Tensione, fatica, sorrisi e smorfie. Insomma, Derby vero

Tensione, fatica, sorrisi e smorfie. Insomma, Derby vero

di Marco Depaoli AMBRI’ – Un derby, interminabile, finito alle 23 passate, che ha stremato tutti, tifosi, tecnici e giocatori. Un derby deciso da una rete di Park a 5 minuti dalla fine quando il match sembrava destinato ai supplementari e prorogare ancora più il là nel tempo il pathos. L’Ambrì fa sua anche la seconda classica stagionale, la curva canta “salutate la capolista” mentre il Lugano ripiomba sotto la linea. Sorride il coach biancoblu Serge Pelletier, anche se rimane severo e autocritico.

«Siamo contenti dei tre punti, era importante, ma non abbiamo espresso la stessa qualità delle partite precedenti. Dobbiamo imparare da questi 60 minuti. Siamo stati meno reattivi e abbiamo perso la calma. Abbiamo faticato a mantenere la concentrazione e tutte queste interruzioni non hanno aiutato».

Serge Pelletier
Serge Pelletier

Emblematico l’errore in fase difensiva nel secondo tempo: uscita di zona dietro la gabbia difesa da Schaefer, il difensore inciampa e il disco scivola nello slot sulle stecche di due giocatori del Lugano che non ne approfittano.

«E’ stata una partita particolare, pensavo sarebbe finita il giorno dopo – ha sdrammatizzato Pelletier – Avevamo l’obiettivo di fare bene in queste 5 partite e ci serviva qualcosa per mantenere alta la fame di fare bene».

Una gara dall’insolito risultato calcisticio, giocata molto in zona neutra.

«E’ stata una partita molto equilibrata – dice con ancora l’adrenalina in corpo Daniele Grassi, ala 20enne dell’Ambrì Piotta con già 81 presenze in nazionale juniores svizzera tra amichevoli e due mondiali – Ci sono state un po’ di occasioni dall’una e dall’altra parte, tutte e due le squadre hanno giocato bene difensivamente, quindi è anche normale che sia andata così».

Dello stesso avviso Diego Kosnter, stesso ruolo ma in maglia bianconera.

«Ci siam preoccupati prima di tutto di chiudere in difesa e poi sfruttare le occasioni davanti, le tante che abbiamo avuto davanti porta e non abbiamo sfruttato. Anche se due dischi erano entrati ma poi ce li hanno purtroppo annullati. Peccato per questa sconfitta perché penso che meritavamo di più».

Daniele Grassi
Daniele Grassi

Una gara un po’ nervosetta già dai primi minuti. Più tensione in pista che sugli spalti addobbati a festa, come auspicato.

«Ormai l’aria del derby è sempre un po’ più nervosa delle altre partite, – concorda Grassi – E’ stata una partita molto combattuta e penso che un po’ di nervosismo ci stia, è normale».

Quattro gol visti all’instant replay, decide un tiro improvviso di Park. Si sapeva che avrebbero deciso gli episodi.

«E’ stata una partita abbastanza strana, – analizza Grassi – tante penalità già nel primo tempo, poi questi gol annullati… In seguito il ritmo s’è un po’ spaccato però alla fine la partita è continuata, abbiamo trovato il gol e abbiamo tenuto bene».

Gli special team con l’uomo in più delle ticinesi sono tra i migliori del campionato: primo quello del Lugano con l’efficacia media del 37.5%, terzo quello dell’Ambrì con il 33.3%. Peggio la capacità di reggere con l’uomo in meno dove il Lugano è sesto (26.7%) e i biancoblu decimi (19.4%). Stasera non c’è stato niente da fare per nessuno.

«Sì diciamo anche che il loro box play ha giocato bene questa sera, – ha ammesso Grassi – ma anche il nostro è stato molto buono. Non è sempre così facile segnare, anche se hai un uomo in più. Speriamo che funzioni meglio venerdì».

