di Tony Puma ed Emanuele Badessi
(Minsk) – Una statistica è un insieme di freddi numeri che mai potranno illustrare l’andamento di una gara. Non potranno rendere comprensibile come la Nazionale Italiana si è difesa con ordine e caparbietà dinanzi a Sua Maestà Jagr. Una statistica non potrà mai raccontare il palo centrato da Borgatello nel primo periodo.
E’ lecito dire che oggi l’Italia è stata quasi perfetta?
Sicuramente. Sappiamo che dobbiamo conquistare punti, oggi abbiamo messo l’anima; domani abbiamo il giorno libero per riposare, poi ce la vedremo con il Canada e, anche venerdì, daremo il massimo per accumulare punti.
Anche oggi è stato colpito un palo, questa volta al termine di un tuo tiro. Il credito con la fortuna aumenta.
Speriamo che, prima o poi, la Dea bendata si ricordi di noi. Abbiamo giocato bene; ma lo sappiamo, con queste squadre gli errori o la mancanza di concentrazione si pagano e loro sono pronte ad approfittarne.
Una partita come quella di oggi, quanta fiducia vi infonde?
Sicuramente si vede che possiamo giocare con queste squadre, si è visto nelle prime tre partite e anche oggi contro una grande Repubblica Ceca. Non dimentichiamoci che loro sono campioni di altre leghe. Un gran lavoro da parte dell’allenatore e di tutti noi. Continuiamo lungo questa strada, abbiamo ancora tre partite da disputare, noi ci crediamo fino alla fine.
Quanto è servito il “Why not?” di coach Pokel?
Tanto. E’ tutto una questione di mentalità, se siamo forti mentalmente come abbiamo dimostrato oggi e se si fosse insaccato il tiro che si è stampato sul palo la partita sarebbe stata diversa. L’Italia, come in ogni sport sa come tenere il pareggio e portare a casa punti.
Dopo una prestazione come quella di oggi non c’è un po’ di rammarico pensando a quella di ieri?
Certamente. Per come avevamo giocato è logico, soprattutto se si pensa che non avevano fatto molto per vincere, ma questo è un torneo e bisogna alzare la testa e pensare alla prossima. Non possiamo pensare al passato, se c’è troppa negatività contro le Big si rischia di perdere con larghi punteggi.