata.

slovacchia italia 1Il raddoppio slovacco matura in avvio di seconda frazione con un’azione corale conclusa da Viedensky. La reazione Azzurra è troppo timida, anche nella seconda superiorità a favore, sono gli avversari a riuscire a concludere con maggiore convinzione. Decisamente più migliore la terza fase di uomo in più, quando Laco deve esibirsi su due tentativi ravvicinati di Borrelli e il tiro di Borgatello dalla blu. Le folate slovacche non si arrestano, a farne le spese è anche Hascak colpito in pieno volto dal disco deviato sotto porta da Marcinko. L’Italia soffre la pressione avversaria arrivando a sbagliare anche dopo aver vinto un ingaggio nel proprio terzo difensivo; nell’impostare l’azione Insam regala il disco a Tatar, il quale, dopo aver dialogato con Miklik stende Bellissimo dalla breve distanza. C’è gloria anche per il Blue Team: al 38.26 Egger, ricevuto il disco da Rocco, gonfia la rete avversaria con un fendente dalla blu.

Il terzo tempo si apre con il contropiede di Scandella, l’oriundo, giunto a gran velocità dalle parti di Laco, e aggirata la gabbia, perde l’attimo propizio per tirare permettendo alla difesa slava di recuperare. A metà periodo la Slovacchia cala il poker concretizzando una doppia superiorità con Satan, il quale mette fine ad un’azione insistita. Al 54.40 Larkin stende Tatar involatosi in contropiede verso Bellissimo, il capo arbitro fischia il penalty che lo stesso giocare fallisce. Ad un minuto e mezzo dalla fine l’Italia ha a disposizione 31” di doppia superiorità durante  quali Laco respinge l’assalto Azzurro; durante la penalità semplice Johnson colpisce il palo alla sinistra del goalie slovacco. Per la quinta volta (quattro montanti e una traversa centrati in questo Mondiale dall’Italia) la Dea bendata volta le spalle al Blue Team che chiude la partita con Satan e soci con una prestazione, in attacco, sottotono se confrontata con le ultime due uscite.

Slovacchia – Italia 4-1 (1-0; 2-1; 1-0)
Slovacchia:
Jan Laco (Julius Hudacek); Marek Daloga – Karol Sloboda – Ivan Svarny – Juraj Valach – Martin Marincin – Vladimir Mihalik – Peter Ceresnak; Marek Hrivik – Miroslav Satan – Ladislav Nagy – Michel Miklik – Juraj Mikus – Tomas Tatar – Richard Panik – Tomas Marcinko – Marcel Hascak – David Skokan – Marek Viedensky – Andrej Stastny – Martin Reway. Coach: Vladimir Vujtek
Italia: Daniel Bellissimo (Andreas Bernard); Alexander Egger – Christian Borgatello – Thomas Larkin – Davide Nicoletti – Daniel Sullivan – Trevor Johnson – Armin Hofer; Giulio Scandella – Nathan di Casmirro – Diego Kostner – David Borrelli – Brian Ihnacak – Vincent Rocco – Markus Gander – Daniel Tudin – Nicola Fontanive – Luca Felicetti – Anton Bernard – Patrick Bona. Coach: Tom Pokel
Arbitri:
Viacheslav Bulanov (Russia) e Mikael Nord (Svezia) Linesmen: Justin Hull (Canada) e Masi Puolakka (Finlandia)
Penalità: Slovacchia 14 (2/4/8) – Italia 10 (4/0/6)
Tiri:
Slovacchia 53 (22/18/13) – Italia 20 (3/8/9)
Marcatori: (1-0) 10.08 Marek Daloga (Karol Sloboda); (2-0) 23.05 Marek Viedensky (Marek Daloga – Martin Reway); (3-0) 34.13 Tomas Tatar (Michel Miklik); (3-1) 38.26 Alexander Egger (Vincent Rocco); (4-1) 48.07 michel Miklik (Tomas Tatar – Miroslav Satan) PP2
Spettatori: 5.929
MVP: Miroslav Satan (Slovacchia) e Christian Borgatello (Italia)

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