Western Conference: Volano in alto i Blues, bene le Californiane

Western Conference: Volano in alto i Blues, bene le Californiane

Central Division, di Thomas Valeruz

Stravolti i vertici della Pacific Division prima della volata finale: A guidare la classifica sono i St. Louis Blues, che con i 107 punti conquistati domina Division e Conference, e nella lega è seconda dietro solo ai Bruins. Artefici di questo dominio sicuramente un’attacco stellare, terzo della lega con 240 reti segnate nonostante non abbia un vero top scorer, con Steen leader del team che si assesta in 31esima posizione assoluta; non è da meno la difesa, anch’essa terza nella classifica generale con sole 168 reti subite difesa ottimamente prima da Halak e ora da Miller che parano con oltre il 91%. La formazione guidata da coach Hitchcock ha già conquistato i playoff, e sarà sicuramente avversario ostico per la lotta alla Stanley Cup. Salto in classifica anche per i Colorado Avalanches, che agguantano la seconda posizione e anch’essi, la qualificazione matematica ai playoff. Coach Roy è riuscito a raddrizzare una situazione che sembrava ormai precipitare nel baratro, e invece è arrivata la qualificazione alla postseason con ancora la possibilità di agguantare la prima posizione. Punto di forza degli Avalanches è l’attacco, settimo assoluto della lega, con 227 reti segnate, mentre la difesa non fa faville assestandosi in 14esima posizione con ben 202 reti subite. Top scorer è Matt Duchene, che mette a segno 70 punti e occupa la 14esima posizione assoluta. La squadra che più ha deluso in questo mese appena trascorso sono i campioni in carica dei Blackhawks, che dalla prima posizione che occupavano 30 giorni fa sono retrocessi fino alla terza posizione, benchè sia arrivata ugualemnte la qualificazione matematica alla postseason. Negli ultimi 10 incontri sono arrivate 5 sconfitte (+1 all’OT) e 4 vittorie con 3 sconfitte consecutive, e se la formazione di Chicago vuole rendersi pericolosa per la postseason deve raddrizzare la situazione: una difesa decisamente fuori forma (11esima assoluta con 200 reti subite) è tenuta in piedi solo da un attacco decisamente stellare, primo assoluto della lega con ben 248 reti segnate e con 3 giocatori (Sharp, Kane e Toews) nella top 20 dei top scorer. Nonostante ciò il momento a Chicago non è dei migliori e servirà lavorare duramente per riprendere la propria corsa e difendere il titolo conquistato un anno fa. Chi è la favorita per un posto da Wild Card sono i Minnesota Wild che occupano al momento la quarta posizione pertanto visto che le precedenti hanno già conquistato la matematica qualificazione alla post-season, un’eventuale qualificazione dovrà passare solo attraverso la Wild Card. Per la formazione di Naegele i numeri però non sono proprio da “post season”, con un attacco disastroso (24esimo della lega) con soli 184 reti segnate e una difesa discreta con 187 reti subite, Pominville è il top scorer della formazione ma si ritrova in 60esima posizione con soli 52 punti e i portieri non reggono il confronto con avversari più blasonati. Ci saranno ancora 7 partite da disputare, e per gli Wild c’è ancora il tempo di raddrizzare le cose e stupire tutti ai playoff. Ancora in corsa ci sono anche i Dallas Stars, che mancano il posto Wild Card di 1 punto ma con una partita in meno dei diretti rivali (i Phoenix Coyotes). Come per gli Wild però, i numeri sono tutt’altro che di una squadra da post season: 212 reti subite (18esima assoluta della lega) e 214 reti fatte (12esima asssoluta) nonostante un Tyler Seguin semplicemente stellare, capace di segnare 74 punti e quinto in classifica marcatori assoluta. Le ultime 8 partite dovranno essere delle “finali”, sopratutto la gara conclusiva che si giocherà proprio contro i diretti avversari dei Coyotes, o altrimenti per la post season ci saranno poche speranze. Per Nashville e Winnipeg la matematica lascerebbe ancora aperte le speranze di una miracolosa qualificazione alla post season, ma con 10 punti di distacco su 14 ancora da assegnare non rischiamo di correre in errore dicendo che le le speranze di qualificarsi ai playoff si sono spente. Le due formazioni hanno rispettivamente il 22 esimo (190 GF) e 15esimo (208GF) attacco della lega, e la 25 esima (229 GS) e 21 esima (220 GS) difesa assoluta, numeri impietosi che costringono le due franchigie a pensare già alla prossima stagione sportiva, nella speranza che sia più positiva di quella appena trascorsa.

