Western Conference: San Jose e Chicago al comando delle due Division

Western Conference: San Jose e Chicago al comando delle due Division

Central Division di Thomas Valeruz

Con un filotto di 6 vittorie consecutive, i Chicago Blackhawks come da pronostico sono i dominatori della Central Division. Dopo un avvio in sordina, infatti, i campioni in carica hanno saputo risalire la china fino a portarsi al comando della propria division e della Western Conference con 44 punti, nonostante i 2 match in più disputati rispetto alle dirette concorrenti. Miglior attacco della lega con 102 goal segnati (media di 3,68 a partita), trascinati da un Patrick Kane capace di segnare 30 punti (16+14) e ben protetta da un Crawford che, nonostante non abbia statistiche da capogiro (0,917% SvS e 2,36 GAA) ottiene 17 vittorie su 24 gare, il migliore della lega. Da registrare ancora la difesa, con ben 76 reti subite ha una media da metà bassa della classifica generale. 8 vittorie e 2 sconfitte negli ultimi 10 incontri sono però sicuramente un bottino positivo per Toews e soci, e la compagine di Chicago si candida prepotentemente per la vittoria finale. Staccati di 5 punti ma in piena corsa viste le tre partite in meno disputate, i St. Louis Blues proseguono il loro periodo di forma eccezionale, con una prestazione basata sulla quasi inespugnabilità dello Scottrade Center di St. Louis (11-1-2) e nonostante non abbia numeri clamorosi, fa dell’ordine e del bel gioco uno dei punti cardine della rincorsa ai playoff. 89 reti segnate, trascinati da Alexander Steen con 31 punti (20+11), la formazione di St. Louis ha nella difesa il punto forte, con sole 57 reti subite senza prestazioni eclatanti dei portieri, con Halak capace di parare con il 91,4%. 7-2-1 il “last 10 della formazione di coach Hitchcock. I Blues, se riusciranno a mantenere questo stato di forma, saranno rivale ostica per le penne nere alla corsa alla Division e alla Conference. Retrocedono in classifica i Colorado Avalanches, che si assestano in terza posizione con 38 punti in 25 match giocati. La squadra di Roy fa della difesa il punto cardine della tattica, con sole 52 reti subite è la meno bucata di tutta la NHL, ma senza un attacco prolifico sarà difficile proseguire nella scalata alla Western Division; 76 sono le reti siglate dagli Avalanches, e il top scorer Matt Duchene, con i suoi 20 punti (12+8) è 55esimo assoluto nella lega. Per una squadra reduce dal campionato disastroso della passata stagione è un risultato superbo, ma per una squadra con ambizioni di alta classifica è decisamente troppo poco. Peggio va ai Minnesota Wild, in quarta posizione con 35 punti in 28 partite. La squadra di St. Paul fatica a trovare un equilibrio vincente, nonostante negli ultimi 10 incontri sia riuscita a mantenere un saldo positivo con 5 vittorie, 4 sconfitte e una sconfitta extra time. L’attacco e la difesa hanno risultati buoni, con 68 goal fatti e 67 subiti,, guidati da Parise bravo a mettere a referto 23 punti e tenuti in piedi da un Josh Harding che supera i problemi fisici parando con 93,6% di parate. Ovviamente le speranze di approdare ai playoff ci sono tutte, ma coach Yeo dovrà lavorare per non correre il rischio di rimanervi escluse. Nel girone delle deluse troviamo i Nashville Predators, in quinta posizione a 29 punti in 27 partite: la formazione di coach Trotz ha il peggior attacco della propria Conference con 62 sole reti segnate (il miglior marcatore è Legwand con 20 punti) e ciò rovina le prestazioni dignitose della difesa (75 reti subite, una in meno dei capolisti Blackhawks) mentre hanno prestazioni contrastanti i due goalie, con un positivo Mazanec (93,2 % SvS), mentre peggio fa Hutton (89,1 % SVS). C’è da lavorare duramente per sperare in un posto ai playoff. Chi più ha da recriminare sono i Dallas Stars, che l’anno scorso viaggiavano nelle prime posizioni della Pacific Division, quest’anno si trovano al penultimo posto della Central Division a -16 dalla vetta. I numeri non sono disastrosi (per fare un paragone, nella Metropolitan Division occuperebbero la terza posizione) ma giocano nella division più equilibrata con prestazioni mediocri. 70 goal segnati (Jamie Benn, miglior marcatore, ha messo a referto 24 punti) e 76 subiti nonostante un Lethonen che para col 92,6% di parate sono numeri di una squadra che ha le potenzialità per fare meglio di quanto raccolto finora. Le somme si tireranno quando la formazione texana avrà disputato le 3 partite che ha giocato in meno rispetto ai Blackhawks. A pari punti degli Stars, ma con 3 partite in più giocate, ci sono i Winnipeg Jets che stagnano in ultima posizione. La formazione di coach Noel occupa una posizione tutt’altro che dignitosa solo perchè gioca nella division più equilibrata e nonostante i risultati siano relativamente positivi (12 vittorie, 12 sconfitte e 4 sconfitte extra time) con 73 gol fatti e 80 subiti, è la posizione in classifica che conta alla fine e per la franchigia di Winnipeg ci sarà da lavorare, o le prestazioni messe sul ghiaccio serviranno a poco.

