Le interviste del dopo Lugano-Zugo

Le interviste del dopo Lugano-Zugo

KOSTNER DIEGO2Lugano chiude il 2013 con un successo; un balzo in avanti in classifica che è valso l’aggancio al Davos e al Kloten al quarto posto.
Il nazionale italiano Diego Kostner, migliore in campo per i bianconeri, Alessio Bertaggia dello Zugo e Glen Metropolit sono stati intervistati nel dopopartita da Roberto Vedani.

Diego KOSTNER (Lugano)

Sei stato premiato come miglior giocatore della partita. Non è la prima volta quest’anno?

“No!Quest’anno è la prima volta. La cosa che conta però, è che abbiamo preso questi tre punti importantissimi prima della pausa natalizia. Adesso ci godiamo qualche giorno di libertà, prima di tornare a Lugano per la ripresa degli allenamenti con l’intento di proseguire la nostra marcia anche nel nuovo anno”.

Che effetto ti fa portare la “A” di assistente capitano considerando la tu giovane età, pur tenendo conto delle tante assenze?

“E’un grandissimo onore portare la “A” sulla maglia, nonostante gli assenti che riconosco abbiano la precedenza nei miei confronti”.

Parlando della partita a dir la verità siete partiti male. Nei primi cinque minuti lo Zugo vi ha costretto nel vostro terzo difensivo, poi, dopo il time-out chiesto da FISCHER, grazie ad un tuo assist per McLEAN avete trovato il vantaggio?

“Abbiamo faticato ad entrare in partita, soprattutto nei primi dieci minuti, abbiamo subito un po’ il loro gioco e un grande MANZATO ci ha tenuto in partita, poi siamo stati bravi a sfruttare il primo power-play, mentre invece nel secondo e terzo periodo abbiamo giocato una partita molto solida”.

Essere nella prima linea del Lugano per un italiano come te è un vanto o è più importante essere assistente o addirittura più importante vincere con questa maglia?

“La cosa più importante è vincere. Non conta tanto essere in prima piuttosto che seconda o terza linea”.

Alessio BERTAGGIA (Zugo)

Sembra una stagione un po’ stregata per voi. Anche stasera non avete demeritato però tornate a casa senza punti?

“Penso che abbiamo giocato abbastanza bene pur qualche alto e basso, abbiamo messo la giusta pressione alla squadra avversaria, però come si dice in questi casi ci è mancato quel “tocchetto” in più”.

Come ti spieghi che nonostante il buon gioco non riuscite a fare punti?

“E’ chiaro che la situazione non è facile, ci sono un paio di giocatori un po’ bloccati e quindi bisogna cercare di sfruttare questa pausa natalizia per lavorare duramente e farsi trovare pronti per la ripresa del campionato il 3 gennaio contro l’Ambrì”.

Ritieni che non ci sia più nulla da fare in chiave playoff o avete ancora qualche speranza di potervi inserire?

“Abbiamo il dovere di crederci fino all’ultimo. Fino a quando il nome della squadra non è scritto in rosso sulla classifica noi non ci arrendiamo e sono sicuro che ogni componente della squadra che sia giocatore o membro dello staff tecnico crede ancora nei playoff”.

Quest’anno avete avuto diversi problemi nel ruolo di portiere (KILPELAINEN stasera è stato uno dei migliori), però è sembrato che abbiate giocato meglio con l’uomo in meno che in parità numerica. Come mai?

“A mio avviso abbiamo giocato bene in tutte le situazioni. Comunque sfrutteremo questa pausa natalizia per migliorare laddove siamo stati carenti”.

Dovete a questo punto fare la corsa sul Ginevra per conquistare l’ottavo posto?

“E’ chiaro che l’ottavo posto sarebbe quello che ci garantirebbe i playoff, però in tutta sincerità penso che dobbiamo prendere partita dopo partita, senza cercare di fare troppi calcoli sia su noi stessi che sulle squadre che ci precedono. L’importante è fare gol e lavorare duro”.

Cosa pensi della tua ex squadra il Lugano che pur senza incantare è sembrata stasera molto concreta? 

“Hanno ottimi giocatori che lavorano molto duramente ed è molto difficile giocare contro di loro. Ogni linea è abbastanza equilibrata e può di conseguenza diventare molto pericolosa”.

CHIESA il prossimo anno torna a Lugano. C’è qualche possibilità che tu possa tornare a vestire la maglia bianconera anche in virtù del fatto che FISCHER ha grande stima per i giovani?

“Ho due anni di contratto con lo Zugo, però non si può mai dire, non si può prevedere il futuro. Vedremo cosa mi riserverà”.

hcl_hcap_22feb13_168Glen METROPOLIT (Lugano)

Quest’anno sei l’uomo assist della tua squadra. Ma nello stesso tempo segni pochi gol. Come mai?

“Quest’anno segno di meno rispetto alla scorsa stagione, perché nello scorso campionato giocando in linea con BERGERON e ROSA potevo andare più verso la porta. Ma sono ugualmente contento anche in veste di uomo assist”.

Siete partiti male ad inizio stagione e tu sei finito talvolta anche in tribuna. Adesso sei tornato più forte di prima quasi come ai tempi del titolo vinto qui a Lugano?

“Quando sono rientrato la squadra stava già girando bene ed io ho ricevuto un grosso aiuto dai miei compagni. Siamo uomini possiamo avere dei cali ma se tutta la squadra funziona riesco anch’io ad esprimermi al massimo” 

Nonostante i tuoi quasi 40 anni, anziché riposarti in questa pausa natalizia, parteciperai alla gloriosa “SPENGLER CUP”?

“Per me è un onore giocare con il Team Canada e sicuramente tornerò più forte di prima e penso che mi potrò divertire un sacco a Davos”.

Sarà più facile per te rivincere il titolo a Lugano o imparare la lingua italiana?

“Prometto che alla prossima occasione mi impegnerò di più con l’italiano”.

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