Spengler Cup: la finale 2013 sarà CSKA Mosca-Ginevra Servette

Spengler Cup: la finale 2013 sarà CSKA Mosca-Ginevra Servette

A distanza di dodici anni il CSKA Mosca approda ad una finale di Spengler Cup: nel 1991 i russi contesero il trofeo al Lugano (conquistato con il successo per 5-2). Nell’atto conclusivo dell’edizione 2013 sarà ancora una formazione svizzera, il Ginevra Servette, a tentare di sbarrare la strada che li separa dalla seconda affermazione: nella seconda semifinale i romandi, seppur soffrendo nel finale, ha eliminato il Team Canada

La prima semifinale

E’ un’eliminazione amara quella del Davos, maturata dopo la serie dei tiri di rigori che ha premiato il CSKA Mosca. Nei tempi regolamentari i russi spingono sull’acceleratore quando necessario, lasciando, per ampi tratti di gara, l’iniziativa agli avversari. Una partita non facile per i grigionesi contro i più quotati moscoviti. Eppure i gialloblu erano riusciti a chiudere il primo periodo in vantaggio costringendo il CSKA ad inseguire: al 3.27 Ambühl, in zona neutra, ruba il disco a Misharin, proiettatosi verso Proskuryakov, l’assist in backhand per Corvi, intento a seguire l’azione, vale il momentaneo 1-0. I russi non ci stanno, si gettano subito in avanti trovando il pareggio con Filppula, finalizzatore di un’azione insistita di Radulov. Il Davos rischia di capitolare, al termine di una doppia superiorità non sfruttata, per mano del nazionale russo al termine di un contropiede. Tornati a condurre le operazioni di gioco, i ragazzi di Arno del Curto sfiorano il goal con Bürgler e Persson, tuttavia il merito di segnare il 2-1 è di Danielsson, lesto ad insaccare un disco respinto dal goalie rossoblu sui tentativi di Back e Persson.
Nella frazione centrale il CSKA cambia marcia e al primo affondo, dopo appena 19”, Radulov, fulcro della formazione guidata da Torchetti, approfittando di un power play, fredda Genoni per vie centrali. Gli ex sovietici potrebbero cercare di ribaltare il punteggio in situazione di cinque contro quattro, sennonché  Radulov, sgambettando Wieser, manda a monte i piani della sua squadra; in quattro contro tre Filppula impegna Genoni. Scontata la penalità, Radulov, trova il modo di farsi perdonare avventandosi, come un falco, sul disco respinto dall’estremo difensore elvetico sul tiro di Nepryayev. L’attaccante moscovita, suo malgrado, è ancora protagonista qualche minuto più tardi: nell’impostare un’azione di contropiede, Walser gli ostruisce la strada, il giocatore protesta, ma gli arbitri lasciano proseguire il gioco, il disco finisce sulla stecca di Kutlak che, in break away, serve Koistenen, il quale, entrato nel terzo d’attacco scaglia un diagonale imparabile. Il pareggio è una pia illusione: a 1’51” dal secondo intervallo, sul passaggio orizzontale di Ergoshev, Zharkov anticipa l’intervento di Grossmann depositando il puck in rete.
Nel terzo tempo la supremazia territoriale pende dalla parte del Davos, il CSKA amministra il punteggio giocando di rimessa, nonostante ciò, un goal di vantaggio è troppo poco per sperare di portare in porto la gara senza correre rischi. L’occasione più nitida degli svizzeri, nel periodo, capita a Forster che, davanti alla porta sguarnita, aggancia in malo modo il puck deviato da Proskuryakov, facendolo terminare a lato. Al 56.45 i russi combinano il patatrac con Gimaev, il quale sgambetta Paulsson ed è invitato dagli arbitri ad accomodarsi nel penalty box. Con l’uomo in più, i grigionesi impattano il risultato con il tiro dalla blu di Kutlak deviato dalla stecca di Sejna. 4-4 e, per il CSKA, è tempo di non commettere più errori.
Terminato il tempo supplementare a reti bianche, sono necessari i rigori per dirimere la disfida: Radulov (ancora lui!) realizza il primo penalty shot, von Arx lo annulla. All’ultimo tiro della prima serie, Frolov buca il five hole di Genoni spedendo le due squadre negli spogliatoi.

