“Eh sì, sono stato convocato per attaccare e segnare – esordisce l’ala Azzurra – Meno male che è andata bene ieri (vittoria 2-1 con la Francia, ndr).
Da diversi anni l’Italia ha il problema del goal. Cosa manca alla Nazionale per segnare di più?
La velocità è l’aspetto che fa la differenza in Top Division: è molto più elevata, si ha meno tempo nel gestire il disco, specialmente in zona offensiva. Bisogna essere più svelti nelle azioni di gioco e nelle conclusioni.
Pokel ha introdotto un sistema di gioco nuovo, quello che oramai giocano dappertutto, NHL compresa. Da questo punto di vista, adesso, ce la giochiamo alla pari contro i nostri avversari. Per giocare bene difensivamente non bisogna essere un talento, ma bisogna essere veloce, intenso e usare un po’ d’intelligenza.
Coach Pokel ha lodato la coesione che si è formata tra voi giocatori. In altre edizioni dei Mondiali non è stato sempre così.
C’è un bel gruppo formato da giovani e veterani. Sono tanti anni che sono qui e posso confermare.
Nel roster dell’Italia sono presenti diversi ragazzi che giocano all’estero. E’ questa la soluzione che può contribuire ad innalzare la qualità della Nazionale?
Sicuramente giocare in campionati di livello più alto aiuta. La soluzione migliore sarebbe quella di alzare il tasso tecnico in Italia, però è un po’ difficile. Speriamo che nei prossimi anni si possa succedere.