Torna il sorriso in casa Mastini

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Al Varese serviva una scossa e ed è arrivata contro il Pergine, una delle formazioni più forti della Serie B. Grazie ad una gara gagliarda, Varese interrompe la striscia negativa di quattro sconfitte consecutive, causate, anche, da un roster ridotto all’osso a causa di diversi infortuni. Tuttavia, nel primo tempo, sono gli ospiti a condurre le operazioni di gioco, sebbene la prima parte della frazione di gioco offra pochi spunti in attacco; le Linci premono sull’acceleratore, scambi rapidi e ottima intesa sul ghiaccio consentono ai trentini di sfiorare il goal con Magnabosco, Olivero e de Toni. I Mastini mostrano il loro momento migliore in situazione di quattro contro quattro con le conclusioni di Marcello Borghi e Andreoni; qualche secondo più tardi i ragazzi guidati da Ilic si complicano la vita in power play; De Toni, di esperienza, ruba il disco ad un difensore giallonero in fase di impostazione, Magnabosco è puntuale sul passaggio e, a tu per tu, con Broggi, deposita il disco alle sue spalle.

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Nel secondo tempo i padroni di casa cambiano atteggiamento esibendo un gioco più propositivo che passivo; il palo colpito da Munari, al primo minuto di gioco, non scalfisce le certezze dei Mastini, i quali, grazie alla loro intraprendenza, in situazione di penalty killing, raggiungono il pareggio con Privitera al termine di una discesa innescata da un’intuizione di Francesco Borghi. I trentini, tranne qualche break, sono chiamati ad ergersi a difesa della gabbia di Facchinetti negando alle bocche di fuoco varesine la rete del vantaggio.

L’appuntamento col goal è rinviato al terzo tempo. A realizzarlo è Marcello Borghi, il cui diagonale dalla media distanza risulta imparabile. Le due formazioni mantengono ritmi di gioco sostenuti, da una ripartenza il Pergine riagguanta il pareggio con un rapido scambio sotto porta che mette Pace in condizione di segnare. I gialloneri non si perdono d’animo sfiorando il nuovo vantaggio con Ilic, ma a centrare l’obiettivo è una magia di Marcello Borghi, il tiro improvviso dell’attaccante lascia basito Facchinetti.

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Nel finale di gara, coach Liberatore si gioca la carta dell’uomo di movimento in più al posto del portiere, la mossa è inficiata dalla terna arbitrale che, in chiaro stato confusionale, fischia la penalità per troppi uomini sul ghiaccio innescando le proteste della panchina trentina. Si torna a centro pista, ma è troppo tardi. Al suono della sirena i Mastini possono esultare. Il sortilegio è spezzato, Andreoni e compagni possono tornare a rincorrere il quarto posto con maggiore serenità. Il Pergine di coach Liberatore, leccate le ferite, dovrà pensare a come scrollarsi di dosso il Trento appaiato al terzo posto in classifica.

Varese – Pergine 3-2 (0-1, 1-0, 2-1)
Varese: Lorenzo Broggi (Simone De Lorenzo); Francesco Borghi – Dario Cortenova – Stefan Ilic – Niccolò Lo Russo; Marco Andreoni – Marcello Borghi – Marco Fiori – Erik Mazzacane – Michael Mazzacane – Filippo Milo – Riccardo Privitera – Sabino Sansonna – Fabio Senigagliesi – Salvatore Sorrenti. Coach: Nenad Ilic
Pergine: Daniele Facchinetti (Marco Tononi); Alessandro Ambrosi – Andrea Chizzola – Nicola Munari – Fabio Rigoni – Davide Rodeghiero – Davide Conci; Alessandro De Polo – Lino De Toni – José Antonio Magnabosco – Andrea Meneghini – Simone Olivero – Fabrizio Pace – Stefano Piva – Filippo Sinosi – Matteo Svaldi. Coach: Marco Liberatore.
Arbitri: Marchetti Stefano Linesmen: Stefano Terragni e Daniele Trasente
Penalità: Varese 12 4/6/2) – Pergine 10 (4/4/2)
Tiri: Varese 42 (10/15/17) – Pergine 37 (14/11/12)
Marcatori: (0-1) 14:00 José Antonio Magnabosco (Lino De Toni) SH; (1-1) 26:53 Riccardo Privitera (Francesco Borghi) SH; (2-1) 42:36 Marcello Borghi (Francesco Borghi – Niccolò Lo Russo); (2-2) 48:25 Fabrizio Pace (José Antonio Magnabosco); (3-2) 52:38 Marcello Borghi (Sabino Sansonna)
Spettatori: 275

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