Un Bolzano formato LNA perde la Feldschlösschen Cup

Un Bolzano formato LNA perde la Feldschlösschen Cup

di Marco Depaoli

BOLZANO – Durante la pausa olimpica, con la EBEL e la LNA ferma, Bolzano e Lugano si sono incontrate al Palaonda per la prima delle amichevoli dei biancorossi per festeggiare l’80° anniversario del club. Una sfida che va oltre il titolo in palio, la Feldschlösschen Cup in omaggio alla birra sponsor di entrambe le squadre. E’ stato un confronto tra due campionati, quello classico elvetico e l’ambizioso torneo austriaco in espansione. Al Palaonda festa doppia: torna Peter Andersson, roccioso difensore che vinse in linea con Sjödin il 15° scudetto del Bolzano nel 1997, oggi in veste di vice allenatore del Lugano.
Tante le assenze, soprattutto da parte svizzera. Impegnati a Sochi il bolzanino Ziga Pance (Slovenia) e i bianconeri Ulmer (Austria), Vauclair e Walker (nella Svizzera). In casa Lugano assenti anche Kostner e Conne (infortunati), Maurer e Sannitz (a riposo), Merzlikins, Sartori, Fazzini, Simion e infine Romanenghi (Juniores Elite). Ed era proprio Kostner il giocatore tanto atteso, il ragazzo gardenese che tanto ci teneva a scendere in pista al Palaonda.

Mi sarebbe piaciuto giocare – ha detto il 21enne a fine partita – ma pazienza abbiamo vinto. Era importante anche per farmi vedere da Pokel (coach della nazionale ndr) anche se già mi conosce.

Poco prima il coach del Bolzano e dell’Italia aveva speso parole d’elogio per il giocatore sudtirolese osservando un incredibile miglioramento. Diego Kostner (6 gol e 12 assist in questa stagione) è alle prese con il recupero della rottura di un osso di un piede, incidente accaduto un mese fa.

Fin adesso ho fatto solo palestra – ha aggiunto Kostner che a bordo pista durante il riscaldamento è stato colpito da un disco in testa causandogli 5 punti di sutura – da settimana prossima mi alleno con la squadra.

Il Bolzano parte meglio impegnando subito Flückinger, terzo portiere del Lugano in odore di passaggio ad Ambrì la prossima stagione.

Sono contento di essere tornato a giocare una partita col Lugano – ha detto il 29enne di Langnau – e vincere nel giorno del mio compleanno. Era una partita difficile dopo una dura settimana.

I bianconeri avevano giocato contro il Lubiana, avversaria dei biancorossi, battendola ad Ajoie due volte.
Nei primi minuti di gara le due squadre si studiano e la prima occasione davvero pericolosa è sulla stecca di John Esposito in one timer su passaggio dietroporta di Beaudoin al 7:08. Fino al 10° è più Bolzano che Lugano. Al 12° MicFlikier ha il primo disco limpido per il Lugano, tiro pericoloso parato da Hübl. Al 12:31 Santorelli tira di poco a lato, preludio del gol 17 secondi dopo con Piché che si infila nello slot a tagliare, finta e di rovescio mette il disco nel sacco. Al 13:22 prima penalità di serata, è per il gancio di John Esposito. Bastano 11 secondi di special team svizzero che il Lugano pareggia con uno slap da lontano deviato nell’angolino da Murray. Il Bolzano torna a fare la partita, tiro parato di spalla, sul capovolgimento di fronte al 15:02 Murray scappa a Nicoletti ma non realizza il gol del vantaggio. Al 15:33 Insam imbecca bene Frank ma il tiro è centrale e non inganna Flückinger. Ancora Bolzano al 17:46 con un altro tiro centrale di Beaudoin. Il Lugano finisce il primo periodo in attacco, il portiere ceco ex Langnau ha il suo bel da fare con diversi tiri insidiosi.
Dopo il riposo con l’esibizione nell’intervallo di Linda Bellini del “Bolzano on Ice”, i Foxes targati Alto Adige tornano a pressare verso la porta avversaria. Al 21:22 Whitfield ha due occasioni con uno slap da lontano e un secondo tiro neutralizzato. I bolzanini guadagnano però una penalità, fuori MicFlikier. In powerplay il Bolzano torna in vantaggio, segna Santorelli con uno slap da posizione centrale. Al 23:32 il tiro del Schlumpf sibila vicino al palo, ancora Lugano al 24:33 con Walsky che impegna il portiere biancorosso il quale devia a lato. Al 24:51 svizzeri ancora in powerplay ma al 26:51 Whitfield scappa via, il suo tiro non angolato però è bloccato da Flückinger. Bolzano insiste al 29° con Esposito che recupera un disco buttandolo al centro spiazzando il portiere avversario, ma non c’è nessun compagno in mezzo a raccoglierlo. Appena finito un powerplay il Bolzano va sul 3-1 con un missile dalla blu di Rick Schofield diretto all’incrocio dei pali. Bolzano domina i soli 15 giocatori di movimento svizzeri, al 33:22 lo scatenato Whitfield ha un’altra ghiotta occasione, si aggiusta il disco ma viene parato con sicurezza. Lugano sfortunato al 36:54 con un palo di Rüfenacht, l’ultima occasione del drittel centrale è per il bolzanino Nicoletti, la cui sassata al 39:14 viene parata.
Il Lugano rientra dagli spogliatoi caricato a dovere. In 5 minuti coglie il pareggio, prima con Heikkinen il cui tiro dalla zona del cerchio di ingaggio si alza alla sinistra di Hübl all’incrocio dei pali. Il 3-3 è complice la difesa del Bolzano che si apre come il Mar Rosso con Mosé al passaggio di Petterson, libero di andare a tu per tu con il goalie avversario e beffarlo. Il Lugano alza visibilmente il ritmo, non ci sta a perdere nonostante la stanchezza. E’ però il Bolzano a tornare in vantaggio a 11 minuti dalla fine. Schofield dopo appena 9 secondi di penalty killing entra nel terzo d’attacco come una furia, gioco di stecca, il disco c’è, non c’è, arriva davanti alla gabbia di Flückinger depositando rasoghiaccio sotto il portiere in tuffo. Il nuovo vantaggio dura solo tre minuti, per il tiro sotto la traversa di Kienzle, di polso non fortissimo ma preciso passando la difesa bolzanina che non riesce ad intercettare il puck. Il Lugano vuole vincere, al 57:32 Mikko Lehtonen fa tremare i gambali di Hübl facendo sembrare lungimirante la scelta da parte del Lugano di sostituire il top scorer Glen Metropolit con il finnico.

