KHL Giocatore del mese di Ottobre: Chris Lee

KHL Giocatore del mese di Ottobre: Chris Lee

Il riconoscimento come miglior giocatore del mese di Ottobre va questa volta ad un difensore, strano a dirsi, di solito tipologie di questi premi vanno o ad attaccanti, pure questo mese avremmo potuto sceglierne uno tra i vari Mozyakin o Zaripov, idem dicasi per i vari goalies che scendono in pista quasi quotidianamente, tanto per citarne alcuni, Barulin, Koskinen o Salak, invece la nostra attenzione verte su Chris Lee.
Come detto Chris Lee è un difensore canadese, natio di MacTier in Ontario, classe 1980, di stecca sinistra, mai draftato dalla NHL. La sua avventura ha avuto comunque inizio in nordamerica e da sempre ha fatto registrare ottimi numeri per un difensore, nel 2003-04 in NCAA tra le fila dei SUNY-Potsdam in 29 gare mise a segno la bellezza di 49 punti, 17+32, registrando la miglior performance di squadra, e proprio da lì si fece notare per approdare in ECHL nei Florida Everblades per due stagioni prima di approdare ad Albany e successivamente a Bridgeport, Omaha e IOWA sempre in AHL senza mai però venir chiamato in NHL. Per due volte però ha siglato un contratto con team professionisti del nordamerica, una prima volta nel 2008 dagli Islanders, senza mai peraltro scendere in pista in NHL, subito venne spedito ai Sound Tigers di Bridgeport, farm team degli Isles, terminando la stagione con un bottino di 30 punti, 6+24 recita lo score finale, così come nei playoff con 5 presenze condite da 3 assist, ma la sua avventura termina in quel di New York proprio a quel punto. Gli viene concessa un’altra chance in NHL dopo la chiamata dei Penguins nel 2009, ma pure qui immediatamente dirottato in AHL al loro farm team, i Wilkes-Barre Scranton, ed anche in questo caso al termine della stagione il tabellino personale non è per niente male, 79 gare, 39 punti dopo aver messo a segno 9 reti più 30 assist, +4 di plus/minus , anche in quell’occasione postseason con tre presenze ed un assist, e come nel caso precedente la sua avventura si ferma, però, come proprio personalmente dichiarato in una recente intervista, termina definitivamente la sua avventura in nordamerica, mette il punto e va a capo, di fatto decide di accettare una delle tante richieste chi gli piovono dall’Europa. Di comune accordo con la famiglia, come tiene a sottolineare sempre nell’intervista, nel 2010/11 accetta l’offerta nella DEL tedesca dei Kolner Haie di Colonia, finisce la stagione, come nei casi precedenti, con un buono score, 21 punti in 43 gare, aiutando il team a centrare i playoff dove in 5 presenze mette a segno due reti e un assist. La buona stagione fa si che il suo nome venga segnalato sui taccuini degli addetti ai lavori e infatti subito viene messo sotto contratto dall’Adler Mannheim e qui disputa una signora stagione concludendo il 2012 con la A sul petto di vice capitano, ma soprattutto con 45 punti in 53 uscite, 13+32 alla fine della stagione regolare che gli vale il premio come difensore dell’anno, portando per mano la propria difesa fino alla finale, persa poi contro Berlino. Anche qui dopo l’ottima performance in terra tedesca gli scout scandinavi non si fanno trovare impreparati, i più lesti sono i dirigenti del Farjestad nella Elitserien svedese, ora SHL, che se lo accaparrano, e ripaga la fiducia con l’ennesima ottima stagione, terminando la regular season con 41 punti su 54 gare, 12+29, mettendo a segno il miglior record di punti come difensore in stagione, approdando poi ai playoff e perdendo in semifinale col Lulea, ma mettendo a segno 12 punti in 10 gare. Disputa con gli svedesi l’European Trophy e viene insignito anche del premio come miglior difensore della competizione, 7 punti in 7 partite. L’estate scorsa poi dopo aver assaggiato il panorama nordeuropeo cede alla tentazione di cambiare e accetta i rubli del Metallurg di Magnitogorsk, forse anche convinto dal nuovo coach, Mike Keenan, che gli paventa l’occasione di un palcoscenico più ampio, la KHL. Anche qui le sue capacità realizzative non vengono meno, al termine del mese di ottobre il suo score parla di 22 gare disputate, 20 punti, 7+13, +12 di plus/minus con una media sul ghiaccio di 22.30 minuti/gara. Da dire che effettivamente la difesa del Metallurg non è proprio impenetrabile, dopo un inizio non proprio ai massimi il team di Lee ha registrato la difesa ed i meccanismi e infatti i risultati si sono cominciati a vedere, con il trio d’attacco che già di per se mette paura, Zaripov, Mozyakin e Kovar, Keenan aggiunge proprio Lee nelle situazioni di powerplay ed il tutto si traduce in un incubo per gli altri ed i numeri stanno a dimostrare proprio il perché è stato messo a contratto.

Ultime notizie
error: Content is protected !!