Italia-Danimarca: il precedente

Italia-Danimarca: il precedente

L’esplosione dell’hockey danese si verificò sul finire del secolo scorso. Fino ad allora la Nazionale scandinava aveva sempre bazzicato nelle serie inferiori, soprattutto nel Gruppo C e, ad eccezione dell’edizione del 1977, gli stessi Azzurri non ebbero mai particolari problemi ad incamerare l’intera posta in palio. Il vento cambiò direzione nel 1999 al torneo di qualificazione ai Mondiali 2000 in programma a San Pietroburgo: l’Italia venne inserita nel girone di Amiens con Francia, Norvegia e Danimarca. Dei danesi non si conosceva molto, coach Adolf Insam, alla vigilia della partita, dichiarò infatti alla Gazzetta dello Sport di aver solo visionato qualche videocassetta e di aver seguito il loro ultimo allenamento. Con due promozioni in palio, era necessario accaparrarsi l’intera posta a disposizione sin dal primo match e giocare le restanti partite con maggiore tranquillità. Per metà gara tutto filò secondo pronostici, gli Azzurri stavano ricalcando le orme dei loro predecessori: al goal iniziale di Jens Nielsen, risposero Joe Busillo – con una doppietta – e Mike de Angelis, con le ultime due marcature in power play. Proprio il goal del terzino, realizzato al 29.01, fu lo spartiacque della prestazione dei ragazzi di Adolf Insam, i quali, da infallibili cecchini si trasformarono in spreconi; in poco meno di quattro minuti i danesi ristabilirono la parità con Torben Benjaminsen e Kim Staal. Lo stesso Staal, dopo appena 16” dall’inizio del terzo tempo, siglò il momentaneo 4-3 complicando maggiormente i piani del Blue Team; il forcing forsennato degli azzurri non produsse nulla di concreto e la Danimarca arrotondò il punteggio realizzando la quinta rete a porta vuota con Jens Nielsen. Seguirono altre tre sconfitte, nel 2012, a Stoccolma, l’Italia interruppe la serie negativa vincendo 4-3 all’overtime, un successo che deve essere ripetuto, possibilmente nei tempi regolamentari.

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