S’è inserito molto bene – ha commentato coach Fischer a fine partita – è molto pericoloso nell’uno contro uno. Un buon inizio per lui.

Game Series HCB 80 anniSi rivede il Bolzano con uno slap di Egger al 57:55 imbeccato da dietroporta. E’ ancora il capitano dei Foxes al 58:18 a tentare il gol, ma il suo tiro è deviato dal portiere sulla rete di fondo. Nell’ultimo minuto il Lugano spinge il Bolzano che soffre ma che ha l’ultima occasione a 33 secondi dalla fine con un tiro dalla blu di Piché.

All’overtime si registrano due azioni pericolose del Bolzano. All’1:47 Beuadoin conquista il disco, si gira bene per il passaggio all’accorrente Whitfield che allunga la stecca e devia sui gambali di Flückinger. A 10 secondi dalla fine ancora Beuadoin scarta due difensori, l’ultimo con il disco che passa in mezzo alle gambe, ma il tiro non sorprende il goalie bianconero.
Inizia il Lugano con la serie di rigori. Blatter manovra il disco per scartare il portiere che in butterfly lo ferma. McGragor Sharp invece segna, shut secco e rapido in fondo al sacco. Kparghai pareggia subito i conti: parte largo, disco sotto i gambali di Hübl. Troppo piano invece il tiro di Gander, basso e centrale. Tocca a Reuille che prova un “spin-o-rama” a 360° che però non incanta il portiere. Schofield ha l’occasione per far vincere il Bolzano ma è troppo lezioso: con i suoi movimenti di stecca il disco scivola via. Si va ad oltranza e stavolta parte il Bolzano. Sharp prova a ripetersi ma anche lui fa troppe finte e il tiro va fuori. Anche a Schlumpf il disco scivola dalla pala ma il disco procede dritto sotto i gambali di Hübl per la vittoria del Lugano alla prima Feldschlösschen Cup.

E’ stata una settimana intensa – ha commentato soddisfatto coach Patrick Fischer -. L’obiettivo era migliorare la forma, sotto di 1-3 in pochi uomini e con poche energie abbiamo raddrizzato la partita. Ancora una settimana di lavoro duro e saremo pronti per la prima partita dei play-off al 100%.

La festa del Bolzano prosegue con un triangolare da martedì 18 a giovedì 20 febbraio con i campioni francesi del Rouen e la compagine russa KHL del Yughra Kanthy. Biglietti a 10 euro per i tifosi, abbonati gratis allo stadio.

HC Bolzano Alto Adige – HC Lugano 4-5 d.t.r. (1-1, 2-0, 1-3, 0-0)
Marcatori: 12.48 (1-0) Sebastien Pichè (Esposito A.), 13:33 (1-1, PP) Brady Murray (Hirschi, Walsky), 23:04 (2-1, PP) Mark Santorelli, 31:50 (3-1, PP) Rick Schofield (Insam), 43:59 (3-2) Iikka Heikkinen (Rüfenacht, Blatter), 45.10 (3-3) Fredrik Petterson (Kienzle, Hirschi), 48:45 (4-3, PK) Rick Schofield, 51:15 (4-4) Lorenz Kienzle (McLean, Dal Pian), rigore decisivo (4-5) Dominik Schlumpf
Bolzano Hübl (Hell), Egger, Nicoletti, Pichè, Tomassoni, Charlebois, Oberdorfer, Miglioranzi; Stromberg, Sharp, Santorelli, Beuadoin, Whitfield, Esposito A., Insam, Schofield, Gander, Esposito J., Wunderer, Zisser, Frank. Coach: Tom Pokel
Lugano: Flückinger (Manzato), Kparghai, Schlumpf, Kienzle, Hirschi, Blatter, Heikkinen; Murray, McLean, Lehtonen, Rüfenacht, MicFlikier, Petterson, Reuille, Walsky, Dal Pian. Coach: Patrick Fischer
Arbitri: Benvegnù, Gamper D., Cristeli C., Cristeli M.
Spettatori: 1000
MVP: Schofield (Bolzano) – Lehtonen (Lugano)

Triangolare per gli 80 anni dell’HC Bolzano

Martedì 18 febbraio 2014 (Palaonda di Bolzano, ore 19.45)
HCB Alto Adige – Dragons de Rouen
Arbitri: Metelka, Andrea Moschen, Manfroi, Stefenelli

Mercoledì 19 febbraio (ore 19.45)
Yugra Khanty – Dragons de Rouen
Arbitri: Colcuc, Ceschini, Bettarini, Mischiatti

Giovedì 20 febbraio (ore 19.45)
HCB Alto Adige – Yugra Khanty
Arbitri: Cassol, Pianezze, Morti, Pardatscher

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