Classifica: CHI 44 (28 partite), STL 39 (25), COL 38 (25), MIN 35 (28), NSH 29 (27), DAL 28 (25), WIN 28 (28)

Pacific Division di Giuseppe Poli

Quante volte abbiamo assistito ad una partenza devastante degli squali e poi puntualmente sul più bello è mancato quel qualcosa per arrivare al successo finale? Dopo un inizio di stagione quasi perfetta, dieci vittorie e tre sconfitte nel mese di ottobre, di cui due oltre i 60 minuti regolamentari, i ragazzi di Todd McLellan hanno subito quattro sconfitte all’inizio del mese di novembre: Phoenix, Buffalo, Vancouver e Winnipeg, ma poi hanno saputo riprendersi, otto vittorie e una sola sconfitta nel resto degli incontri del mese per un totale complessivo di 41 punti (18-3-5) che vale il primo posto nella classifica di Division, secondo in quella di Conference, -3 da Chicago ma due partite in meno giocate, e secondo posto nella classifica di Lega. 92 goal fatti e 60 subiti, secondo team più prolifero della lega, primo posto per Chicago a quota 102 e il giovane Tomas Hertl come primo realizzatore nel team, 13 reti, secondo posto per l’esperto Patrick Marleau, 12, nel giusto mix di esperienza e freschezza che la dirigenza ha saputo mettere insieme nella speranza che questo sia l’anno buono. Sicurezza anche in porta con Antti Niemi, 91.7% di saves nei primi due mesi. Le squadre della vecchia Pacific dominano questa nuova versione, infatti la division sembra divisa in due con San Jose, Anaheim, LA e Phoenix ai primi quattro posti e le tre canadesi a contendersi ciò che rimane. Le papere di coach Bruce Boudreau stanno continuando a fare quanto di buono dimostrato durante la scorsa regular season. Secondo posto a 40 punti (18-7-4) con nove vittorie e sei sconfitte di cui la metà oltre i i tempi regolamentari. Tra i realizzatori più proliferi C. Perry con 15 reti e R. Getzlaf a quota 13; N. Bonino, ex Egna, è a quota 7. Nella classifica punti Getzlaf è a 31 punti, terzo posto assoluto dietro ai pinguini S. Crosby, 36, ed E. Malkin, 35. Il goalie F. Andersen sta difendendo la propria gabbia con il 93.9%. Al terzo posto i Kings con la miglior partenza degli ultimi anni, 36 punti (16-8-4). Nemmono l’anno della Stanley Cup erano così avanti in classifica. A novembre sette vittorie e sei sconfitte con San Jose, Colorado, New Jersey, Buffalo, Nashville e Calgary, le ultime due, le uniche, nei tempi regolamentari. Tra le vittorie tra segnalare il 5 a 1 a Vancouver, 5 a 2 a Tampa Bay. Phoenix con 34 punti (15-7-4) è al quarto posto, 12 partite giocate nel mese di novembre, sei vittorie e sei sconfitte, due volte con Chicago e Anaheim, poi con Colorado e Nashville. Tra le vittorie da segnalare quelle ai rigori con San Jose, Washington e Vancouver, e all’overtime con St. Louis. Le canadesi occupano gli ultimi tre posti della classifica della Pacific. Vancouver a 31 punti (13-10-5) con una stagione di alti e bassi almeno fino ad ora. 13 partite giocate nel mese di novembre e solo quattre vittorie, Toronto, San Jose, Columbus ed Ottawa. Distanziate Calgary, 22 punti (9-13-4) ed Edmonton 18 punti (8-17-2) tra i peggiori team della lega, rispettivamente al 26esimo e al 29esimo posto e un mese di novembre da dimenticare per entrambe; Calgary solo quattro vittorie su quattordici partite ed Edmonton cinque vittorie su tredici partite.

Nella classifica marcatori di Division in testa R. Getzlaf, ANA, con 31 punti; seguono C. Perry, ANA, e J.Thornton, SJS, a 29. Tra i goalie al primo posto B. Scrivens , LAK, con il 94.4%, segue F. Andersen, ANA, 93.9%, al terzo posto A. Niemi, SJS, 91.7%.

Classifica: SJS 41 (26 partite); ANA 40 (29); LAK 36 (27); PHX 34 (26); VAN 31 (28) CGY 22 (26), EDM 18 (27)

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