Stanley Cup Playoffs: Rangers e ‘Hawks alle Conference Finals

Stanley Cup Playoffs: Rangers e ‘Hawks alle Conference Finals

New York Rangers @ Pittsburgh Penguins 2 – 1 [1-0; 1-1; 0-0] – Serie: 4 – 3 (NYR in finale di Conference)
E’ come se ci fosse stato qualcuno, lì in alto, a trascinare i New York Rangers nella rimonta che li fa sbarcare dritti dritti in finale di Conference, dove arriverà Boston o Montreal. Il lutto che ha colpito St.Louis, che dopo gara 4 aveva perso la madre, ha come dato la scossa non solo al quasi 39enne canadese, ma a tutti i suoi compagni che, stretti come un’unica armata, hanno recuperato lo svantaggio nella serie dal 3 a 1 vincendo per 4 a 3. E la vittoria decisiva è arrivata niente meno che al Consol Energy Center di Pittsburgh. Già, termina qui la stagione dei Pittsburgh Penguins, termina qui probabilmente l’avventura nella panca dei pinguini di Pennsylvania per Dan Bylsma, che si è visto tradire dalla sua stella più prediletta, Sidney Crosby: il giovane canadese, grande atteso di questi playoff, ha centrato una sola rete in questa post-season. Troppo, troppo poco. Partita che non ha tradito la cabala: in questa serie la prima squadra a segnare ha sempre vinto la partita. E’ stato così anche stanotte, con i Rangers in vantaggio nel primo tempo, rimontati nel secondo durante il quale hanno però perentoriamente ritrovato il vantaggio, amministrato poi nell’ultimo periodo.

I Rangers colpiscono di fatto alla prima grande occasione del match. Al 05:25 ripartenza dei newyorkesi con tanto di tappeto rosso steso dalla difesa di casa, Dorsett scambia con Moore che libera un solissimo Brian Boyle per il comodo 1 a 0. I Penguins, in bambola, subiscono il forechecking degli avversari, vicini al raddoppio poco dopo con un tiro nel traffico di Brassard. La risposta arriva comunque poco dopo, con un’azione del solito Malkin, uno dei migliori in questi playoff, che premia l’arrivo a rimorchio di Neal fermato senza troppi problemi da Lundqvist. La retroguardia di Pittsburgh continua a ballare e per poco non ne approfitta St.Louis, il cui tiro centrale rischia di beffare sotto i gambali Fleury. Powerplay per i Rangers nel finale ed è Zuccarello a rendersi pericoloso con un one-timer nello slot. 1 a 0 per gli ospiti dopo 20 minuti.

Avvio di seconda frazione col brivido per i Penguins, che rischiano di subire la seconda rete: la sfortuna dice no a Pouliot, che centra in pieno il palo. Al 24:15, però, ecco il pareggio: Malkin apre sulla blu per Maatta, tiro violento su cui Lundqvist concede il rebound e Jussi Jokinen è il più lesto di tutti a ribadire in rete. Si infiamma il Consol Energy Center, che deve ringraziare Fleury subito dopo su un tiro a botta sicura di Girardi: grande parata del goalie canadese, che si oppone con la punta del gambale. Quando in panca puniti ci finisce Niskanen, il nuovo vantaggio dei Rangers è comunque servito: al 27:56 St.Louis mette un gran disco in mezzo per l’accorrente Brad Richards, che fulmina Fleury. Non siamo nemmeno a metà gara, ma sarà il goal che deciderà il match. Penguins sfortunati subito dopo, con un tiro dalla lunga distanza di Letang che si stampa sulla parte esterna del palo. Squadre che si allungano, le fatiche delle sei precedenti gare si fanno sentire: da una parte Stepan in 2 contro 1 si fa fermare da Fleury, dall’altra è Lundqvist a dire di no a Kunitz che sotto porta ci aveva provato con il rovescio. E’ ancora Lundqvist nel finale di tempo a salvare il risultato, ringraziando Neal davvero troppo poco incisivo sull’ottimo assist di Jokinen. Rangers sempre in vantaggio anche al secondo riposo: 2 a 1.

