Russia contro resto del mondo: è il giorno di Metallurg – Lev

Russia contro resto del mondo: è il giorno di Metallurg – Lev

Oggi è il gran giorno: alle ore 15 italiane, le 19 a Magnitogorsk, le volpi campionesse di Russia accoglieranno nella loro tana i leoni cechi. La sfida tra biancoblù e rossoblù è molto di più di una sfida tra due squadre, per giunta agli antipodi: una bandiera dell’hockey russo contro una Cenerentola con appena due anni di vita, un hockey offensivo e duro contro una difesa organizzata e quadrata, uno dei teams col budget più alto della Lega contro una squadra che ancora deve trovare il proprio equilibrio sociale ed economico, una prima linea di campionissimi contro un team privo di grandi stelle, un orgoglio nazionale ferito dalle disastrose olimpiadi contro una capitale che si stringe attorno al team con meno storia, Russia contro Repubblica Ceca, Russia contro resto del mondo: tutto questo è Metallurg Magnitogorsk – Lev Praga.

Al momento giusto – Per la prima volta in questi playoff, il Lev Praga si trova a dover iniziare una serie in trasferta. Questo in virtù del miglior piazzamento delle volpi di Magnitogorsk alla fine della regular season. I biancoblù hanno infatti vinto la Conference Est dopo una stagione passata in sordina e rimessa in piedi da gennaio. I praghesi, dopo aver a lungo lottato con per le posizioni tra la quinta e la settima, sono riusciti nell’ultimo mese di regular season a mettere in piedi una scalata notevole e guadagnarsi la terza piazza nella Conference Ovest. Un fattore chiave del successo – comunque vada – di queste due squadre lo riveste la preparazione atletica. Nella prima parte della stagione, grossomodo fino a Natale, entrambe le squadre navigavano nelle acque di metà classifica. I posti ai playoff non sono mai stati in discussione, ma leoni e volpi preferivano lasciare le prime pagine dei giornali e i titoloni dei siti internet a Dynamo Mosca e San Pietroburgo, o Barys Astana e Bars Kazan. Poi, da metà gennaio, entrambi i team hanno cambiato repentinamente atteggiamento (il Lev in maniera leggermente più graduale) e iniziato a macinare una vittoria dietro l’altra, dimostrando una consapevolezza e una tranquillità in costante crescita.

La trojka MZK – Agli ottavi di finale, è già chiaro che il Metallurg è il favorito d’obbligo per la Conference Ovest e il pronostico viene rispettato senza troppi sforzi. Le volpi lasciano sul campo due sole partite (una conto l’Admiral e una contro il Salavat Yulaev), dimostrandosi una corazzata difficilissima da arginare. La trojka Mozyakhin – Zaripov – Kovar ha finora messo a referto 48 punti in 14 partite di playoff, ed è stata l’elemento chiave delle serie sinora disputate – e lo sarà, per quelle a venire. Mozyakhin in particolare, sarà il giocatore attorno al quale graviteranno le maggiori aspettative e le maggiori attenzioni da parte di compagni di squadra e avversari. Il 33enne di Yaroslavl è alla ricerca del suo primo titolo KHL, ma non solo: in una carriera costellata di riconoscimenti individuali, di due ori e un argento mondiali, manca ancora un titolo di club. O meglio, dovremmo dire “mancava”, in quanto il Metallurg è ufficialmente campione nazionale russo, essendo l’unica squadra russa rimasta in gara. Ma di certo non può essere abbastanza. Tanta, tantissima attenzione anche sul goalie Vasily Koshechkin, eroe nell’ultima serie contro il Salavat e ora al 94.4% di save percentage, e ai “supplenti” Viktor AntipinYaroslav Khabarov, due difensori con un gran fiuto per il goal, dimostratisi finora prontissimi a supportare la prima linea nel caso le maglie avversarie riuscissero ad imbrigliarla.

Nella tana dei leoni – Di contro, il Lev Praga vive una stagione da “mina vagante” e ai playoff attira veramente l’attenzione su di sè solo dopo l’eliminazione di uno spento Lokomotiv Yaroslavl. Coach Jalonen non sembra affatto turbato dalla poca credibilità di cui gode il team presso giornalisti e addetti ai lavori e anzi si dice felice di non avere su di sè ulteriore pressione: “Tutti dicono che il Metallurg è il favorito? Sono d’accordo, ma noi faremo comunque il massimo”. Trovare un giocatore chiave nel roster del Lev Praga non è per niente facile. O meglio, è così evidente da rischiare di essere banale. Il portierone finlandese Petri Vehanen ha davvero fatto i miracoli in questa postseason, supportato anche da un backup come Engren dimostratosi sempre pronto nel momento del bisogno. Se sui due goalies ci sarà estrema pressione, grande lavoro andrà fatto dalle difese, e da quella ceca in particolare. “L’attacco ti fa vincere le partite, la difesa ti fa vincere i campionati” recita un proverbio: nel caso del Lev, si dimostrerebbe quanto mai azzeccato. Nemec, Sevc, Oystrick, hanno fatto la differenza contro il Donbass. In attacco, spuntano i nomi di Klepis e Novotny, che spesso e volentieri giocano però come difensori aggiunti. Cannonieri del team sono Thornberg e Vrana, non certo bocche da fuoco paragonabili alla trojka avversaria, ma la forza del Lev è proprio il fatto che la rete può arrivare da qualsiasi linea. Non dimentichiamoci inoltre che Assistant Coach del team praghese è il “nostro” Ivano Zanatta, tornato quest’anno in KHL dopo l’esperienza con lo SKA San Pietroburgo tra 2008 e 2011.

Il Lev riuscirà ad imbrigliare le prima linea avversaria? E se sì, riuscirà a colpire con le seconde e terze linee? La difesa riuscirà a concentrarsi sulle fasi conservative, senza esporsi alle ripartenze avversarie?

Il Metallurg, di contro, riuscirà ad aver ragione di una delle difese più dinamiche della Lega? Riuscirà a fornire prestazioni solide in fase offensiva anche con la terza e quarta linea? Koshechkin riuscirà a far fronte al continuo assedio rossoblù?

Oggi pomeriggio avremo tutte le risposte. Si inizia, buon hockey a  tutti.

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