Davos-CSKA Mosca 4-5 so (2-1; 1-3; 1-0; 0-0; 0-1)
Davos: Leonardo Genoni (Mika Noronen); Beat Forster – Noah Schneeberger – Ville Koistinen – Robin Grossmann – Ryan O’Connor – René Back – Zdenek Kutlak; Andres Ambühl – Enzo Corvi – Peter Sejna – Dino Wieser – Reto von Arx – Dario Bürgler – Marcus Paulsson – Nicklas Danielsson – Niklas Persson – Gregory Hofmann – Samuel Walser – Anton Ranov – Sven Ryser. Coach: Arno del Curto
CSKA Mosca: Ilya Proskuryakov (Ratislav Stana); Georgy Mishakin – Yakov Rylov – Sergei Gimaev – Stanislav Egorshev – Dmitri Ogurtsov; Igor Grigorenko – Alexander Radulov – Nikolai Prokhorkin – Ilari Filppula – Oleg Saprykin – Alexei Morozov – Vladimir Zharkov – Igor Fefelov – Ruslan Zainullin – Alexander Frolov – David Nemirovsky – Ivan Nepryayev – Roman Lyubimov – Fedor Fedorov. Coach: John Torchetti
Arbitri: Didier Massy (Svizzera) e Brent Reiber (Svizzera) Linesmen: Andreas Kohler (Svizzera) e Michael Tscherrig (Svizzera)
Penalità: Davos 6 (2/4/0/0/0) – CSKA Mosca 10 (6/2/2/0/0)
Tiri: Davos 44 (14/11/14) – CSKA Mosca 33 (7/13/11/1/1)
Marcatori: (1-0) 03.28 Enzo Corvi (Andrea Ambühl); (1-1) 07.12 Ilari Filppula (Alexander Radulov); (2-1) 15.42 Nicklas Danielsson (Niklas Persson – René Back); (2-2) 20.19 Alexander Radulov (Yakov Rylov) PP; (2-3) 29.44 Alexander Radulov (Ivan Nepryayev); (3-3) 34.11 Ville Koistinen (Zdenek Kutlak); (3-4) 38.09 Vladimir Zharkov (Stanislav Egorshev – Nikolai Prokhorkin); (4-4) 57.25 Peter Sejna (Zdenek Kutlak – Andres Ambühl) PP; (4-5) 65.00 Alexander Frolov (rigore)
Spettatori: 6.303
MVP: Ville Koistinen (Davos) e Alexander Radulov (CSKA Mosca)

La seconda semifinale

Sicuramente i tifosi di hockey presenti alla Vaillant sono stati ampiamente ripagati del costo del biglitto dallo spettacolo offerto da Ginevra e Team Canada.
Il Team Canada parte forte, favorito anche da una superiorità, ma ad andare a segno è il Ginevra con il contropiede di Lombardi sul quale York non riesce ad opporsi. Il Canada fatica nella costruzioni di azioni pericolose, neanche la seconda superiorità aiuta i ragazzi di Shedden che lasciano inviolata la gabbia di Stephan. Al contrario il Ginevra concretizza il primo power play a favore con Hollenstein, pronto a ribadire in rete il rebound concesso dal goalie canadese sulla conclusione da posizione defilata di Lombardi. I nordamericani rischiano di capitolare nuovamente 20” più tardi per mano di Rivera, il cui taglio orizzontale, al termine di una discesa, è neutralizzato dal goalie delle Foglie d’Acero. Il reparto offensivo dei biancorossi dà i primi segni di vitalità al 18.18 con l’iniziativa di Stewart, alla quale segue, ad un minuto dalla fine del primo periodo, il goal di Metropolit non convalidato dagli arbitri, nonostante l’utilizzo della prova televisiva non chiarisca l’accaduto.
Nel secondo tempo si scatenano i giocatori dell’Ambrì in prestito alle due formazioni: Pestoni finalizza l’assist di Lombardi al termine di un contropiede fulmineo; quarantacinque secondi più tardi Giroux, riprendendo un disco respinto su un suo tiro, accorcia le distanze. Il Team Canada sfiora il secondo goal con Vandermeer, Stephan sventa con una prodezza; un minuto più tardi i ginevrini vincono un ingaggio in zona neutra con Romy, Bezina, ricevuto il disco, pesca con un fendente verticale Jacquemet, il quale, entrato nel terzo d’attacco stende Hackett (chiamato dagli Americans Rochester dopo l’infortunio occorso a Mason), da poco entrato in sostituizione di York. I nordamericani non demordono, a tenere in partita i suoi ci pensa Roche, in power play, con una conclusione sottoporta.
Nell’ultima frazione di gioco il Team Canada si gioca il tutto per tutto, aumentando il ritmo di gioco danno vita ad un’estenuante assalto interrotto al 43.05: Bolduc si scontra con Stephan, l’arbitro segnala la penalità differita, il goalie elvetico fa appena in tempo ad entrare in panchina per l’uomo di movimento in più che, con una rapida ripartenza, Lombardi buca nuovamente la gabbia delle Foglie d’Acero. Nella parte centrale il botta e risposta tra Micflikier e Rivera porta il punteggio sul momentaneo 6-3: gli sforzi profusi dai canadesi vengono vanificati, in breve tempo, dall’attacco dei romandi. Il Ginevra mantiene le distanze fino al 57’: Haydar mira all’angolo coperto da Shephan battendolo. La marcatura profonde speranza ai suoi compagni e l’allenatore gioca la carta dell’uomo di movimento in più richiamando il goalie in panchina; la penalità comminata a Picard (gomitata), facilita il lavoro degli attaccanti che riaprono il match con il goal dalla blu di Williams al 58.18. Nei restanti secondi di gioco gli svizzeri resistono strenuamente all’occupazione del terzo difensivo da parte dei canadesi, la sirena sancisce il loro accesso in finale.
La finale CSKA Mosca – Ginevra Servette verrà trasmessa in differita da Eurosport HD (canale 211 di Sky) alle ore 16.30 con il commento di Maurizio Trezzi coadiuvato da Matteo Malfatti.

