Yekaterinburg, oltre ad essere il capoluogo dello Sverdlovsk Oblast’, è anche la quarta città più popolosa della Federazione Russa e ha dato i natali a stelle indiscusse del nostro sport quali Vladimir Malakhov, Alexei Yashin, Nikolai Khabibulin e Pavel Datsyuk. La locale rappresentante in KHL, l’Avtomobilist, milita nella Kharlamov Division della Conference Est dalla stagione 2009/10, quando i rossoneri sostituirono il Khimik Voskresensk, finito in bancarotta. Attualmente l’Avtomobilist occupa la quarta posizione su sei nella Division e sesta su quattordici nella Conference; di recente ha ottenuto la matematica certezza dei playoff, che in riva all’Iset mancavano dalla stagione 2009/10, anno di esordio della squadra nella KHL. Gran parte del merito di questo successo va però riconosciuto ad alcuni innesti di indubbio valore, approdati in riva all’Iset proprio agli albori di questa stagione. Dietro a questo viavai di campioni, c’è la precisa regia di un nuovo General Manager, Leonid Weissfeld, che nel passaggio da Novokuznetsk a Yekaterinburg si è portato dietro quattro giocatori e buona parte dello staff tecnico, fra cui l’head coach Anatoli Yemelin, inaugurando di fatto la stagione più complicata per la compagine del Metallurg Novokuznetsk. Per coach Yemelin, invece, sarà la prima volta ai playoff in KHL.
Primo protagonista della stagione stellare dei rossoneri, il portierone della nazionale ceca alle Olimpiadi di Sochi Jakub Kovar, alla prima esperienza in KHL e protagonista sinora di 44 presenze con una media di 1.91 reti concesse a partita e una save percentage del 93,4%. L’altro rappresentante della squadra ai Giochi Olimpici in Russia è il roccioso difensore finlandese Sami Lepisto, alla sua seconda stagione in KHL dopo un primo anno non esaltante tra Yaroslavl e Praga. L’ex di Washington, Columbus, Phoenix e Chicago è il vero regista della difesa, con 49 presenze su 50 impegni, 23 punti all’attivo (decimo difensore della Lega) e 65 minuti di penalità a carico. Il terzo “attore protagonista” risponde al nome di Anton Lazarev, russo di 24 anni, cresciuto hockeysticamente nel Traktor di Chelyabinsk e reduce da due stagioni non entusiasmanti tra le fila del Metallurg Novokuznetsk. L’esplosione del talento di Chelyabinsk è avvenuta in concomitanza con l’ascesa di un altro giovane promettente, idolo della tifoseria e frutto del vivaio rossonero. Fyodor Malykhin, anch’egli classe 1990, nato e cresciuto a Yekaterinburg e autore sinora di 42 punti in 50 presenze, ottavo giocatore dell’intera Lega. Gli uomini da tenere sott’occhio non finiscono certo qui, miilitando fra le file dei rossoneri anche un certo Eduard Lewandowski, in KHL dal lontano 2008, e i vari Alexei Simakov, Igor Yemeleyev, Artyom Chernov e il capitano Sergei Gusev, protagonista di un’assolata parentesi nordamericana tra Dallas e Tampa Bay nelle stagioni a cavallo del nuovo millennio. L’infortunio al ginocchio occorso ad inizio stagione al canadese André Deveaux dovrebbe tenere l’attaccante lontano dal ghiaccio ancora per qualche settimana. La stagione dell’Avotomobilist, che ha già esaurito gli impegni casalinghi, riprenderà la KHL giovedì 27 gennaio in casa del Lokomotiv Yaroslavl, per poi fare visita al Severstal di Cherepovets due giorni dopo. In marzo i rossoneri affronteranno lo SKA San Pietroburgo per poi concludere contro l’Atlant Oblast’ di Mosca. Mantenendo la sesta posizione, i rossoneri andrebbero ad affrontare i temibilissimi leopardi di Kazan, mentre scavalcando il Salavat Yulaev in quinta posizione, andrebbero ad incrociare le stecche con i più abbordabili cervi di Nizhny Novgorod. Un eventuale sorpasso subìto da parte del Sibir, invece, li metterebbe di fronte ai forti leopardi di Astana, padroni della Chernyshev division.
Infine ricordiamo che dopo la pausa Migliore e soci ritorneranno sul ghiaccio, fuori casa, Giovedì 13 Febbraio contro il Valpellice, mentre la prima partita all’Agorà sarà Sabato 15 Febbraio contro il Cortina, primo ingaggio fissato alle 18.30.