I successi italiani in Spengler Cup: i Diavoli Rossoneri

I successi italiani in Spengler Cup: i Diavoli Rossoneri

Novant’anni. Come il traguardo raggiunto, in questa stagione, dall’hockey milanese e dalla Spengler Cup, il torneo amichevole per club più antico. Due realtà venute spesso in contatto durante gli anni pionieristici e nel secondo dopoguerra.
Il torneo, ideato da Dr. Carl Spengler, in quegli anni vide trionfare in cinque occasioni le formazioni milanesi. Sebbene i puristi dell’hockey milanese non tengano, erroneamente, in considerazione le gesta dei Diavoli Rossoneri, quest’ultimi, nati dieci anni più tardi dall’acquisizione da parte del Milan Football Club dell’Excelsior, contribuirono in maniera decisa allo sviluppo dell’hockey meneghino ottenendo, insieme all’HC Milano quel rispetto, a livello internazionale, che l’hockey italiano, nel corso dei decenni successivi, perse per strada. Due società che, peraltro, dovettero forzatamente unire gli sforzi in anni in cui la Seconda Guerra Mondiale chiese il suo tributo di sangue.
Furono proprio i Diavoli Rossoneri ad irrompere nell’albo d’oro della Spengler Cup; il Milano, nei tre precedenti tentativi, non andò oltre il quarto posto. Era dicembre 1934. La formazione milanese, con un maldestro sorteggio, venne inserita nello stesso girone del Davos; la finale annunciata tra le due favorite del torneo si tramutò in uno spareggio che tolse sale alla manifestazione. Lo scontro diretto, al contrario, si contraddistinse per un goal, realizzato da Richard “Bibi” Torriani nei secondi finali della frazione centrale, che innescò le proteste dei rossoneri, riportate dalla cronaca dell’epoca con queste parole: “il disco si era appena staccato dal bastone che la sirena suonava di fatto la fine del tempo. L’arbitro però ritardava a fischiare la fine, permettendo il disco di entrare in porta”; la casistica del regolamento non aiutò gli arbitri che decisero di convalidare la marcatura. Senza scoraggiarsi i milanesi rimediarono, nel terzo tempo, con un goal di prepotenza di Gianni Scotti. Passati indenni il banco di prova più difficile i Diavoli Rossoneri si sbarazzarono facilmente del Cambridge University con uno schiacciante 12-1; la migliore differenza reti nei confronti del Davos (vittoria sul Cambridge University 10-1), consentì loro di accedere alla finale: solo un’altra formazione inglese, quella dell’Oxford University, li dividevano dalla prima affermazione di una squadra italiana nel prestigioso torneo: dopo il periodo terminato a reti bianche, nei due successivi Grant e Mario Maiocchi ponevano i sigilli della vittoria.

Dodici mesi più tardi la riconferma avrebbe dovuto essere più ardua; con un numero maggiore di partecipanti (otto anziché sei), sulla carta meglio attrezzati, pronosticare, alla vigilia, un nuovo successo dei Diavoli Rossoneri risultava azzardato. Tuttavia gli organizzatori della Spengler Cup dovettero incassare i forfait di Sparta Praga e Riessersee, rimpiazzate dalla seconda formazione del Davos e dai francesi del Stade Français. Senza i cecoslovacchi, inseriti nel gruppo con i rossoneri, la qualificazione divenne un proforma: Zurigo (5-0), Cambridge University (7-0) e Davos II (4-0) coprirono il ruolo di sparring partner spalancando la strada dei meneghini alla finale con la prima squadra del Davos. Come un anno prima, la gara con i davosiani regalò un colpo di scena nel finale: sul punteggio di 2-1 a favore dei padroni di casa (Gordon Poirier, Hans Cattini, Torriani i marcatori), a sei minuti dal fischio finale Henry Hayes, in mischia, trovò il guizzo che impattò il punteggio. Malgrado gli innumerevoli falli subìti nell’arco della partita i rossoneri non reagirono, il goal del pareggio accentuò il nervosismo dei giocatori svizzeri che si dedicarono più a picchiare che a giocare a hockey, subendo la terza rete ad opera di Rudi Ball, annullata dagli arbitri. Conclusi i tempi regolamentari, alla ripresa del primo supplementare il Davos non si presentò sul ghiaccio per protesta: nonostante i ripetuti inviti a tornare sul ghiaccio, giunti dagli arbitri e dal loro presidente, i giocatori di casa si rifiutarono asserendo che il secondo goal dei Diavoli Rossoneri era irregolare. Agli arbitri non rimase che riprendere il gioco scodellando il disco che venne insaccato, a porta vuota, dai milanesi; il goal assegnò loro il trofeo e scatenò le ire del pubblico che, inviperito, insultò i giocatori italiani provocando l’intervento della forza pubblica che fu chiamata a calmare gli animi. Malgrado l’accaduto i soci del Davos e la stampa svizzera ammisero i meriti dei Diavoli Rossoneri che vennero considerati la migliore formazione europea.

Diavoli Rossoneri 1950bisLa formazione milanese tornò a calcare il ghiaccio della località grigionese nell’edizione del 1950, il torneo venne svolto con la formula del girone all’italiana. E fu di nuovo un successo. Trascinati dalla linea Ernie Domenico-André Girard-Orville Martini, contro i tedeschi del Füssen (9-1), gli svedesi dell’AIK Stoccolma (6-3) e gli svizzeri del Losanna (4-1) i rossoneri giunsero ad un passo dal trionfo. Il Davos rappresentava l’ultimo ostacolo , malgrado i padroni di casa avessero disputato un torneo sottotono, rappresentavano sempre un ostacolo temibilissimo. Tuttavia i meneghini adottarono una tattica che ridusse al minimo i rischi: in vantaggio due volte con Martini, nel primo tempo, e Girard, i rossoneri si videro annullati gli sforzi dai momentanei pareggi di Waesch e Meng nella frazione centrale. Solo nel terzo periodo, dopo diversi tentativi, Sandor Ott consegnò la vittoria alla formazione italiana.

Le formazioni vincitrici dei Diavoli Rossoneri:
1934: Gerhard Ball; Decio Trovati, Franco Carlassare; Ignazio Dionisi, Rudi Ball, Mario Zucchini, Mario Maiocchi, Howie Grant, Gianni Scotti
1935: Augusto Gerosa (Gerhard Ball); Decio Trovati, Mario Zucchini; Ignazio Dionisi, Gordon Poirier, Henry Hayes, Carlo Zucchini, Rudi Ball, Gianni Scotti, Mario Maiocchi
1950: Antonio Fresia; Franz Potucek, Sandor Ott, Stuart Beaulne; André Girard, Ernie Domenico, Orville Martini, Mario Bedogni, Aldo Federici, Jerry Rowse, Luigi Mattavelli

Tutti i piazzamenti delle squadre italiane in Spengler Cup:
1928: HC Milano (4° posto)
1929: HC Milano (7° posto)
1931: HC Milano (7° posto)
1934: Diavoli Rossoneri (1° posto)
1935: Diavoli Rossoneri (1° posto)
1950: Diavoli Rossoneri (1° posto)
1951: Diavoli Rossoneri (5° posto)
1952: Diavoli Rossoneri (6° posto)
1953: Milano Inter (1° posto)
1954: Milano Inter (1° posto)
1955: Milano Inter (4° posto)
1957: Inter Milan (3° posto)
1958: Diavoli Milano (2° posto)
1959: Diavoli Milano (5° posto)
1960: Diavoli Milano (3° posto)
1961: Diavoli Milano (5° posto)

Ultime notizie
error: Content is protected !!