Ginevra Servette – Team Canada 6-5 (2-0; 2-2; 2-3)
Ginevra Servette: Tobias Stephan (Robert Mayer); Jeremie Kamerzin – Goran Bezina – Garrett Stafford – Jonathan Mercier – Markus Nordlund – Frederic Iglesias – Christian Marti – Daniel Vukovic; Arnaud Jacquemet – Kevin Romy – Denis Hollenstein – Juraj Simek – Alexandre Picard – Cody Almond – Matthew Lombardi – Inti Pestoni – Kaspars Daugavins – Roland Gerber – Christopher Rivera – Lennart Petrell .Coach: Chris McSorley
Team Canada: Allen York (dal 23.07 Matthew Hackett); Geoff Kinrade – Travis Roche – Joel Kwiatkowski – Derrick Walser – Brendan Bell – Micki Dupont – Jim Vandermeer; Darren Haydar – Jason Williams – Byron Ritchie – Alexandre Giroux – Ahren Spylo – Glen Metropolit – Colby Genoway – Jacob Micflikier – Brett McLean – Ryan Macmurchy – Anthony Stewart – Eric Beaudoin – Alexandre Bolduc. Coach: Doug Shedden
Arbitri: Danny Kurmann (Svizzera) e Steve Patafie (Stati Uniti) Linesmen: Nicolas Fluri (Svizzera) e Roman Kaderli (Svizzera)
Penalità: Ginevra Servette 12 (4/2/6) – Team Canada 6 (2/0/4)
Tiri: Ginevra Servette 24 (10/6/8) – Team Canada 55 (12/19/24)
Marcatori: (1-0) 02.46 Matthew Lombardi SH; (2-0) 15.22 Denis Hollenstein (Matthew Lombardi – Kevin Romy) PP; (3-0) 23.07 Inti Pestoni (Matthew Lombardi – Kaspars Daugavins); (3-1) 24.29 Alexandre Giroux (Geoff Kinrade); (4-1) 28.13 Arnaud Jacquemet (Goran Bezina); (4-2) 37.15 Travis Roche (Byron Ritchie) PP; (5-2) 43.05 Matthew Lombardi (Arnaud Jacquemet); (5-3) 49.22 Jacob Micflikier (Brett McLean – Colby Genoway); (6-3) 50.07 Daniel Vukovic (Roland Gerber – Christopher Rivera); (6-4) 56.40 Darren Haydar (Jason Williams – Byron Ritchie) PP; (6-5) 58.18 Jason Williams (Glen Metropolit – Darren Haydar) PP
Spettatori: 6.303
MVP: Matthew Lombardi (Ginevra Servette) e Travis Roche (Team Canada)

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