Tre partite e tre vittorie, questo è il bilancio dei campioni d’Italia nel torneo di semifinale di Continental. L’ultimo atto è la sfida con gli inglesi di Nottingham, formazione che sulla carta avrebbe dovuto essere l’ostacolo meno ostico. Niente di più sbagliato, gli stellati guidati da Parco hanno dovuto lottare fino all’ultimo secondo per guadagnarsi la meritata qualificazione alla super finale di Rouen. Partita nervosa, non bella ma dagli alti contenuti agonistici. La sirena finale suona come una liberazione e la gioia
della squadra e dei tifosi giallorossi può esplodere. Nello spogliatoio è festa grande. Ripercorriamo il torneo con uno dei giocatori più esperti dell’Asiago: Luca Rigoni.
Allora Luca obiettivo centrato, ma che fatica! Gli inglesi sono stati davvero difficili da superare, erano descritti come l’avversario meno quotato.
Noi sapevamo molto bene quale fosse il valore dei nostri antagonisti. Nello spogliatoio più volte si era detto che con i Panthers sarebbe stata la partita più complicata. Aggiungi anche che la sconfitta dei russi contro i kazaki aveva rimesso in gioco tutto, quindi loro erano motivitassimi. Noi abbiamo dimostrato un grande carattere, nei momenti difficili siamo una squadra molto unita e non molliamo mai. Per tutti noi è una grandissima soddisfazione aver raggiunto questo importante risultato.
Marozzi ha vinto il premio come miglior portiere del torneo, ti aspettavi un simile rendimento?
Vincenzo gode la massima fiducia da parte di tutti, e lui questo lo sente. Sta facendo benissimo, è giovane, sappiamo che dobbiamo stargli vicino, ma ha un talento indiscutibile. Ha fatto un torneo straordinario e vinto il premio in modo meritato.
Questa sera siete sembrati un po’ stanchi, avete pagato dal punto di vista fisico nei confronti dei britannici?
Tre partite di questa intensità cosi’ ravvicinate sono molto complicate da gestire. Comunque noi ci sentivamo bene, loro praticano un hockey molto fisico mentre noi siamo una squadra tecnica non certo dotata di chili e centimetri come loro.
Lorenzo Casetti arrivato in altopiano in punta di piedi l’anno scorso, ma che sta giocando con piglio da veterano.
Congratulazioni per il tuo torneo. Hai esordito in serie A l’anno scorso e sei già campione d’Italia e adesso hai vinto anche la semifinale di Continental, che sensazioni provi?
Non so descrivere il momento che sto passando, è incredibile. Le gioie sul ghiaccio sono fantastiche ma la soddisfazione di lavorare ogni giorno in questo spogliatoio con questi compagni e staff tecnico ancor di più. I miei timori iniziali da esordiente sono subito spariti grazie al supporto dei miei compagni più esperti che mi aiutano moltissimo. Solo chi vive dentro questo spogliatoio può capire il clima eccezionale che c’è.
E adesso finale a Rouen!
Grande emozione e grande gioia di fare un’esperienza di questo livello, posso solo ulteriormente crescere giocando queste manifestazioni.
Facciamo un bilancio non solo sportivo di questa semifinale, organizzata ad Asiago, con Renato Tessari direttore sportivo degli stellati dell’altopiano.
Un successo storico per la società, dal punto di vista organizzativo soddisfatto di come sono andate le cose in questi tre giorni?
Meglio di cosi non si poteva sperare. E’ andato tutto bene, la nostra struttura ha dimostrato di poter gestire eventi internazionali di questa portata. Il pubblico ha risposto come speravamo sia in termini di numero che di calore verso la squadra. Insomma vedo solo aspetti positivi.
In questo torneo siete stati affiancati da un nuovo sponsor, Gran Moravia, operazione fatta ad hoc per la semifinale di Continental. Squadra che vince non si cambia, rivedremo l’Asiago con la livrea verde a Rouen?
Ringraziamo moltissimo Gran Moravia per il supporto che ci ha dato. Senza questo contributo sarebbe stato impossibile sostenere i costi organizzativi, però abbiamo uno sponsor che ci accompagna da anni e che non vogliamo certo mettere in secondo piano. A Rouen sarà Migross.
Rouen non evoca gran ricordi ai tifosi e alla società. Due partecipazioni alla coppa in terra di Francia con risultati da dimenticare.
E’ vero, ma le condizioni in cui ci presentiamo quest’anno sono molto diverse. Non siamo più degli esordienti e questo gruppo lavora insieme da tempo, vi prometto che non falliremo.
Cosa vuol dire non fallire?
Mi aspetto il risultato massimo, a buon intenditor poche parole.
La conferenza stampa di John Parco e Franco Vellar (dal canale youtube dell’Asiago Hockey 1935)
www.youtube.com/watch?v=9xec5mVBbuU