EBEL FG5 – Il Bolzano è nella storia, campione della Erste Bank Eishockey Liga

EBEL FG5 – Il Bolzano è nella storia, campione della Erste Bank Eishockey Liga

Minuto 71:27. Lalibertè scardina il disco da un avversario sulla blu d’attacco, subentra Sharp che alza la testa e vede Ziga Pance. Lo sloveno, a pochi metri dalla porta, non ci pensa due volte. Scocca il tiro e il tempo si ferma. Terrore negli occhi dei tifosi austriaci, speranza in quelli dei fans biancorossi. Tra la Volksgarten Eisarena di Salisburgo e il Palaonda di Bolzano, dove oltre 400 tifosi si sono riuniti davanti a un maxischermo, si sta per levare un solo grande urlo. Il disco si infila alle spalle di Brückler ed è finita. Signore e signori, il Bolzano è campione. Il Bolzano ha vinto la Ebel. Le parole scorrono veloci sulla tastiera, parole che probabilmente mai nessuno avrebbe pensato di scrivere. E l’ha vinta all’overtime di gara 5, quella decisiva, nella tana dei superfavoriti, i milionari Red Bulls di Salisburgo. Il 13 aprile 2014 resterà per sempre nella storia dell’hockey bolzanino. Il “neonato” HCB Alto Adige, alla sua prima partecipazione in EBEL, compie il miracolo. Una finale che termina 3 a 2, sia nel risultato nella serie che in quella di gara 5. E per le strade del capoluogo altoatesino partono i caroselli, i tifosi si riuniscono in piazza della Vittoria per festeggiare questo incredibile risultato. Campioni.

EC Red Bulls Salzburg – HCB Alto Adige 2 – 3 OT [1-0; 1-2; 0-0; 0-1] – Serie: 2 – 3 (Bolzano campione)
Il Bolzano deve fare a meno di Hannes Oberdoerfer, che sarà operato alla spalla dopo uno scontro in gara 4: il difensore altoatesino viene sostituito da Enrico Miglioranzi. I Red Bulls, invece, rinunciano a Keith. L’avvio dei biancorossi non è niente male, Sharp e Stromberg mettono i brividi a Brückler che riesce però ad opporsi bene. Parte poi lo show della quaterna arbitrale, che infligge una serie incredibile di penalità ai Foxes: alla prima occasione, così, il Salisburgo passa, grazie a Meckler che al 10:29 raccoglie il corto rebound concesso da Hübl sul tiro di Fahey. Il vantaggio piega le gambe al Bolzano, che deve difendersi ancora in inferiorità e rischia sulla traversa di Motzko. Gli ulteriori PK dei biancorossi però funzionano alla perfezione e anche grazie a uno straordinario Hübl al primo intervallo si va negli spogliatoi sull’1 a 0.

La seconda frazione, tanto per cambiare, parte in inferiorità per il Bolzano che vede finire in panca puniti Tomassoni: i ragazzi di Pokel resistono bene fino al fischio arbitrale che penalizza anche Fahey. Nel minuti circa di powerplay i Foxes impattano: al 26:27 Santorelli scarica su Sebastien Piché che infila un missile ai 137 km/h in rete. E’ 1 a 1, ma la gioia degli ospiti dura poco. Subito dopo infatti gli arbitri fischiano un (rivedibile) fallo per trattenuta a Charlebois e al 28:57 Brian Fahey buca ancora Hübl con un gran tiro dalla blu sotto l’incrocio. Il Bolzano non ci sta e prima spreca un powerplay, poi ha l’obbligo di approfittarne quando in rapida successione finiscono nel pancone dei cattivi Trattnig e Mühlstein: al 34:26 così l’implacabile cecchino MacGregor Sharp pareggia i conti sul rebound concesso dal goalie austriaco sul tiro di Santorelli. Dopo 40 minuti il risultato è di perfetta parità: 2 a 2.

La terza frazione è tensione pura. Le squadre stanno attente a non scoprirsi, trovare le forze per recuperare un eventuale goal di svantaggio sarebbe difficilissimo. In powerplay i biancorossi vanno però vicini al vantaggio con Pance, il cui tiro è leggermente deviato da una stecca avversaria. Enorme occasione anche per i Red Bulls: Motzko si ritrova tutto solo davanti a Hübl, meraviglioso a fermare il doppio tentativo dell’avversario. Ancora Salisburgo: Trattnig di prima intenzione tenta la fortuna ma scheggia soltanto la traversa. Ormai sono i padroni di casa a fare la partita e Latusa impegna severamente Hübl, che si dimostra sempre più eroe di serata. A poco più di un minuto dalla sirena finale pesantissimo fischio arbitrale: Trattnig viene spedito in panca puniti, ma il powerplay del Bolzano non è efficace. Fine dei 60 minuti, si va all’overtime.

Scaduta la superiorità numerica, i Red Bulls le provano tutte e vanno a un passo dal goal con Raffl, un killer in finale, ma Hübl è strepitoso. Ci prova Hofer, ci prova Noedl, ma non c’è niente da fare contro il goalie biancorosso, in serata di grazia. Dall’altra allora il Bolzano risponde, le squadre si allungano e Piché e Insam mettono i brividi a Brückler, che soffia sul disco per farlo uscire. Altra grande occasione per i Foxes: Pance se ne va in contropiede sulla sinistra, tutto solo al centro c’è Lalibertè ma arriva prima un intervento fondamentale di un difensore avversario. Fino al 71:27, quando il miracolo si compie, la storia è scritta: Lalibertè se ne va sulla sinistra, lascia a Sharp, disco in mezzo per Ziga Pance il cui tocco finisce in rete. Ammutolita la Volksgarten, ma il settore ospite è una bolgia. Un Bolzano da lacrime vince la EBEL, capitan Alexander Egger alza la coppa. Campioni.

 

EC Red Bulls Salzburg – HCB Alto Adige 2 – 3 OT [1-0; 1-2; 0-0; 0-1] – Serie: 2 – 3 (Bolzano campione)

Reti: 10:29 Dave Meckler PP (1-0); 26:27 Sebastien Piché PP (1-1); 28:57 Brian Fahey PP (2-1); 34:26 MacGregor Sharp (2-2); 71:27 Ziga Pance (2-3)

 

Red Bull Salzburg: Brückler (Gracnar), Mühlstein-Milam, Heinrich-Fahey, Trattnig-Fahey, Pallestrang-Brucker; Roe-Meckler-Kristler, Komarek-Raffl-Latusa, Brophey-Cullen-Motzko, Nödl-Hofer-Marco Bruckler
Coach: Don Jackson

HCB Alto Adige: Hübl (Hell), Egger-Nicoletti, Pichè-Tomassoni, Charlebois-Miglioranzi; Sharp-Stromberg-Santorelli, Whitfield-Pance-Lalibertè, Schofield-Insam-John Esposito, Bernard-Gander-Zisser, Angelo Esposito
Coach: Tom Pokel

Arbitri: Gebei, Warschaw (Hribar, Rakovic)
Spettatori: 3.200 (tutto esaurito)

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