Il Bolzano spreca anche il secondo match point e cade tra le mura di casa per mano del Salisburgo. Il Palaonda comunque, esaurito in ogni ordine di posto con 7.200 spettatori, è il vero vincitore: una curva “Nene & Michi” meravigliosa dall’inizio alla fine, per dei ragazzi che hanno cercato di non mollare fino all’ultimo respiro. Ma il Bolzano paga troppi errori che, contro una squadra come il Salisburgo, non si possono commettere. In più la poca incisività in powerplay, ribattuta invece da uno special team austriaco da inchino. Primo tempo da incubo per i biancorossi, che vanno sotto di due reti prima di essere parzialmente
HCB Alto Adige – EC Red Bulls Salzburg 3 – 5 [1-2; 1-1; 1-2] – Serie: 2 – 2
Pronti via, il Bolzano cerca di non farsi schiacciare dai Red Bulls così come in gara 3. E ci riesce, perché le occasioni migliori dei primi minuti sono proprio dei Foxes: prima Santorelli fa il filo alla traversa con un bel polsino dalla media distanza, poi Stromberg si invola tutto solo davanti a Brückler, ma dopo averlo messo a sedere conclude di poco a lato. Gli ospiti ringraziano e passano in vantaggio al primo powerplay a disposizione: buona scatola dei Red Bulls, disco dalle parti di Dominique Heinrich che spara un missile all’incrocio dei pali. 1 a 0 Salisburgo al 10:27. Il Bolzano subisce il colpo, tanto che gli austriaci fanno ormai il bello e il cattivo tempo nel proprio terzo d’attacco: al 12:05 arriva un’altra doccia fredda, perché Thomas Raffl, ancora lui, sfrutta un rebound corto di Hübl sul tiro di Boivin per infilare il raddoppio. E’ il momento di maggior difficoltà, coach Tom Pokel chiama il time-out perché i suoi ragazzi sono in bambola: al 18:33, però, alla prima incursione Piché si inventa un gran disco per Kim Stromberg che beffa Brückler sotto i gambali. Squadre negli spogliatoi dopo il primo tempo sul 2 a 1 per gli ospiti.
C’è e si fa vedere subito nel terzo drittel con Pance, vicino al goal. Poi Egger finisce in panca puniti per una chiamata decisamente al limite da parte della quaterna arbitrale, ma finalmente il PK altoatesino funziona alla perfezione. Poco più di sette minuti al termine, Latusa finisce nel pancone dei cattivi seguito a ruota da Roe: doppia superiorità numerica importantissima per il Bolzano che al 52:27 trova il pareggio che manda in visibilio il 7.200 del Palaonda, ancora Kim Stromberg il marcatore sull’assist di capitan Egger. La gioia dura gran poco: disco perso sulla blu di difesa da Lalibertè, Kristler sfrutta l’arrivo a rimorchio di Garrett Roe che prende la mira e spolvera l’incrocio dei pali. Il 4 a 3 è un pugno nello stomaco, ma il Bolzano non si arrende e con il sesto uomo di movimento chiude il Salisburgo nel proprio terzo difensivo per oltre due minuti: a 22 secondi dalla sirena finale, però, Matthias Trattnig mette la parola fine al match con il classico goal a porta vuota. Ci si gioca tutto a Salisburgo, domenica alle 17:30: è difficile, ma i Foxes saranno lì
HCB Alto Adige – EC Red Bulls Salzburg 3 – 5 [1-2; 1-1; 1-2] – Serie: 2 – 2
Reti: 10:27 Dominque Heinrich PP (0-1); 12:05 Thomas Raffl (0-2); 18:33 Kim Stromberg (1-2); 28:20 Markus Gander (2-2); 34:50 Konstantin Komarek (2-3); 52:27 Kim Stromberg PP2 (3-3); 55:47 Garrett Roe (3-4); 59:38 Matthias Trattnig EN (3-5)
HCB Alto Adige: Hubl (Hell), Egger-Nicoletti, Pichè-Tomassoni, Charlebois-Oberdorfer, Miglioranzi; Sharp-Stromberg-Santorelli, Whitfield-Pance-Lalibertè, Schofield-Insam-John Esposito, Bernard-Gander-Zisser, Angelo Esposito
Coach: Tom Pokel
EC Red Bull Salzburg: Brückler (Gracnar), Mühlstein -Milam, Heinrich-Fahey, Trattnig-Fahey, Pallestrang-Brucker; Roe-Meckler-Kristler, Komarek-Raffl-Latusa, Brophey-Cullen-Keith,
Motzko-Nödl-Hofer.
Coach: Don Jackson
Arbitri: Gebei, Warschaw (Hribr, Smeibidlo)
Spettatori: 7.200 (sold out)
Gara 5: EC Red Bull Salzburg – HCB Alto Adige (domenica 13 aprile, ore 17.30)