Classifica: STL 107 (74), COL 100 (74), CHI 99 (76), MIN 87 (75), DAL 83 (74), NSH 77 (76), WIN 75 (75)

Pacific Division, di Miki Faella

Con Anaheim e San Jose già sicure di partecipare alla corsa per la conquista della gloriosa Stanley Cup, la divisione del Pacifico vede anche la terza franchigia californiana di LA con un pattino e mezzo oltre la red-line con Phoenix a battagliare da vicino con i texani di Dallas per un posto Wild Card mentre sul fronte canadese alla disperazione di casa Vancouver (-5 dagli ‘Yotes) resta solo la rassegnazione per i team dell’Alberta (Calgary/Edmonton) di arrivare a fine stagione cercando di salvare il salvabile nell’ennesima annata da cestinare.
Partiamo con i capolisti degli Anaheim Ducks (104pt,48W-18L-8OT) che chiudono un mese di Marzo abbastanza indigesto (6-4-3 lo score mensile) arrivando prima a perdere la leadership in vetta alla NHL per poi venir avvicinati pericolosamente dagli Sharks in questo rush finale di stagione regolare : in casa Ducks brillano di luce propria Getzlaf (30+51,secondo scorer della Lega!) e Perry (38+36) mentre Hiller è nella Top Ten dei goalie NHL con 29 W,2.41 di GAA poco meno del 92% di parate e 4 SO in 48 uscite in questa stagione con ancora 7 uscite per i ragazzi di Boudreau prima dei playoff necessarie a ritrovare la quadra giusta per il momento topico della stagione.
A soffiare sul collo delle papere troviamo i San Jose Sharks (103pt,47-20-9) reduci da un ottimo mese di Marzo chiuso con un lusinghiero bilancio di 9-3-3 che riavvicinano gli squali di McLellan ai piani altissimi ad Ovest (terza forza al momento) con la speranza di non perdere il mordente e giusta cattiveria nei PO che fin troppo spesso hanno caratterizzato il team degli squali sciolto come neve al sole dopo splendide cavalcate in RS negli anni passati. Pavelski è il settimo realizzatore della Lega (38+35,secondo sniper dell’NHL) mentre Jumbo Joe Thornton è sempre la solita macchina da assist (dietro solo al fuoriclasse Crosby per le assistenze) ed un ottimo 11+61 ; in gabbia Niemi continua a metterci del suo con 36W (secondo goalie più vincente) 2.35 di GAA,il 91,4% di Sv e 4 SO per il portierone finlandese.
Manca solo la certezza ai Los Angeles Kings di affacciarsi ai PO con 94 punti fin qui conquistati (44-25-6) avendo una decina di punti da Dallas al momento (la prima delle escluse ad Ovest,ndr) con un mesetto assolutamente da incorniciare (11-3-0) ed un ottimo momento di forma per Sutter & Soci in vista del volatone finale per LA,team sempre ostico a qualsiasi latitudine : il fromboliere sloveno Kopitar guida sempre i Kings con 24+38 (27mo in classifica score) e nel proprio slot continua ad essere più che una garanzia Quick con 26W,2.06 di GAA poco meno del 92% di parate e 5 SO (secondo goalie NHL).
I Phoenix Coyotes di Tippett (84pt,36-27-12) continuano la propria bagarre a distanza con Vancouver (-5) per quanto concerne la propria division mentre ad Ovest sarà battaglia fino all’ultimo secondo con Dallas (-1 al momento) per l’ultima piazza disponibile come Wild Card : Top Scorer inusuale nel deserto rovente dell’Arizona è il difensore Yandle con 8+43 al momento (5to Blue-Line in NHL) con Vrbata fermo a 20+29.Lo stakanovista dello slot Smith (primo con ben 62 uscite stagionali) porta 27W,2.64 GAA il 91,5% di sv,3 SO assieme ad un lusinghiero 1+3 che gli valgono il “premio” di Top Scorer della Lega tra i goalie.
Turbolento il mese di Marzo per i Vancouver Canucks,attualmente fuori dai giochi che contano con 79pt (34-31-11) troppo pochi per i ragazzi del vulcanico Tortotella che nel giro di un mese (6-7-1 lo score on ice) tra infortuni (vedasi i Sedin) e le polemiche per il dopo Luongo (chiedete al GM Gillis) dicono probabilmente addio al sole dei Play-Off dopo ben 5 titoli divisionali consecutivi portati in BC con Henrik Sedin quale top scorer dei Canucks con un misero 10+36 (tra le sue peggiori annate,ndr) col rookie goalie Lack,forse ancora troppo acerbo per una gabbia così maledettamente calda sia per il dopo Luongo sia per una città che vive e respira Hockey,con 15W 2.41 di GAA il 91,2% di sv e 4SO alla causa Vancouver.
Nonostante non hanno più niente da dire a questa stagione i Calgary Flames di Hartley,penultimo team ad Ovest del Mississippi con 69pt (31-37-7) lasciano col sorriso il mese appena messo agli archivi con un discreto 9-7-0 per i cowboy della prateria canadese,sempre in piena rifondazione guidata da Hudler (16+33) quale Top Scorer e l’annosa questione goalie partente (dopo l’addio al rossocrociato Berra) col duo finnico Ramo/Ortio a battagliare di gara in gara senza dimenticare il veterano MacDonald.
Chiudiamo con gli Edmonton Oilers (61pt,26-40-9) penultimo team della lega che,abbandonate le speranze post-season da tempi immemori,si preparano all’ottava(!) annata lontana dai PO senza dimenticare il tributo nullo di Eakins in panchina (assolutamente deficitario) ai petrolieri : dopo il doloroso addio alla bandiera Hemsky il solo Hall si salva in terra Oilers con 25+43 (19mo scorer della Lega) mentre in prospettiva futura il duo Scrivens/Fasth potrebbe risollevare dalle proprie ceneri la franchigia dell’Alberta.

Classifica Pacific Division : Anaheim 104 punti (74 partite) ; San Jose 103 (76) ; LA 94 (75) ; Phoenix 84 (75) ; Vancouver 79 (76) ; Calgary 69 (75); Edmonton 61 (75).

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