Subito buona occasione per Pittsburgh nel terzo drittel: tiro dalla blu di Niskanen e mischia furibonda davanti alla gabbia ospite, ma Lundqvist se la cava ancora una volta. Anche Malkin ci prova subito dopo, sfruttando un rebound dopo il tiro di Bortuzzo, ma la sua conclusione non va a buon fine. Non c’è niente da fare, Lundqvist sembra invalicabile, ci provano ancora Jokinen e Neal senza successo. C’è tempo però per vedere anche “gesta” da hockey amatoriale: Fleury controlla il disco, incomprensione con Maatta e per poco il puck non termina in rete per un clamoroso autogoal. A sette minuti dalla fine, con i Penguins totalmente sbilanciati in avanti, i Rangers provano a chiudere la gara: ripartenza in 2 contro 1 di Boyle, che scivola ma riesce comunque a servire un gran disco a Kreider, stoppato da Fleury. E’ incredibile la mischia a cinque minuti dalla fine davanti alla gabbia di Lundqvist: prima Neal non ha fortuna, sul rebound arriva Letang che schianta un disco sul muro di New York, poi il puck arriva dalle parti di Martin che vede materializzarsi ancora il goalie avversario. La porta è stregata, la stagione dei Penguins è finita. I Rangers vincono 2 a 1 e sbarcano in finale di Conference.

Reti: 05:25 Brian Boyle (1-0); 24:15 Jussi Jokinen (1-1); 27:56 Brad Richards PPG (2-1)

Chicago Blackhawks @ Minnesota Wild 2-1 (1-0; 0-1; 0-0; 1-0) / Serie : 4-2 (CHI in finale di Conference) di Nicola Tosin

Come per la partita andata in scena a Pittsburgh, anche quella disputatasi a St.Paul ha visto una compagine approdare in finale di Conference, in questo caso della Western. Prima volta nella serie in cui salta il fattore campo, come nell’altro match di nottata, che non permette ai Wild di andare a Chicago per giocarsi il passaggio del turno in una memorabile gara 7. Compagine dell’estremo nord America che, fondata nel 1997, non vede una finale di Conference dal lontano 2003, quando cadde sotto i colpi dei Mighty Ducks.
Blackhawks che devono ringraziare il loro goalie Corey Crawford, autore di 35 parate (97,1% in serata) e trafitto esclusivamente dal solito Erik Haula, che al minuto 2:29 della seconda frazione sfrutta una dormita della difesa della Black City per percorrere due terzi in solitaria e piazzare il puck sopra la spalla destra del goalie avversario.
Partita che si era messa subito in discesa per gli ospiti, quando dopo 1’58” dall’inizio del match un passaggio centrale di Kris Versteeg si era trasformato in qualcosa di più pericoloso, trovando la fortuita deviazione del difensore avversario Stoner. Un disco perso in contropiede da Toews ed un piazzato ravvicinato di Granlund, egregiamente stoppato da un Crawford in posizione, sono state le altre massime emozioni dei primi 20′.
Nella frazione centrale i padroni di casa cercano di spingere con foga, andando verso la gabbia quasi il doppio delle volte degli avversari, ma il muro di CC fa notare che ormai le fondamenta sono belle solide. Le franchigie non si fanno attirare dalle penalità, la partita scorre liscia, ma qualche errore grossolano di posizione permette ad ambedue di trovare dei campi aperti, rispettivamente non sfruttati da Sharp e Fontaine. Regin effettua il vero miracolo di serata al minuto 13:10, quando toglie dalla stecca di Pominville un puck che chiedeva solamente di essere spinto in rete.
La sfortuna non sembra essere dalla parte di Minnesota e ad inizio terzo drittel, Granlund centra un clamoroso palo quando tutto il resto dei giocatori sul ghiaccio si stava chiedendo dove fosse finito il disco. Minori occasioni create rispetto ai secondi 20′ ma in quelle partorite Crawford ha risposto sempre presente.
Si va all’OT dopo 9:42 di deserto emotivo, un fortuito rimbalzo in balaustra permette a Patrick Kane di trovarsi ad una pattinata da Bryzgalov, di portarsi il puck sulla destra e di siglare la rete del definitivo 2-1 in backhand.
Per i Chicago Blackhawks si tratta della terza finale di Conference nelle ultime cinque stagioni.

Reti: 01:58 Krist Versteeg (1-0); 22:29 Erik Haula (1-1); 69:42 Patrick Kane (2-1)

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