Italia – USA 5-1 (1-0; 3-0; 1-1)
Subito lavoro per Vallini, che deve superarsi un un tiro di Brancheau. Alla prima occasione in superiorità numerica però l’Italia passa a condurre: dopo qualche secondo di difficoltà con un breakaway pericoloso buca Cooper sotto l’incrocio. Gli Stati Uniti provano a impensierire Vallini con Joseph e Green, ma il goalie di casa risponde presente. Ancora nordamericani avanti: prima Balent e poi Sargis costringono Vallini agli straordinari. Sul finale, prima Miglioranzi stoppa Murphy lanciato a rete da solo, successivamente Vallini compie un autentico miracolo su Balent.
In avvio di secondo drittel subito Italia in pressing, galvanizzata dal vantaggio del primo periodo e Monferone, nell’occasione, fa alzare tutto lo Scola in piedi ma Cooper ci mette una pezza. Al termine di due sofferti minuti di inferiorità numerica però Migliore e soci tornano a farsi vedere nel terzo offensivo con Maffia e Gilmozzi; nel giro di 2 minuti l’Italia allunga in maniera rabbiosa: prima in doppia superiorità numerica con Borghi che infila il 2-0 da posizione defilata, poi al termine della residua superiorità numerica con Migliore che buca Cooper tra i gambali per il momentaneo 3-0. Gli Stati Uniti pressano in superiorità, ma al termine della stessa sono ancora gli azzurri a passare con Migliore, bravo a bucare ancora la difesa dei nordamericani e freddare Cooper. A questo punto il coach statunitense decide di cambiare il portiere gettando nella mischia Waselenchuk. Sul finale gran pressione degli americani ma Vallini regge fino al quarantesimo.
In avvio scendono sul ghiaccio degli Stati Uniti con un’altra mentalità e, alla prima occasione in superiorità riescono ad accorciare con McGinty, bravo a recuperare il rebound concesso da Vallini e insaccare al volo. L’Italia però dimostra tutta la sua forza controllando la partita anche nelle situazioni di inferiorità numerica, e addirittura riescono a passare ancora con un eurogoal di Marcello Borghi che, di fatto, chiude la partita. La pressione degli Stati Uniti è forte, ma il team di Polloni riesce a contrastare a dovere l’offensiva estrema degli americani e regala agli azzurri la qualificazione che, visto il risultato della seconda sfida Svezia-Lettonia, si è trasformato anche nel primo posto del girone.
Canada – Kazakistan 2-4 (1-0; 0-3; 1-1)
Il Kazakistan, ribaltando ogni pronostico, trova un’importante vittoria sul Canada e si qualifica matematicamente come prima del girone. Parte bene il Canada, che sfruttando una serie di penalità inflitte ai Kazaki prende possesso del gioco e, alla prima vera occasione in 4 contro 4 passa a condurre con la gran rete di Carroll. Nel secondo periodo esce un altro Kazakistan a cui bastano 32 secondi per giungere al pareggio con Metalnikov, mentre col passare dei minuti riescono insperatamente a passare in doppio vantaggio prima con Kovzalov e poi in inferiorità numerica con Rymarev. Nel terzo periodo il Canada ci prova e accorcia grazie a Lacroix, ma sul finale Rymarev chiude i conti sul 4-2 finale.
Svezia – Lettonia 2-5 (1-2; 1-1; 0-2)
Grande prestazione della Lettonia che, ribaltando ogni pronostico, infligge un pesante 5-2 la Svezia e offre un doppio verdetto: la Lettonia si qualifica alla fase finale, mentre la Svezia viene eliminata. Sfida in discesa per i Lettoni che, nei primi 5 minuti si portano già in doppio vantaggio con Brants e Komuls. La pressione lettone non si placa e Jonsson (preferito ad Helin come titolare) è costretto al super lavoro. Sul finale però la Svezia riesce ad accorciare con Bolke. Nel secondo periodo il match si equilibra, e alla rete di Apsitis per la Lettonia risponde Lindkvist per il momentaneo 3-2. Nel terzo periodo però non c’è più storia, la pressione svedese si infrange su Ancs e, sul finale, il risultato diventa un pesante 5-2 con le reti di Legzdins e Komuls a porta vuota.
Classifiche (* qualificate matematicamente)
Gir. A: 1. Italia* 6 pti; 2. USA* 5; 3. Lettonia* 4; 4. Svezia 3
Gir. B: 1. Russia* 6 pti; 2. Slovacchia* 5; 3. Rep. Ceca 1; 4. Gran Bretagna 0
Gir. C: 1 Kazakistan* 9 pti; 2. Canada* 6; 3. Giappone 0; 4. Ucraina 0