Dello stesso avviso Kosnter:

«Già dall’inizio si sono viste tante emozioni, tanti minuti di penalità distribuiti da una parte e dall’altra. Purtroppo non siamo stati capaci di sfruttare le nostre occasioni in powerplay ma penso che anche il nostro box play sia stato molto buono; abbiamo permesso anche a loro poche occasioni per segnare».

La pausa della nazionale non sempre ha fatto bene all’Ambrì, anzi. Sarà un momento per riuscire a ritrovare le forze o si rischia di spezzare il momento magico?

«Adesso prima di tutto arriva un weekend importante con due partite e sei punti in palio. – è cauto Grassi, riferendosi ai prossimi impegni con Berna e Kloten – Quindi c’è ancora una settimana ma penso che una pausa possa solo fare bene, sicuramente recuperare, rimettersi bene in forma anche per chi magari è un po’ acciaccato. Non sarà un problema».

KOSTNER DIEGO
Diego Kostner

Koblach rientrerà dopo la pausa, qualche giorno in più per Gautschi. Ottimista anche Kostner per questa pausa novembrina. Il Lugano deve ancora recuperare Vauclair, Rueenacht, i due Murray, Fritsche, Flückiger e Conne.

«Potremo sicuramente sfruttarla bene. – è sicuro Kostner – Riposeremo uno o due giorni per poi rimetterci a lavorare duramente in vista delle partite dopo la pausa nazionale».

Diego, gardenese di nascita anche hockeystica, è stato schierato in prima linea (con Reuille e McLean) in un derby, una delle partite più importanti nel corso di una qualsiasi stagione del Lugano. Un modello per ogni discatore italiano, ma per diventare dei campioni occorre per forza andare all’estero?

«Non penso che si debba per forza fare la scelta di andare all’estero per giocare. Sicuramente è un bene perché si accumula tanta esperienza, con l’hockey ma anche fuori dal ghiaccio. Ma indipendentemente da dove si giochi consiglio a tutti di andare a lavorare duro in allenamento ogni giorno. E poi i risultati arriveranno».

Il tormentone di quest’anno: Bolzano in EBEL, un bene o un male per il nostro hockey?

«Penso sia un bene, per dimostrare anche all’estero che l’hockey italiano vale qualcosa. E vedo anche che il Bolzano sta facendo molto bene a livello di risultati».

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La coreografia del derby di Ambrì. La Svizzera rappresentata come la Gallia di Asterix, con le grandi città svizzere trasformate ad accampamento romano e il piccolo villaggio di Ambrì come uscito da un fumetto di Albert Uderzo. Arrampicati sulla balaustra due ultras improvvisati Asterix e Obelix

6.500 spettatori, settore ospiti compreso tracimante di fan bianconeri: il “tutto esaurito” alla Valascia, e nessun problema di ordine pubblico nonostante i precedenti del derby d’andata. La società leventinese si congratula con tutti i tifosi accorsi e per il clima di festa che s’è creato.

L’Hockey Club Ambrì Piotta informa che il derby di ieri sera si è svolto senza particolari problemi di sicurezza prima, durante e dopo la partita. Come espressamente richiesto dai due Club alla vigilia del secondo derby stagionale tramite l’invio del comunicato stampa congiunto, la partita si è svolta all’insegna dello sport e della sana rivalità senza degenerare in atti di violenza o in azioni che avrebbero potuto perturbare l’ordine pubblico. Per questo motivo la Società ringrazia la propria tifoseria e quella dell’Hockey Club Lugano per il comportamento rispettoso mantenuto durante tutta la serata ed altrettanto per la massiccia partecipazione all’evento e la valorizzazione dello stesso con coreografie e canti. La Società ringrazia pure tutti i professionisti della sicurezza presenti ad Ambrì per il lavoro di prevenzione svolto. Grazie al contributo di tutti, il derby è stato l’occasione per vivere una piacevole serata di sport che contribuirà sicuramente a riavvicinare alcuni tifosi e soprattutto le famiglie a questo sport.

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